Roma – E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 14 agosto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri – adottato lo scorso 19 luglio – concernente l’integrazione ad incremento delle quote di lavoro subordinato stagionale, stabilite con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 29 dicembre 2022.
In particolare, le quote di lavoro subordinato stagionale nei settori agricolo e turistico alberghiero, relative ai cittadini non comunitari residenti all’estero di cui all’art. 6, comma 1, del d.P.C.M. 29 dicembre 2022, sono incrementate, rispetto a quelle già individuate, di ulteriori, complessive 40.000 unità a valere sulle domande già presentate allo Sportello Unico per l’Immigrazione alla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del medesimo decreto presidenziale.
Il decreto integrativo riguarda i lavoratori subordinati stagionali non comunitari cittadini dei paesi individuati dal decreto flussi 2022, vale a dire: Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Herzegovina, Corea (Repubblica di Corea), Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Filippine, Gambia, Georgia, Ghana, Giappone, Guatemala, India, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Perù, Repubblica di Macedonia del Nord, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina.
Nell’ambito delle 40.000 quote, 1.000 sono riservate ai lavoratori non comunitari, cittadini dei Paesi sopra indicati, che abbiano fatto ingresso in Italia per prestare lavoro subordinato stagionale almeno una volta nei cinque anni precedenti e per i quali il datore di lavoro abbia presentato richiesta di nulla osta pluriennale per lavoro subordinato stagionale. Inoltre, 15.000 quote sono riservate alle istanze inviate dalle Organizzazioni datoriali per conto ed in nome dei datori di lavoro.
Nella giornata di giovedì 10 agosto, è stata diramata la circolare congiunta con il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, il ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e il ministero del Turismo recante le istruzioni operative per gli sportelli unici per l’immigrazione delle Prefetture. Il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali provvederà con successiva circolare alla ripartizione delle quote integrative tra gli Ispettorati territoriali del lavoro, le Regioni e le Province autonome.