Delega sulla riforma fiscale, audizione delle Entrate al Senato
L’Agenzia, presso la 6a commissione Finanze e Tesoro di Palazzo Madama, fornisce il proprio contributo sul disegno di legge approvato nei giorni scorsi alla Camera dei deputati
Roma – Si è svolta l’audizione dell’Agenzia delle entrate sulla legge “Delega al Governo per la riforma fiscale”. L’audizione passa in rassegna le principali modifiche apportate finora alla legge con gli emendamenti approvati dalla Camera.
Per quanto riguarda i principi generali, nell’ambito dei criteri di progressività e di equità del sistema tributario, la Camera ha indicato, fra i soggetti beneficiari di una riduzione del carico fiscale, la categoria dei disabili e quella dei giovani entro i trent’anni. Un’altra misura emendativa autorizza il Governo a costituire appositi tavoli tecnici a cui possono partecipare, oltre alle associazioni di categoria, anche le organizzazioni sindacali e le associazioni familiari maggiormente rappresentative.
Sono previsti, inoltre, degli interventi sullo Statuto dei diritti del contribuente fra cui viene ricordato il rafforzamento dell’obbligo di motivazione degli atti impositivi che include anche le prove alla base della pretesa tributaria, la valorizzazione del legittimo affidamento del contribuente, l’applicazione generalizzata del principio del contraddittorio e il potenziamento dell’autotutela.
Anche sulla disciplina degli interpelli è prevista una revisione al fine di ridurre la mole di istanze presentate negli anni passati.
Passando ai singoli tributi la legge delega intende semplificare il sistema di determinazione del reddito, con una graduale riduzione dell’Irpef, una revisione degli scaglioni di reddito, delle aliquote di imposta, delle deduzioni dalla base imponibile, delle detrazioni dall’imposta lorda e dei bonus. Nelle more dell’attuazione dell’intera revisione è stata prevista, al posto delle aliquote per scaglioni, un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle relative addizionali, in misura agevolata, su premi di produttività straordinari oltre una certa soglia e sulle tredicesime. Per quanto concerne i redditi dei fabbricati il disegno di legge indica la possibilità di estendere la cedolare secca agli immobili adibiti ad uso diverso da quello abitativo, se il conduttore sia un esercente attività di impresa, un’arte o una professione.
Passando ai redditi delle società e degli enti, nell’audizione viene ricordato che a seguito delle modifiche introdotte dalla Camera, è prevista la riduzione dell’aliquota Ires per le imprese che, entro i due periodi d’imposta successivi a quello nel quale è stato prodotto il reddito, impieghino risorse in investimenti o anche in nuove assunzioni o in schemi stabili di partecipazione dei dipendenti agli utili.
Per quanto riguarda l’Iva sono previsti dei criteri di razionalizzazione dell’imposta, allo scopo di ridefinirne i presupposti rendendoli conformi alla normativa Ue, ci sarà inoltre una revisione della disciplina delle operazioni esenti e delle detrazioni, anche in questo caso rendendola compatibile con le norme comunitarie, inoltre è prevista la razionalizzazione del numero e della misura delle aliquote, e una revisione della disciplina del gruppo Iva, agevolando l’accesso all’istituto.
Per ciò che riguarda l’Irap, il Governo eseguirà una revisione organica dell’imposta per poi abrogarla gradualmente istituendo una sovraimposta Ires.
Un altro intervento del progetto di riforma fiscale riguarda i procedimenti di riscossione e di rimborso (articolo 16), con la finalità di semplificare il sistema nazionale della riscossione rendendolo più efficiente. Fra le iniziative è prevista una rivisitazione delle condizioni di accesso ai piani di rateazione e procedure di rimborso più veloci.
Per quanto riguarda i procedimenti del contenzioso, la legge in esame prevede un progressivo potenziamento delle modifiche già introdotte con la riforma della giustizia tributaria (legge n. 130/2022) in linea con la riduzione dei contenziosi prevista dal Pnrr e il contenimento dei tempi delle controversie. Al riguardo la riforma fiscale punta a una maggiore digitalizzazione del processo, a introdurre la discussione da remoto anche se richiesta da una sola parte, ad applicare sanzioni processuali per la violazione dell’utilizzo obbligatorio delle modalità telematiche, alla pubblicazione e comunicazione alle parti del dispositivo dei provvedimenti giurisdizionali subito dopo la fase di delibazione di merito.
Infine, per far fronte alla frammentarietà e disorganicità della materia tributaria, il disegno di legge in esame si propone di effettuare un riordino delle norme, raccogliendole in un unico codice.