Il suono è creazione: “In principio era il verbo” dal Vangelo di Giovanni a Masaru Emoto, alla Fisica Quantistica
EDITORIALE – Avete mai sentito la frase “Il pensiero è realtà “ oppure “le parole fanno più male di una coltellata” quanto c’è di vero e significativo in queste due affermazioni? Lo scopriremo dispiegando il ragionamento che ci ricondurrà all’inizio. Questa non è filosofia speculativa o fisica teorica. Questa è la manifestazione della vita, come essa appunto si è resa evidente, concreta e dinamica, qual è la causa causante? In tutte le dottrine filosofiche, religiose, esoteriche troviamo questo punto di partenza ma anche nella teoria del “Big Bang”, prendiamo come esempio centrale il prologo del vangelo di Giovanni: “In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio”.
Sono i versi più esoterici e gnostici di tutto il vecchio e il nuovo testamento e tutte le tradizioni della scienza dello spirito ne sono intimamente collegate, che significa ? Il significato più profondo della vita è racchiuso in queste parole:” In principio era il Verbo” Significa che all’inizio quando non vi era nulla di manifestato, non c’era nessun universo, nessuna forma, ma solo sostanza, solo energia pura, libero pensiero, pace e silenzio assoluto, luce senza fine inimmaginabile, nessuna consapevolezza di Sé, poi ecco che avvenne l’inspirazione del Soffio, in potenza esisteva il Verbo, il Figlio, il pensiero concepì se stesso come desiderio di essere che è amore e intelligenza senza fine, come una forte concentrazione in un punto caldo, intenso e luminosissimo come una goccia nel mare, esplode, espirando, emettendo suono, il sacro suono che è Ohm, vibrazione, espansione, movimento, ecco il Verbo simbioticamente legato alla frequenza dell’essere pensiero condensano la materia ancora calda eterica, raffreddandola essa è madre, principio femminile anch’essa in potenza nell’uno, è sapienza, Spirito Santo, intelligenza creativa dinamica e statica. “Il Verbo era presso Dio” Ecco che il figlio ora frutto dell’unione tra il Padre e la Madre, principio maschile e femminile tiene unito magneticamente i due aspetti che ora sono tre. Sat – Chit- Ananda o Shiva, Vishnu, Brahama i tre principii fondamentali sono Uno che è Adi “il Verbo era Dio”.
Questi versi erano necessari per spiegare la venuta di Cristo come Egli esiste sin dal Principio e sino alla fine. Sebbene la teologia è affascinante, spostiamoci ora sulla scienza; abbiamo citato prima il “Big Bang” ossia la nascita dell’universo o degli universi, creatisi da un’esplosione o da una singolarità, da una condizione di curvatura, temperatura e densità estreme le cui condizioni hanno causato il collasso d’energia liberando un’immensa radiazione gravitazionale in espansione, essa è appunto un’onda formata da particelle ed antiparticelle che si annichiliscono, il loro scontro produce un’espulsione di fotoni o particelle di altro genere, le quali a loro volta producono materia visibile e invisibile regolata e condensata sotto vibrazioni differenti. Da li nasce il tempo, da quando lo spazio è concepito, non può esserci tempo senza spazio, né spazio senza tempo.
I vari elementi di sostanza cominciano ad unirsi, ad aggregarsi reciprocamente o a respingersi secondo le forze magnetiche attrattive o repulsive, il suono prodotto, la luce, il calore che sono vibrazione modellano la forma, facendole assumere entità, coesione, dinamicità e forza.
Dalle particelle, alle molecole, ai corpi dei vari regni: minerale, vegetale, animale, umano e superumano, stelle, galassie, pianeti, universi, atomi di universi, ecc.. di colpo si ritorna al qui ed ora, la società moderna sta facendo scoperte strabilianti, trascinata dalla corrente della Quantistica, la metafisica sta assumendo significato, molti ricercatori all’avanguardia stanno portando importanti studi che evidenziano la vibrante vitalità della realtà, dove tutto si muove, si agita, pulsa d’amore e di bellezza, un’immagine olografica in cui tutti noi siamo immersi per un istante di tempo. Un esempio lampante ne è Masaru Emoto saggista e pseudoscienziato giapponese, nato nel 1943, a Yokohama in Giappone, morto poi nel 2014. Conosciuto per i suoi esperimenti sulla presunta “memoria dell’acqua”, teoria secondo la quale sussisterebbe una relazione tra i pensieri umani e vari stati dell’acqua considerata a una temperatura convenzionale di -4 °C.
Egli sostiene di avere documentato con fotografie il fatto che i cristalli assumano una forma armonicamente simmetrica o, al contrario, caotica e disordinata, in conseguenza dell’energia cui vengono esposti; sia essa sotto forma di suono (voce e musica), parola scritta (etichetta applicata a una brocca) o pensiero.
Dal 1999 Emoto ha pubblicato diversi libri della stessa collana, intitolati “Messages from Water” (Messaggi dall’Acqua), contenenti fotografie di cristalli d’acqua sottoposti al trattamento con preghiera, musica o scritte avvicinate a contenitori d’acqua.
Per il momento sono solo teorie, tuttavia una pluralità di studi stanno convergendo, ad esempio riprendendo il concetto sopracitato di Emoto, nel campo della medicina omeopatica, si nota secondo le ricerche effettuate dal Premio Nobel per la Medicina Luc Montagnier come alcune patologie, tra cui Alzheimer, Parkinson, sclerosi multipla, e malattie virali (HIV-AIDS, influenza A ed epatite C) “informino” l’acqua del nostro corpo della loro presenza tramite l’emissione di particolari segnali elettromagnetici.
“Sarà indispensabile cercare le fonti di questi segnali”, ha spiegato il professor Montagnier. “Sappiamo che provengono da forme di sequenze del DNA, ma quali sequenze ancora non ci è dato di sapere. Partendo da questo stadio potremmo creare dei metodi diagnostici, e forse un giorno dei trattamenti”, ha precisato Montagnier.
Per di più si è evidenziato come le nanostrutture intorno al DNA di alcuni batteri patogeni possiedano la memoria del vissuto della persona. Per la prima volta, si vede in maniera chiara che l’acqua ha una memoria della persona. Sarà così possibile fare una diagnostica nuova, basata sui segnali emessi, per conoscere se c’è ancora o meno la memoria di un certo vissuto biologico. Si è passato poi all’ipotesi dell’utilizzo di “Farmaci intelligenti”, questo nuovo approccio consentirebbe di intervenire in modo nuovo sul trattamento e sulla cura di malattie croniche.
La teoria della memoria dell’acqua è già ampiamente utilizzata in ambito omeopatico, nella preparazione dei vari rimedi: dosi piccolissime di una sostanza vengono messe in contatto con le molecole dell’acqua, diluite e agitate tante volte. Più è alta la diluizione, più è potente l’effetto del preparato omeopatico. La diluizione inoltre annulla qualsiasi effetto collaterale.
“Il messaggio dell’acqua è quello di farci capire che è un liquido straordinario, molto presente nell’universo. È un liquido che non ha le proprietà fisiche che noi ci aspettiamo, e siamo in tanti a pensare che può creare delle strutture interne, come dei “semi di materia”, in grado di tenere la memoria di alcune molecole biologiche. Penso quindi che l’acqua abbia un ruolo fondamentale nell’origine della vita: il mio messaggio è che essa deve essere studiata sempre più”, ha sottolineato Montagnier.
Quindi ritornando alle frasi dell’inizio dell’articolo “Il pensiero è realtà “ oppure “le parole fanno più male di una coltellata” effettivamente hanno correlazione con il vero, dopo l’excursus fatto finora, secondo prove che la Fisica Quantistica ci ha fornito come ad esempio “L’indeterminazione di Heisenberg” in cui non è possibile stabilire con certezza la posizione e la velocità di una particella perché la sua misurazione ne è influenzata dalla nostra osservazione, allora per tale motivo poiché i diversi campi d’esistenza vengono ad intersecarsi, entrambi si influenzano reciprocamente determinando la realtà.
La nostra coscienza piega il campo elettrico che ci circonda, attraverso frequenze celebrali da noi emesse, facendogli assumere solidità. Basti pensare che la materia non è piena in sé perché è formata da miliardi di atomi rotanti e vibranti uniti assieme attraverso la forza nucleare forte ed elettromagnetica, essi emettono luce che è onda e particella che sbattono letteralmente ai nostri occhi, i quali a loro volta essendo dei foto ricettori, inviano informazione al cervello che codifica i segnali, la nostra coscienza si identifica con il concreto e rinvia informazione, segnale, luce alle particelle mittenti facendo assumere loro concretezza. Perciò quando parliamo e diciamo ad esempio brutte o belle parole influenziamo la realtà e noi stessi, attraverso il suono che è vibrazione, il costruttore delle forme.
Perciò dobbiamo prendere atto di tutte queste cose con conoscenza, coscienza e consapevolezza perché esse sono di fondamentale importanza per conoscere noi stessi.