“L’origami rosso” di Mina Mares, un esordio letterario in cui thriller e romance si mescolano con arte
Sembra un giorno qualsiasi per la dottoressa Linda Vanin, che si prepara come sempre a affrontare il turno di notte in ospedale, ma qualcosa cambia inaspettatamente il corso della serata. Un uomo, il degente cavalier Melli-Prunetti giace morto nella stanza attigua, brutalmente assassinato nel suo letto. Chi l’ha ucciso e soprattutto come ha fatto l’assassino a entrare senza esser visto? Tra un turno lavorativo in ospedale e la curiosità di risolvere il caso, Linda viene catapultata in un giallo quasi impossibile da risolvere ma ancora non sa che il vero intrigo sarà conoscere il bello e affascinante commissario Giulio Leoni, che ha preso in mano il caso.
Il romanzo L’origami rosso di Mina Mares ha inizio con un incipit d’effetto che catapulta, senza troppi orpelli, nel cuore della vicenda. Fra elementi thriller mescolati al romance, la scrittrice intesse con indubitabile arte narrativa una storia che oscilla fra il mistero e il sentimento, trascinandoci piacevolmente nel suo romanzo frizzante pieno di colpi di scena.
La protagonista è la dottoressa Linda Vanin, trentenne single che vive con i genitori ma è alla ricerca di una casetta tutta per sé. Ad accoglierla a ritorno dagli sfiancanti turni in ospedale c’è la sua adorabile gattona Emilia, una palla di pelo morbida e candida che la fa sentire amata e al sicuro.
Linda è un personaggio narrativo molto realistico, nel quale l’autrice tratteggia le caratteristiche di una donna alle prese con un lavoro che la impegna giorno e notte, e dal punto di vista sentimentale ha un po’ perso le speranze di trovare l’amore. A Linda ci si lega subito e in qualche modo ci si immedesima nella sua figura, grazie a quel suo modo di fare semplice, romantico, umano.
Il commissario Giulio Leoni d’altra parte rappresenta il bello e affascinante poliziotto tutto d’un pezzo, razionale e determinato, tenebroso quanto basta per far scattare la scintilla nel cuore della bella Linda. I protagonisti de L’origami rosso hanno una personalità sfaccettata e ognuno di essi ha un ruolo ben definito in questo giallo intrigante; merito dell’autrice che con la sua fantasia ha saputo descriverli attraverso uno stile asciutto ma vivace, incorniciandoli in una storia che appassiona in un crescendo sempre maggiore.
Attraverso i numerosi personaggi che gravitano attorno alla vicenda, Mina Mares narra con tocco raffinato tematiche varie come i complessi legami familiari, i sentimenti, le aspettative.
Un libro che non si sofferma solo sui dettagli del caso da risolvere ma che lascia spazio a spunti di riflessione sempre calzanti, contornati da un’attenta introspezione umana. Emblematica è la figura della giovane Emma figlia dell’uomo assassinato: attraverso lei l’autrice trasmettere lo stato d’animo di una figlia poco compresa ricoperta di ricchezze ma a stento di affetto.
L’ambientazione che contraddistingue l’epicentro narrativo de L’origami rosso è uno degli aspetti che più piace del libro. La scrittrice racconta con verità e accurata analisi l’atmosfera lavorativa e la vita di medici e infermieri, con tutte le complessità che implicano tali professioni. Linda rappresenta il dottore che ama profondamente il proprio lavoro, condotto con scrupolo, integrità, gentilezza e rispetto per i pazienti. Sotto questo aspetto la protagonista è lo specchio della stessa autrice. Mina Mares ha riproposto con onestà e lucidità le gioie e i dolori dell’ambiente ospedaliero, che lei stessa respira tutti i giorni, riuscendoci con brillanti doti narrative.
La voce di Mina Mares è originale, ironica, versatile. Con il suo stile leggero e scorrevole la lettura diventa un piacere che si alterna tra elementi romantici e misteriosi, per una trama corposa che sa convincere pagina dopo pagina. Lo stile è preciso con un linguaggio aderente al giallo e al romance: trasmette la giusta dose di suspense addolcita da gentili melodie tipiche delle storie d’amore.
Ben costruiti sono anche i dialoghi attraverso i quali il lettore coglie i dettagli per ricostruire il mosaico del delitto. Nel libro la dimensione narrativa si regge in equilibrio perfetto sotto ogni punto di vista restituendo una storia ben costruita e piacevole.
Leggere L’origami rosso è un’esperienza appassionante, ciò che serve per colorare e accogliere le future giornate d’autunno. Un valore aggiunto al testo è dato dal finale non conclusivo che strizza l’occhio a un seguito. Chi è rimasto affascinato dalla storia di Linda, e dal suo personaggio, non può che attendere una nuova e incredibile avventura. Un libro consigliato a tutti e che ben si presta anche alle nuove generazioni, grazie a uno stile estroso e spensierato che non annoia mai.
MINA MARES, medico di Treviso, è specializzata in Chirurgia Generale, per il suo romanzo d’esordio L’origami rosso (Rossini Editore, 2023) ha raccolto il meglio e il peggio della sua esperienza professionale in ospedale, non meno che dalla sua passione per i gatti e i thriller.