Roma – L’Italia finalmente sta dimostrando la propria autorevolezza e la capacità di trovare le soluzioni più opportune per risolvere e prevenire crisi industriali, a partire da Whirlpool, che si trascinano ormai da troppi anni e interamente scaricate sulle spalle dei lavoratori”.
Così il Segretario Nazionale dell’Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera, commenta l’approvazione avvenuta ieri da parte del Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, del Dpcm con il quale il Governo può esercitare poteri speciali in materia di asset strategici, in relazione all’operazione di fusione tra Whirlpool Emea e Arçelik, volta alla creazione di un gruppo europeo degli elettrodomestici.
Per Spera “grazie a questo nuovo strumento, il Governo ha posto le basi per far ripartire Whirlpool e salvaguardare un patrimonio tecnologico, la produzione e quindi i livelli occupazionali e che fa ben sperare per i quattro stabilimenti produttivi in Lombardia, Toscana e Marche, pari a 4.638 dipendenti, fermo restando che la soluzione scelta dal governo italiano è sottoposta al vaglio dell’antitrust europeo. Una scelta che, inoltre, riflette le nostre indicazioni e che avviene a meno di una settimana dal salvataggio dello stabilimento ex Whirlpool di Napoli, affidato alla Tea Tek Group Spa che metterà già al sicuro oltre 300 posti di lavoro. In merito il Mimit ha convocato le parti per il prossimo 16 maggio e l’Ugl Metalmeccanici è pronta, come sempre, a fare la propria parte”, ha concluso il Segretario Nazionale dell’Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera.