Gli scatti di Emilia Vila: una carriera fotografica eclettica e il progetto RINASCITA 21 dedicato alle donne
Emilia Vila è una fotografa professionista dal 2012, multi premiata a livello internazionale con studio alle porte di Brescia, specializzata nel ritratto contemporaneo femminile. Il suo stile raffinato e ricercato è dettato dall’amore per l’arte e dalla precedente esperienza pluriennale nel settore fashion design. Le sue esperienze abbinate alla sensibilità, empatia e carisma le permettono di curare non soltanto l’aspetto artistico ma anche e soprattutto quello umano, rivoluzionando il concetto del ritratto in una vera e propria esperienza unica nel suo genere. Emilia Vila è ideatrice del progetto fotografico RINASCITA 21, interamente dedicato al mondo femminile per ritrovare la fiducia e l’amore verso se stessi. La sua arte fotografica è un racconto per immagini che ha, fra gli altri, l’obiettivo di aiutare le donne a rafforzare la personalità mostrando la propria parte migliore.
Oggi incontriamo Emilia Vila per conoscere alcuni aspetti della sua professione e entrare nel cuore dei suoi progetti fotografici.
Ciao Emilia, grazie per voler condividere con noi parte della tua vita personale e professionale. Ti va di parlarci di te come donna e come professionista?
“Oggi posso dire con orgoglio di essere una donna e professionista in continua evoluzione, ma prima di riuscire a pronunciare queste parole mi ci è voluto molto tempo e tanta fatica.
Sono sempre stata una donna determinata e ambiziosa dal punto di vista professionale, mentre dal punto di vista personale sono sempre stata una sognatrice e una grande romanticona. Con la fusione di queste caratteristiche si era creata una sfera perfetta che però si stava trasformando in un vortice molto pericoloso che non prometteva nulla di buono… Fortunatamente ho ritrovato la forza per rinascere sempre grazie a queste caratteristiche, imparando però a domarle e sfruttarle in modo costruttivo”.
Che genere di fotografa sei e a cosa ti ispiri?
“Generalmente posso dire di essere una ritrattista, l’unico punto fermo della mia fotografia… ma amo anche la fotografia artistica, paesaggistica ed il reportage incorporando spesso anche questi elementi nel mio lavoro. Ho iniziato con ritratto moda – interna ed esterna (book, editoriali, campagne e sfilate), ho proseguito con quello family – esterna e studio (maternity, newborn, family e kids) e ora mi dedico quasi esclusivamente al ritratto femminile in studio (contemporaneo, classico, fine art, fashion, boudoir, business e creativo). Essendo una persona creativa, amante dell’arte e della natura, ho sempre cercato di creare qualcosa di originale e ho sempre trovato ispirazione nelle mie principali passioni: natura, arte e moda. Amo moltissimo i colori e per quanto possa trovare affascinante anche il classico bianco e nero, l’utilizzo dei colori rispecchiano molto il mio modo di vedere il mondo e l’amore che ho per tutto ciò che è vita”.
Alcuni scatti rappresentativi del settore moda: book(modelle e agenzie), campagne pubblicitarie designers & brand e report sfilate durante le Fashion Week (Alta Roma e Milano FW).
Hai ricevuto moltissimi riconoscimenti anche a livello internazionale: quale impatto hanno avuto sulla tua vita personale e lavorativa?
“Si, ne ho ricevuti tanti soprattutto a livello internazionale, alcuni di grande prestigio e posso dirlo modestamente con orgoglio solo ora, perché all’epoca stavo convivendo inconsapevolmente con la sindrome dell’impostore che mi faceva attribuire i successi alla semplice fortuna rinegando la meritocrazia. Inoltre ho capito che il raggiungimento di determinati traguardi possono confermare le capacità e talento innato, ma possono anche spingerti sulla pericolosa strada della perfezione manicale irraggiungibile che può distruggere l’autostima anche delle persone più forti del mondo e a me stava succedendo proprio questo.
L’impatto psicologico che ha avuto su di me è stato negativo inizialmente ma successivamente si è rivelato rivoluzionario. Mi hanno aiutata a cambiare il mio modo di pensare e di lavorare, permettendomi di imparare a dare valore ad altri aspetti dell’immagine e della vita, sia personale che professionale”.
Questa immagine mi ha portato uno dei più importanti risultati internazionali (quarto posto in classifica a pari punteggio del terzo) e mi piace pensare che sia simbolo della mia evoluzione come donna e come professionista. Volevo come sempre fare qualcosa di diverso, rivoluzionario e mai visto prima ed il concetto è stato assolutamente vincente!
Sotto riporto alcuni dei più significativi riconoscimenti a livello internazionale dei quali sono particolarmente fiera: fotografa dell’anno al EPA Awards, nuovamente finalista al Portraits Masters stavolta nella categoria Children e al 35Awards – uno dei più grandi a livello eurpeo, la mia immagine ho conquistato il titolo di migliore fotografia newborn ed io la migliore Fotografa Newborn dell’anno sia nel 2021 che nel 2022 (quest’ultimo non reso pubblico da parte mia per via delle circostanze).
Sei specializzata anche in fotografia di bambini, maternità e famiglia: perché hai scelto questi soggetti e cosa trasmettono i tuoi ritratti?
“Una volta la parola “specializzata” mi rendeva fiera di rappresentare una nicchia, ma poi mi sono resa conto che in realtà questo significava dedicarsi esclusivamente ad un settore o ad una piccola categoria ed io invece avevo bisogno di cambiare ogni tanto. Inizialmente mi sentivo in colpa perché mi sembrava di fare la figura dell’artista viziata che si annoia, ma poi ho capito che era semplicemente un’evoluzione che rispecchiava il percorso evolutivo della mia vita e della mia personalità. Quindi dopo l’esperienza iniziale nel settore moda, ho scelto il “Family” perché in quel periodo rappresentava la mia nuova vita da mamma e moglie. Amavo testimoniare la nascita di una famiglia, immortalare i primi giorni di vita di un neonato e cogliere gli attimi sfuggenti dell’infanzia. Amavo creare per loro un mondo fiabesco e romantico, catturavo la magia dei tramonti e inseguivo le scenografie più spettacolari che la natura potesse offrire e questo mi ha portata ad esplorare territori sempre più lontani e conquistare clienti da ogni parte del nostro paese e alcuni anche oltre i confini (persino da New York).
Le soddisfazioni erano tante, ma poi hanno preso posto le delusioni ed il mondo fiabesco si è rivelato una finzione che mi rendeva prigioniera e artefice di una menzogna. Mi rendevo conto che il mio lavoro non faceva altro che contribuire all’illusione del mondo perfetto, della famiglia perfetta e che quindi stavo dipingendo un mondo falso e raccontando spesso storie finte. Qualcosa dunque doveva cambiare, la mia fotografia doveva cambiare…”
Raccontaci in breve il tuo percorso successivo e in che modo ha influito sul tuo modo di fotografare?
“Dopo un periodo buio di totale confusione, abbinato alla sempre più decrescente autostima causata da quella che ormi era diventata un’ossessione per la perfezione e conseguente sindrome dell’impostore ho iniziato un percorso di crescita personale di mindfulness e psicologia positiva. Questo mi ha permesso di analizzare in profondità le cause della mia insicurezza e di costruire una nuova consapevolezza.
Ho avuto modo di comprendere l’importanza dell’affermazione individuale a prescindere dalle aspettative altrui, del sano egoismo ma soprattutto quello femminile, perché dietro le esigenze e le etichette che inconsapevolmente la società spesso impone, dimentichiamo cosa vuol dire essere sé stessi, accettarsi per quello che siamo e dedicarci del tempo per noi stesse. Questo percorso mi ha permesso di cambiare il mio modo di essere donna e fotografa.
Oggi preferisco definirmi semplicemente una ritrattista, che ama fotografare soprattutto le donne a prescindere dall’età, in occasioni speciali ma soprattutto in quelle più semplici e quotidiane. Amo comunque fotografare la maternità, i bambini e le famiglie ma lo faccio diversamente. Invece di dipingere un mondo fiabesco inesistente, preferisco realizzare dei sogni realistici, invece di falsare la realtà preferisco migliorala, invece dei sorrisi forzati dei bambini preferisco le espressioni naturali, invece di correggere imperfezioni, preferisco valorizzarle per evidenziare l’unicità di ogni persona. Il colore invece farà sempre parte della mia fotografia perché attraverso i colori esprimo il mio più profondo amore per tutto ciò che può rappresenta il meraviglioso dono della vita”.
Parlaci di come è nato il progetto RINASCITA 21. Quale obiettivo sociale persegue?
“Quando ti rendi conto che hai bisogno degli apprezzamenti degli altri per sentirti “brava” vuol dire che è il momento di fermarti e ripartire da te stessa per ricostruire la fiducia persa e imparare nuovamente ad amarti…. Rinascita 21 è nato così, dal mio disperato bisogno di risalire a galla dal fosso in cui ero precipitata e nello stesso tempo condividere la mia esperienza per aiutare le altre donne, perché sono convinta che siamo davvero in tante a caderci, ma sono altresì sicura che insieme sia più facile rialzarci!
Questo progetto artistico psico sociale senza scopo di lucro è nato con l’obbiettivo di aiutare le donne a riconquistare la fiducia persa attraverso le testimonianze di quelle che le sono riuscite a rinascere o che possono essere d’ispirazione per tutte le altre. L’aiuto consisteva nella condivisione di testimonianze audio/visive di 21 storie drammatiche o di ispirazione, da una parte donne che pur avendo avuto esperienze negative hanno trovato la forza di rinascere dalle proprie ceneri proprio come la figura mitologica dell’araba fenice, e dall’altra parte donne influenti o di successo che possono essere d’esempio o d’ispirazione per tutte le altre ad essere motivate, coraggiose e fiere di essere donne”.
Nei tuoi scatti di donne, da quali elementi visivi è composta la narrazione della rinascita?
Il primo elemento visivo che rappresenta la rinascita è l’immagine simbolica della trasformazione, un “prima e dopo” che ha lo scopo di trasmettere speranza e confermare la potenza dell’esperienza del ritratto. Il secondo è la testimonianza video sia del processo che dell’effetto benefico che può avere un’esperienza del genere dal punto di vista psicologico. Sempre attraverso il video, abbiamo raccolto dei messaggi positivi delle protagoniste che sono diventate un inno della rinascita e della forza femminile.
Le “storie personali” sono state narrate e riportate in una raccolta digitale insieme alle immagini, e disponibile gratuitamente per essere di supporto incondizionato a tutta la comunità, non soltanto femminile. Inoltre, le immagini insieme al materiale raccolto sono oggetto di mostre ed eventi itineranti a scopo solidale ed è stato sostenuto da importanti istituzioni come La Regione Lombardia. Rinascita 21 ha fatto diverse tappe sul territorio circostante, partendo dalla prestigiosa sede di Milano “Palazzo Pirelli” e proseguendo con la “Villa Reale di Monza” e ha ricevuto inviti anche ha altre regioni, quindi sono veramente fiera e soddisfatta del suo successo”
Trovate tutti i dettagli e potete scaricare il Magazine digitale sul sito https://www.emiliavila.com/rinascita21
Cosa significa per te fotografare oggi?
“Oggi per me fotografare ha un significato molto più profondo e uno scopo ben diverso perché non si limita semplicemente a creare immagini fiabesche o immortalare ricordi. Oggi per me la fotografia è diventata uno strumento potenziato per aiutare il mondo femminile, per valorizzare le caratteristiche fisiche attraverso l’immagine e rafforzare la personalità di ogni donna. Dare un contributo concreto che sia in grado di aumentare la loro autostima per me è diventato essenziale per poterlo definire un lavoro gratificante.
Per la buona riuscita di tutto ciò, ho deciso di non lavorare più da sola, ma cercare collaborazioni professionali per soddisfare le esigenze delle mie clienti, per migliorare la qualità dei servizi in modo da regalare loro un’esperienza indimenticabile ed un risultato all’altezza delle loro aspettative. Insieme al mio team (al femminile) siamo in grado di offrire un’esperienza unica nel suo genere ed un servizio completo, partendo dalla consulenza d’immagine (armocromia e body shape) per definire lo stile e la palette personale dei colori che ci permetterà poi di progettare una sessione personalizzata.
Le nostre clienti hanno a disposizione il servizio di “personal shopper” e potranno godersi una giornata esclusiva dedicata senza limiti di tempo, con servizi inclusi di Make-up & Hair Styling per ottenere i ritratti più autentici che abbiano mai avuto ma che rappresenteranno la versione migliore di loro stesse e soprattutto la loro vera essenza!”
Stai lavorando ad altri progetti e quale strada prenderà il tuo estro artistico?
“Rinascita 21 è stato un apri-pista molto importante che ha dato e darà vita ad una serie di progetti inerenti, con temi e tempistiche varie ma aventi lo stesso scopo: l’empowerment e la valorizzazione femminile.
Con il secondo progetto “Self Love – Portrait Therapy”, le donne hanno avuto modo di vivere un percorso di benessere psico-fisico per rafforzare l’autostima attraverso l’esperienza terapeutica del ritratto ed è stato realizzato in collaborazione con un centro benessere in modo da offrire un pacchetto completo.
Abbiamo concluso poi con un evento di empowerment femminile “Self Love Promo&Party” per celebrare l’amore e la solidarietà femminile, con una parte dedicata alla valorizzazione femminile attraverso la creatività e l’ingenio femminile e la seconda alla celebrazione della sorellanza e collaborazione al posto della competizione.
Il terzo progetto “Imperfetta ma UniQa” segue le tracce del “Self Love” e nasce con l’intento di aiutare le donne ad accettare l’imperfezione come segno di unicità ed imparare a valorizzare la propria autenticità.
Come nel caso precedente, la collaborazione con un Centro Estetico ci permette di estendere l’esperienza con alcuni premi di valore per tutte le partecipanti che aderiranno quest’estate. L’esperienza del ritratto valorizzante segue gli stessi principi di valorizzazione ed empowerment femminile e possono partecipare tutte le donne che si sentono diverse o imperfette. Le aiuteremo a dare valore alla loro diversità, insegnandole a valorizzare le imperfezioni per dimostrare loro che l’unicità sta nella consapevolezza del saper valorizzare la loro autenticità e lo faremo in modo leggero e divertente attraverso l’esperienza unica del ritratto studiata a tal proposito.
In parallelo sto proponendo un’altra campagna di empowerment femminile attraverso il ritratto, ispirata ad un noto movimento internazionale per le donne sopra i 40 anni: “40over40”. Lo scopo della campagna è di celebrare la forza e la consapevolezza che solo l’età possono regalare per dimostrare al mondo che ogni donna deve sentirsi bella e sicura di sé a prescindere dai numeri, che siano della taglia o dell’età. A questa campagna possono partecipare 40 donne sopra i 40, 50, 60 o 70 anni e alla fine della campagna celebreremo tutte insieme attraverso una mostra fotografica dedicata.
Vi lascio alcuni ritratti e vi aspetto insieme al mio team a Brescia per un’esperienza unica che rivoluzionerà il vostro modo di essere donne!” Per saperne di più visitate il sito: https://www.emiliavila.com/progetti