titolo pulito

A Gaza è catasfrofe umanitaria

L’agenzia Onu avverte che, a causa del blocco totale alle forniture di acqua, elettricità, carburante, cibo e farmaci, le scorte stanno terminando e resta ormai meno di un giorno prima che la popolazione non avrà più nulla per sopravvivere. Chiuso ancora il valico di Rafah a sud, con i camion carichi di aiuti fermi da ieri sul lato egiziano.

Al tempo stesso Israele continua a bombardare l’enclave: i morti ammontano a 2.808 – di cui il 64% donne e bambini – mentre i feriti sono 10.859, stando ai dati del ministero della Salute di Gaza. L’Ufficio statistico palestinese riferisce che dall’inizio dell’anno le vittime palestinesi in totale sono oltre 3mila – il più alto degli ultimi 20 anni – di cui il 90% registrate nella Striscia negli ultimi nove giorni, ossia da quando Tel Aviv ha iniziato l’offensiva in risposta all’attacco del gruppo politico-militare Hamas. Quest’ultimo fa sapere di aver sparato missili fino a Tel Aviv. La stampa israeliana conferma che le sirene antiaeree hanno suonato nella capitale dello Stato ebraico, mentre a Gerusalemme sono stati sospesi i lavori della Knesset ed evacuati i parlamentari. I morti finora registrati da Israele sono 1.400, di cui 299 soldati, e 3.500 i feriti. Le autorità hanno aggiornato a 199 il numero degli ostaggi in mano al gruppo armato.

Certified
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

This website uses cookies to improve your experience. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish. Accept Read More

Privacy & Cookies Policy
404