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Targa e libretto storici per auto d’epoca, come richiederli? Risponde Gianluca Pietrucci (Centro Auto Roma Srl)

Roma – Buone notizie per tutti gli appassionati di auto d’epoca. D’ora in poi si potranno richiedere le vecchie targhe e i libretti storici originali della propria auto storica, quelli della prima immatricolazione al Pubblico Registro Automobilistico. Così i proprietari delle quattro ruote che vogliano rivivere le passate glorie potranno richiedere targa e libretto dell’epoca. Ma come funziona e come richiederli? Scopriamolo con Gianluca Pietrucci, proprietario dell’autofficina Centro Auto Roma Srl di via Montecuccoli, nel quartiere Pigneto, fiore all’occhiello nel settore veicolare sito nel quadrante Est della Capitale.

Le targhe originali rivestono un valore intrinseco e un fascino irresistibili, simboli tangibili delle epoche passate e delle storie che queste auto d’epoca hanno vissuto, così come i loro libretti originali. Grazie al nuovo decreto gli appassionati potranno riacquistare le targhe originali, ormai divenute pezzi da collezione, per restituire alle proprie auto storiche quel tocco di autenticità che rende ogni veicolo unico nel suo genere.

Ma cosa prevede esattamente il nuovo decreto attuativo?

“In Italia si contano più di 500.000 appassionati di motoveicoli e autoveicoli storici autentici – spiega Gianluca Pietrucci – e si stima che  possano essere non meno di 5.000 le richieste di targhe originali avanzate annualmente alla Motorizzazione civile. I numeri hanno, dunque, reso necessaria una modifica a livello di normativa.  In sostanza è stato adottato il decreto attuativo che, grazie a un emendamento alla legge n.178 del dicembre 2020, introduce una modifica all’articolo 93 del Codice della strada che prevede, in caso di nuova immatricolazione di veicoli già stati iscritti al Pra e cancellati d’ufficio o su richiesta di un precedente proprietario, la facoltà – assoggettata al pagamento di un contributo – per i richiedenti di ottenere le targhe della prima iscrizione al Pubblico registro automobilistico: sarà possibile, così, ottenere una targa del periodo storico di costruzione o di circolazione del veicolo, in entrambi i casi conformi alla grafica originale”.

Targa per auto storiche, come fare richiesta

“Secondo quanto reso noto dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti – continua il proprietario del Centro Auto Roma Srl – la cifra per la richiesta ammonta a 549 euro per gli autoveicoli e 274,50 euro per i motocicli e le macchine agricole. Per quanto riguarda le procedure per la richiesta di targa e libretto originali per auto d’epoca, si possono richiedere per tutti i veicoli di interesse storico in possesso del certificato di rilevanza storica rilasciati per legge dall’ASI, Storico Lancia, Italiano Fiat, Italiano Alfa Romeo, Storico Fmi, e non solo. Le targhe delle auto storiche avevano diversi formati: le posteriori misuravano 275×285 mm, 200×280 mm, 220×320 mm, mentre quelle anteriori era tipicamente della misura 65×280 mm. Sono gli Uffici della Motorizzazione Civile e lo Sportello Telematico dell’Automobilista a rilasciare targhe e libretto di circolazione originali dell’auto d’epoca interessata.

Targa storica per veicoli reimmatricolati

Spiega ancora Pietrucci: “I veicoli circolanti che, a causa di smarrimento, deterioramento, distruzione o furto delle targhe, siano stati reimmatricolati, sarà necessario presentare a uno Sportello telematico dell’automobilista (Sta) o a un ufficio della Motorizzazione, un’istanza di nuova reimmatricolazione: trattandosi di veicoli circolanti non viene richiesta altra documentazione oltre quella relativa all’istanza”.

Targa storica per veicoli sconosciuti

“Per i veicoli di interesse storico e collezionistico di origine sconosciuta  – continua l’owner romano –  (che non sono stati radiati dall’ANV e dal PRA e che sono privi di documenti di circolazione e di certificato di proprietà o di foglio complementare) bisogna invece fornire “un’istanza di nuova immatricolazione, allegando il titolo di proprietà, il certificato di rilevanza storica e collezionistica e il certificato da cui risulti l’esito positivo della verifica tecnica. L’istanza – conclude l’imprenditore romano sulla base dei dati diffusi dal Mit – viene accolta a condizione che il veicolo risulti comunque presente nell’archivio informatico del Ced o nell’archivio informatico o nei registri cartacei del Pra”.

 

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