“Da Est a Ovest passando per l’Africa”: alla scoperta del mondo con Stefania Nadalini e i suoi viaggi emozionanti
"Perché ogni viaggio che fai è come un libro da sfogliare, pagina dopo pagina e giorno dopo giorno non vedi l’ora di sapere come andrà a finire".
Stefania ha sempre viaggiato: da ragazza, affrontando la paura di volare, e, in seguito, da donna, quando, ormai superato ogni timore, si è lanciata in avventure incredibili, in ogni angolo del mondo. Ha lasciato da parte ogni pregiudizio e superato limiti, per conoscere, divertirsi, sperimentare, vivere. In questo suo personale diario fatto di aneddoti, questa donna ci trasmette tutta la bellezza che c’è sul nostro pianeta e ci racconta in maniera semplice e sincera il suo passaggio da turista a viaggiatrice.
STEFANIA NADALINI è nata a Carpi l’11 ottobre del 1963. Attualmente vive a Limidi di Soliera, in provincia di Modena. È sposata e dopo aver svolto la professione di estetista per quasi 42 anni, è ora in pensione, dedicandosi alle sue passioni tra le quali vi è la scrittura. Ha già pubblicato un libro dal titolo I miei primi 40 anni non sono stati come pensavo… (Albatros). Nel suo ultimo libro, Daest a Ovest passando per l’Africa (Kimerik, 2021), parla di un’altra sua grandissima passione, quella per i viaggi e per la scoperta continua di nuove culture, che sin dagli anni della gioventù l’hanno sempre contraddistinta.
Quando hai maturato l’idea di scrivere un libro sulle tue avventure in giro per il mondo?
“Ho iniziato nel 2020 durante la pandemia, mi sono arrivate foto terribili da safari deserti di turisti ma con tanti bracconieri pronti a colpire, così ho cercato tra i miei ricordi per vedere se c’era materiale sufficiente , ed è così che ho iniziato buttando giù due righe, e alla fine sono riuscita a pubblicare il mio diario”.
Come si legge nel romanzo, sei passata da essere turista a viaggiatrice: quale è la differenza?
“La differenza credo sia una questione di sensibilità da parte di ognuno di noi. Io da ragazza non ero come adesso, ma viaggio dopo viaggio ho imparato a rispettare il prossimo in tutte le sue sfumature. Per essere un buon viaggiatore servono pazienza, tolleranza, disponibilità, una buona dose di curiosità e la voglia di mettersi in gioco e tanto ma tanto rispetto verso culture e religioni che a volte non abbracciano le tue idee”.
Hai conosciuto moltissimi paesi, perché l’Africa è diventata la tua terra d’elezione?