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Innovazione, attivate le reti ultraveloci del Policlinico di Bari

BARI – Più di 30 padiglioni con unità operative e universitarie, un Ospedale pediatrico e un magazzino economale, per un totale di oltre 280 mila metri quadri collegati da reti ultraveloci: parte da Bari la sfida della sanità connessa. Grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, l’Azienda Ospedaliera Universitaria Consorziale Policlinico di Bari ha potuto infatti dotarsi di nuove infrastrutture di rete a banda ultra larga, oltre che degli strumenti necessari a garantire la sicurezza informatica dei sistemi. Un’operazione che permette al Polo ospedaliero di rafforzare la qualità dei servizi digitali offerti ai cittadini, ampliando la capacità di programmazione dell’Azienda grazie a sei anni gratuiti di connettività compresi nel pacchetto degli interventi.

Caratteristiche dell’intervento

L’attivazione delle reti ultraveloci del Policlinico di Bari rientra all’interno dei lavori previsti nel Lotto 6 del Piano Sanità Connessa, uno dei cinque piani operativi dell’Investimento 3.1 “Reti ultraveloci e 5G” del PNRR, gestito da Infratel Italia sulla base della convenzione operativa con il Dipartimento per la trasformazione digitale e aggiudicato a Vodafone Italia.

Gli interventi hanno visto la realizzazione di una rete privata banda ultra larga, in grado di gestire simultaneamente più accessi di rete; l’installazione di router ad alta velocità, la creazione di tracciati di rete ridondati, a doppia via, per ampliare la disponibilità dei servizi e la messa a punto di tecnologie di sicurezza di ultima generazione. Una dotazione che garantisce all’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bari, uno dei più grandi ospedali del Sud Italia, standard di sicurezza ad alto livello nella trasmissione dei dati e la business continuity anche in caso di guasti o indisponibilità momentanea della rete.

I vantaggi delle reti ultraveloci

Le reti ultraveloci consentono alle strutture sanitarie di pianificare il futuro in base alle esigenze dei cittadini. Oltre a favorire la rapidità di connessione, la stabilità del segnale e l’ampiezza di banda a disposizione in ambito sanitario, con conseguente miglioramento dei servizi di connettività offerti dal Polo ospedaliero, le reti ultraveloci svolgono una fondamentale funzione abilitante. La banda ultra larga, infatti, è un’infrastruttura che favorisce lo sviluppo della Sanità digitale, permettendo ad esempio di sostenere, a livello di traffico dati, servizi quali il Fascicolo sanitario elettronico, l’utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale, la Telemedicina, la migrazione in cloud di dati, la realizzazione di app, lo smartworking.

Il Piano Sanità Connessa

L’obiettivo del Piano Sanità Connessa è fornire servizi di connettività a banda ultra larga alle strutture del servizio sanitario pubblico sul territorio nazionale, con una velocità compresa tra uno e dieci gigabit al secondo (Gbit/s) in base alla tipologia delle strutture collegate, dagli ambulatori ai grandi Poli ospedalieri. Il Piano è suddiviso in otto Lotti e prevede un investimento complessivo pari a circa 315 milioni di euro. Oltre all’attivazione delle reti ultraveloci, le strutture sanitarie interessate dagli interventi potranno godere, per almeno cinque anni, dell’accesso gratuito alla rete con banda minima garantita e servizi di assistenza tecnica continua.

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