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I leader del G7: “Sosteniamo la pausa umanitaria per Gaza”

ROMA – Dal vertice del G7, in corso nella città giapponese di Hiroshima, i leader hanno lanciato un forte appello a Israele affinché metta in atto una “pausa umanitaria” nella Striscia di Gaza. Dopo 32 giorni di bombardamenti e oltre 10mila vittime, di cui il 40% bambini e il 20% donne, i ministri degli Esteri di Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania, Italia, Canada e Giappone, a cui si aggiunge anche l’Alto rappresentante della politica estera europea Josep Borrell, hanno siglato una nota congiunta in cui, condannando l’attacco di Hamas a Israele del 7 ottobre che ha causato 1.400 morti, e invocando il rilascio dei 244 ostaggi, incoraggiano anche il governo di Tel Aviv alla tutela dei civili palestinesi attraverso l’apertura di corridoi umanitari e il rispetto del diritto internazionale.

In particolare, nella dichiarazione si legge: “Evidenziamo la necessità di un’azione urgente per affrontare il deterioramento della crisi umanitaria a Gaza. Sosteniamo le pause e i corridoi umanitari per facilitare l’assistenza urgentemente necessaria, il movimento dei civili e il rilascio degli ostaggi“. Il testo non cita il termine “cessate il fuoco” invocato dalle Nazioni Unite, vari Paesi e cittadini scesi in piazza in diverse città del mondo. Nel suo intervento, il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha chiarito le ragioni di questa posizione: “Coloro che chiedono un cessate il fuoco immediato hanno l’obbligo di spiegare come affrontare le conseguenze inaccettabili che probabilmente ciò comporterebbe: Hamas è rimasto sul terreno con più di 200 ostaggi, con la capacità e l’intenzione dichiarata di ripetere quanto commesso il 7 ottobre”. (www.dire.it)

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