Il racconto autobiografico di una bellissima storia d’amore: “La regola del successo” di Marco Gasparella
"Improvvisamente il mio sguardo viene catturato da un dettaglio. Un mantello nero che, svolazzando, attrae i miei occhi".
Che cos’è il successo? Marco e Roberta credono di saperlo. Ancora giovanissimo, Marco prende in mano le redini dell’attività del padre e la trasforma nel fulcro della sua intera esistenza. Comincia ad avvertire sulle proprie spalle il peso di soddisfazioni e rinunce dell’essere imprenditore, ma guarda avanti, incapace di fermarsi. Anche Roberta viaggia su un treno – uno vero, in questo caso, uno che la conduce nella metropoli: Milano. Ha diciannove anni e la sua vita è appena cominciata. Sogna una carriera nel mondo della moda e decide di gettarsi nella mischia di modelle e agenzie, che la sballottola da una parte all’altra della città tutto il giorno e la costringe a fare i conti con un mondo di specchi nel quale si rifiuta di riflettersi.A risvegliare entrambi dal torpore della loro routine, un ricordo. Sempre lo stesso. La notte del loro primo incontro, un bacio mancato, l’idea di ciò che sarebbe stato se…
MARCO GASPARELLA nasce a Thiene il 29 Luglio 1991. Dopo gli studi segue le orme del padre, lavorando nella macelleria di famiglia. Col tempo capisce come nella scrittura riesca a dare sfogo ai pensieri da sempre nascosti dentro di lui. Con La regola del successo, la sua prima pubblicazione, decide di mettersi in gioco dando finalmente spazio alla sua voce interiore.
La regola del successo è un romanzo autobiografico: dove nasce la voglia di raccontare la tua storia?
“In ogni libro letto ho sempre ritrovato spunti di riflessione, emozioni e momenti di pace profondi che mi hanno in qualche modo ogni volta cambiato e fatto crescere un po’ nella mia parte interiore, proprio in quel mondo che, essendo una persona molto introversa, ho per lungo tempo tenuto nascosto a tutti, a tratti anche a me stesso, anche se nel profondo ho sempre segretamente sognato, un giorno, di riuscire a regalare a qualcuno quelle stesse emozioni e ore di leggerezza che donano a me la lettura e la scrittura. Poi è entrata a far parte della mia vita Roberta, mia moglie, che fin da subito mi ha ispirato rendendomi capace di esternare i miei sentimenti e i miei pensieri: piccole frasi che raccoglievo per lei su dei pezzettini di carta.
Roberta mi ha fatto capire come dentro di me nascondessi davvero qualcosa di speciale e di unico nel mio piccolo; così ho deciso: “scriverò un libro per te!”. Mi ci sono voluti tre anni, la nostra storia nel frattempo è cresciuta e abbiamo deciso di sposarci: è stato questo l’evento che mi ha dato la spinta finale per finire il mio libro e consegnarlo alla mia futura sposa. Ma arrivati a questo punto, dopo tutto questo lavoro, abbiamo deciso di fare un ulteriore passo e fare del mio romanzo la bomboniera del nostro matrimonio e in seguito di pubblicarlo con Amazon.”
Come si è sviluppata la passione per la scrittura?
“Mi sono sempre trovato più a mio agio a esprimermi attraverso un foglio di carta che a parole e anche esternare i miei pensieri mi è sempre risultato abbastanza difficile se non scrivendoli su di un diario. Ad ogni modo non ho mai intrapreso un’attività di scrittura profonda e continuativa e solo attraverso la stesura del mio libro mi sono finalmente reso conto come scrivere, per me, sia qualcosa di terapeutico, un’attività che mi fa stare bene e mi rilassa al pari di quello che può essere praticare una qualsiasi attività fisica.
Immergermi nella mia immaginazione, scavare dentro di me, trovare quelle parole che a volte sfuggono mi permette di fermarmi e allontanarmi per un po’ da quel mondo caotico da cui siamo circondati per poi farci ritorno rigenerato, pieno di energia nuova, pronto ad affrontare i piccoli problemi di ogni giorno con leggerezza, ma soprattutto con il sorriso.
La copertina del libro è di impatto, cosa rappresenta?
“Ho scelto proprio questa foto per la copertina per rendere ancora più personale il nostro libro. La modella è infatti Roberta e in questo scatto ho visto racchiusi diversi simboli che rappresentano la vita di tutti i giorni, temi che ho cercato di affrontare nel corso del mio libro.
La rete infatti ha preso per me il significato della quotidianità in cui troppo spesso ci perdiamo e da cui difficilmente riusciamo a liberarci se ci lasciamo sopraffare dallo stress, dalle mille scadenze, dagli impegni di ogni giorno e soprattutto se ci lasciamo travolgere dalla velocità con cui ogni cosa oggigiorno si muove. Il mento rivolto verso l’alto va invece a simboleggiare il tentativo di ribellione per sfuggire da questa morsa di chi, trovato il coraggio di fermarsi per un momento, si è reso conto che in questo modo il flusso della vita scorre via senza che ce ne accorgiamo e ha deciso di svegliarsi da questa sorta di torpore.
La nudità siamo invece noi, in tutta la nostra semplicità, liberi da tutto quello dietro cui ci nascondiamo, senza quelle maschere che indossiamo per assecondare tutti i canoni che ci vengono imposti dalla società, siamo tutti noi finalmente liberi dalle zavorre, dai costumi, da quei muri con cui ci nascondiamo dalla vita pronti a liberare la nostra anima, le emozioni e l’amore che non abbiamo il coraggio di vivere fino in fondo.”
Cosa unisce e rende simili Marco e Roberta?
“Marco e Roberta sono allo stesso tempo simili e opposti e credo sia questo il nostro segreto. Abbiamo fatto esperienze diverse durante la nostra vita e ognuno porta il proprio bagaglio di conoscenze e il proprio punto di vista all’altro consapevoli che unendo le nostre forze e camminando insieme nella stessa direzione possiamo arrivare lontani, proprio come due binari paralleli che portano un treno alla stazione.”
Il romanzo ci parla dell’importanza di sapersi ascoltare e non lasciarsi sopraffare dalla frenetica routine della quotidianità: quale è la regola del successo in questo?
“In una società che ci insegna a non accontentarci mai, che ci vuole alla ricerca continua di nuovi bisogni da soddisfare, dove passiamo la maggior parte del nostro tempo con gli occhi incollati a uno schermo e la realtà si sta trasferendo sempre più dentro allo smartphone che abbiamo costantemente in mano, con il risultato che ormai durante il corso di una giornata non si sorride più, la regola del successo dal mio punto di vista risiede nel rendersi conto ma soprattutto aver sempre chiaro in mente che la vita risiede prima di tutto nelle piccole cose, quelle stesse cose che troppo spesso diamo per scontate, quelle piccole cose da cui abbiamo la fortuna di essere circondati e che risiedono nell’amicizia, nella natura, nelle nostre emozioni.
Ognuno di noi ha la propria personalità e non si deve uniformare al volere delle mode per essere accettato dagli altri, e l’amore, quello vero, se vissuto senza compromessi, senza filtri e se coltivato con cura ogni giorno può dare una fonte di energia inesauribile per riuscire a raggiungere questo tipo di successo.”
Quale idea di amore emerge dalla tua storia?
“Nel mio libro ho cercato di raccontare l’amore che ho conosciuto grazie all’incontro con Roberta, un amore che è nato in modo semplice, senza sforzi, in maniera del tutto naturale. Un’amore che è condivisione, amicizia, scoperta, affetto e completamento l’uno per l’altro. Due cuori che sono stati destinati a incontrarsi anche solo per un singolo momento ma che hanno avuto la fortuna di riconoscersi quel tanto che basta per volersi ritrovare di nuovo. Credo che per ognuno di noi sia destinata la propria anima gemella ma non sempre abbiamo le capacità o la voglia di riconoscerla.”
Pensi di scrivere altri romanzi?
“Dopo questa esperienza che mai avrei immaginato sarei stato in grado di portare a termine nel libro che ora sto toccando con mano, di certo non abbandonerò la strada della scrittura. Non so se questa via mi porterà a dar vita a degli altri libri, ma se con questo mio primo libro sarò riuscito a far emozionare qualcuno e le mie parole saranno entrate nel suo cuore, allora potrò ritenermi già più che soddisfatto per il lavoro che ho svolto fino a qui.”