Roma, 8 nov. – “Il centro immigrati negoziato dalla Meloni con Rama, e che sarà gestito in Albania dal nostro Paese, è una pericolosa strategia di esternalizzazione dei confini UE, frutto di una volontà di non gestire una questione umanitaria ed economica enorme, che corrisponde più a una logica di trattare le vittime di traffico di esseri umani come polvere da mettere sotto al tappeto, rispetto alle aspettative degli italiani, se non di risolvere la questione, di affrontarla nel merito e non con strategie volte ad aggirare il problema. Rischiamo un pasticcio o, peggio, una violazione del diritto, come giustamente denunciato da Peppe Provenzano.
Da Giorgia Meloni, alla quale va riconosciuto un certo protagonismo in politica estera, mi aspettavo di più. Non si può pensare di costruire due centri all’estero e impiegare solo personale italiano, quando negli hotspot quello presente è del tutto insufficiente. Si pensi a fare i concorsi e ad incrementare risorse umane ed economiche per le forze dell’ordine in Italia, anziché spremere i pochi uomini che si occupano di gestione del fenomeno migratorio come un limone.
Ricordiamo inoltre che il contratto per i poliziotti è scaduto da un pezzo e, come giustamente ribadito dai sindacati di settore, SIAP – Sindacato Italiano Appartenenti Polizia – in testa, l’inflazione sta erodendo inesorabilmente il potere d’acquisto della famiglie dei poliziotti, e bisogna agire subito”.
Così, in una nota, l’europarlamentare Dino Giarrusso.