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L’Anbsc in Angola per illustrare il modello italiano

Roma – L’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata ha tenuto a Luanda, in Angola, dal 18 al 20 aprile, attività di formazione dedicate alla gestione dei beni sequestrati e confiscati.

Tale iniziativa è stata realizzata nell’ambito del progetto PRO.REACT, un programma ideato da UNODOC, l’Ufficio delle Nazioni Unite sulla Droga e il Crimine, che si occupa di lotta alla droga e alla criminalità internazionale.

Finanziato dall’Unione Europea, PRO.REACT è stato avviato nel dicembre 2021 con l’obiettivo di consolidare il sistema angolano di confisca e gestione dei beni sottratti alla criminalità organizzata.

Destinatari degli incontri sono stati magistrati, dirigenti e funzionari delle agenzie angolane, ai quali sono state illustrate le best practices dell’esperienza italiana di gestione e destinazione dei beni e delle aziende confiscate, con un particolare focus sul modello italiano di riutilizzo sociale.

Il modello angolano è attualmente caratterizzato dalla presenza di numerose amministrazioni che autonomamente si occupano di beni confiscati e lo scopo perseguito dalle Nazioni Unite, nel realizzare il progetto, è stato quello di favorire un cambiamento della normativa, che si orienti verso la creazione di un sistema di gestione dei beni uniforme e in linea con gli standard internazionali.

I partecipanti hanno manifestato particolare interesse nei confronti della normativa italiana e della struttura italiana di Anbsc. Una conferma, ulteriore, dell’attenzione internazionale verso il nostro modello di gestione, destinazione e riutilizzo sociale dei beni confiscati.

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