Roma – “La fine dello stato di emergenza Covid consente di iniziare a gettare le basi per una nuova fase. Aprire un nuovo capitolo significa, innanzitutto, ragionare sulla lezione che ci consegna la stagione del Covid. Non possiamo farci trovare impreparati nel caso di nuove emergenze. Bisogna, allora, programmare investimenti sul personale, andando a rimpolpare organici in troppi casi sguarniti che costringono gli operatori a turni massacranti. È poi necessario trasformare in fatti concreti i proclami che si susseguono da anni circa il decongestionamento degli ospedali. Un obiettivo che si raggiunge soltanto organizzando in modo serio e capillare l’assistenza territoriale e domiciliare. Come abbiamo potuto appurare durante i giorni più tragici del Covid, non è sostenibile demandare tutto ai Pronto Soccorso. Occorre un radicale cambio di passo, che riesca a intercettare anche l’emergere di nuovi bisogni tra i pazienti. Un cambiamento cui possiamo guardare con ottimismo, grazie al lavoro che sta impostando il Ministro Orazio Schillaci. Nel frattempo, la progressiva fuoriuscita dalla pandemia non deve farci dimenticare l’importanza della prevenzione che passa anche da alcune cautele quotidiane che afferiscono alla responsabilità individuale. Tutto ciò perché superare lo stato pandemico non deve equivalere a gettare nell’oblio quanto avvenuto in questi tre anni: dal grande sforzo messo in campo da tutto il SSN, alle misure di rigore e cautela adottate dall’ex Ministro Roberto Speranza “.
Lo afferma, in una nota, la Federazione degli ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi)