Continua a tenere banco, come da qualche anno a questa parte, il mercato delle criptovalute, le monete digitali che rappresentano ormai un tema caldo a livello globale. Chi opera nel settore, anche come retail quindi non necessariamente da professionista, conosce bene quelle che sono le virtù ma anche i vizi di questi strumenti.
Le monete virtuali rappresentano un mezzo di pagamento dematerializzato, una valuta digitale nata con questi scopi, oltre 10 anni fa, e diventata oggi anche un asset sul quale investire; ma si parla comunque di asset molto volatili soggetti quindi a continue oscillazioni sui mercati.
Chi investe in criptovalute deve quindi farlo essendo sempre informato su fattori come regolamentazione e quotazione in quel preciso momento, aspetto per il quale può essere utile consultare in modo costante siti specializzati in questo settore come nel caso di Criptovalute24.
Il delicato tema della regolamentazione
Ed è proprio l’aspetto della regolamentazione a rappresentare un vulnus delle criptovalute, che vivono ancora in una zona d’ombra, borderline. In questo senso è molto importante quanto accaduto di recente a livello di UE, con l’introduzione di nuove norme per regolamentare le minacce e massimizzare il potenziale delle criptovalute attraverso il framework denominato Markets in Crypto-Assets (MiCA) o mercati delle cripto-attività.
Dopo un accordo provvisorio raggiunto tra il Parlamento e il Consiglio nel giugno 2022, le norme sono state formalmente approvate dal Parlamento nel mese di aprile 2023 e successivamente approvate dai Paesi membri dell’UE nel Consiglio nel mese di maggio 2023, rappresentando l’ultima fase del processo legislativo (fonte: Europarlamento).
Tassazione delle cripto e uso da parte delle mafie
Sono due aspetti molto delicati quello relativo all’evasione fiscale che gira attorno al mondo delle criptomonete, oltre che all’utilizzo che, spesso, ne fanno mafie e associazioni criminali proprio partendo dal fatto che le monete digitali sono smaterializzate e garantiscono anonimato di tutte le transazioni.
Nell’ottobre 2022, il Parlamento europeo aveva sollecitato una migliore coordinazione tra i paesi dell’Unione Europea per quanto riguarda la tassazione delle criptovalute. È stato sottolineato che le criptovalute dovrebbero essere soggette a una tassazione equa, trasparente ed efficace, tuttavia, le autorità dovrebbero considerare un regime fiscale semplificato per i commercianti occasionali o di piccole dimensioni e per le transazioni di importo ridotto.
Infine, ad aprile 2023 il Parlamento ha approvato norme che consentono il tracciamento e l’identificazione dei trasferimenti di criptovalute al fine di prevenire il loro utilizzo in attività di riciclaggio di denaro, finanziamento del terrorismo e altri reati. La nuova normativa prevede anche la possibilità di bloccare transazioni sospette. Le norme si applicano alle transazioni di cripto-asset superiori a € 1000. Questa misura è stata ufficialmente approvata dal Consiglio nell’estate del 2023.