Viaggiare nel Lazio: Jenne, perla della Valle Aniene
ROMA – Un luogo da visitare nel Lazio è indubbiamente Jenne, denominata “perla della Valle Aniene”. Ad 834 metri sul livello del mare, si apprezza l’aria purissima di questo luogo che è indiscusso protagonista dell’Alta Valle Aniene laddove si possono apprezzare panorami mozzafiato. Il borgo è particolarmente accogliente ed è sempre affascinante e bello, per cui se ne possono cogliere aspetti di grande interesse in tutti i periodi dell’anno. E proprio per apprezzarne determinate sfumature, colori, convivialità, storia e tradizione il consiglio è quello di recarsi a Jenne in ogni stagione. In autunno splendidi colori caratterizzano una natura incontaminata laddove escursioni evidenziano un crescente interesse per la zona di Fondi di Jenne, un territorio splendido e pianeggiante nel quale è situato un antico rifugio che il comune sta ristrutturando per adibirlo a struttura ricettiva.
Definito anche il piccolo borgo che fa le cose in grande, in estate Jenne è il luogo ideale per vacanze, anche lunghe, fine settimana. C’è divertimento popolare, una molteplicità di iniziative per una programmazione di eventi di grande interesse culturale, storico, ma anche di divertimento sano e di aggregazione sociale. Spazio a concerti di altissimo livello, iniziative popolari, tradizioni uniche.
La popolazione locale è particolarmente accogliente. Molte sono le opportunità per soggiornare: al Lescuso di Jenne ad esempio si può scegliere in comodissime camere immerse nella natura e vivere l’amplissima piscina attrezzata, e poi fare escursioni e vivere il territorio anche semplicemente passeggiando. La primavera è magica a Jenne così come tutte le stagioni. L’inverno è rigido nelle temperature tipiche di luoghi montani, ma il freddo è secco, sicuramente intenso ma ben equipaggiati si può anche stare nel mezzo della neve. Particolare attenzione tra le tante iniziative è rivolta al Presepio, uniche organizzazioni nel loro genere e che richiamano da sempre una mole altissima di visitatori.
E dunque la bellissima realtà di Jenne esalta tutte le caratteristiche ideali di un borgo da vivere e da riscoprire. Il viaggio, che parte dalla vicina Subiaco, poco dopo le maestosità dei Monasteri benedettini, si mostra in tutto il suo fascino. Rocce e rocce che si innalzano verso l’alto della Vallata, a cui fanno da corona una serie di tornanti e gallerie che mostrano un fascino non comune. Si rischia quasi la disattenzione alla guida, per apprezzare quanto ci circonda. Ad un certo punto, ci troviamo di fronte ad una piccola Chiesa, con una scritta che emula le antiche stazioni ferroviarie: San Giovanni dell’Acqua. Un posto che invita a fermarsi per la sua particolarità. Cascate di acqua fresca proveniente dalla montagna arrivano fino a sede stradale, lucidando le rocce e la pace e l’aria salubre sono coronate dal rumore prodotto dalle cascatelle. Ci si sente in pace ed a contatto diretto con una natura forse fin troppo dimenticata ma anche con la fede che questo posto celebra il 24 giugno. Sembra che il nome della Chiesa derivi dal prodigio compiuto da S. Benedetto da Norcia, il quale, avendo saputo che i monaci dei vicini monasteri di Santa Maria di Morrabotte e di San Girolamo erano sprovvisti d’acqua, si recò nel luogo dove sorge ora la chiesa, battendo poi con un bastone sulla roccia, da cui iniziò a fuoriscire l’acqua che poi approvvigionò i Monasteri. Poi dopo qualche altro tornante, si arriva come per premio a Jenne. L’accoglienza per il visitatore è già ben visibile dalla cartellonistica, ma soprattutto dalla pulizia e cura delle strade. Arrivati a Jenne, si ha la sensazione di un borgo di pace, ma scopriremo presto, invece che la realtà è molto vivace, e che il piccolo Comune che amministra i 400 residenti cerca di attuare idee innovativi ed imprenditoriali per favorire la riscoperta del borgo e la sua valorizzazione in molteplici aspetti. In tema culinario, spicca la pasta tipica: gli ndremmappi di Jenne, assolutamente da non perdere. C’è spazio anche per l’arte creativa con “Simbruina Arte”, realizzazioni artigianali apprezzabili in una mostra in pieno centro.
Il Sindaco Giorgio Pacchiarotti e l’amministrazione comunale tutta, non si culla certo sugli allori, molti infatti sono i progetti in cantiere tra i quali uno per il quale è in predisposizione il Bando al fine di incentivare piani di sviluppo per l’assegnazione di contributi per idee realmente produttive per il territorio comunale. La Chiesa di Sant’Andrea apostolo sembra quasi regnare in tutta la sua magnificenza, sia nella parte esterna che nella parte interna. E poi guardandosi intorno, tutto sembra un salotto urbano. Giardini accoglienti, gli onori al monumento dei caduti con il tricolore italiano che vivace sventola testimoniando il sacrificio dei concittadini negli eventi bellici. La sede Municipale, è ben strutturata con l’Ufficio Postale adiacente, amplissimo parcheggio, ed è dotata di una capiente sala consiliare, uffici ben organizzati che riescono a dare risposte concrete in tempo reale ai cittadini. Qui troviamo la Farmacia, 2 alimentari, il Bar, e la Macelleria. Uno scuolabus trasporta gli studenti delle scuole verso la vicina Subiaco. La ex scuola è stata recuperata, ed ora nel luogo di istruzione di un tempo trova spazio quello per il riposo: molti anziani trascorrono in questa splendida residenza la loro terza età. E poi di grande interesse mediatico la storia di Federico e Valentina, originari di Jenne che lasciano la città per vivere in questo posto magico e trasferire qui la produzione delle loro squisitezze artigianali con la Forneria di Nonna Mirella. Il tutto all’interno di un antichissimo forno comunale, oggi recuperato e riportato agli antichi splendori sfornando bontà di ogni tipo.
Questa estate 2023 vi ha fatto visita anche il Ministro degli esteri Antonio Tajani che ha partecipato ad un premio giornalistico nazionale che si svolge ogni anno in estate. Ma moltissimi sono i grandi nomi della cultura e dello spettacolo che sono stati protagonisti a Jenne come Giancarlo Magalli, Renzo Arbore, Michele Cucuzza, Gigi Marzullo, ma solo per citarne alcuni, oltre ad illustri rappresentanti alte istituzioni e del mondo accademico e cattedratico italiano ed internazionale. Di recente il borgo ha dato vita ad un interessante gemellaggio con il comune di Montegalda in provincia di Vicenza, sulle orme di Antonio Fogazzaro, che lega i due territori.
Che dire, una realtà tutta da vivere, abbiamo citato solo una parte delle potenzialità di questo territorio. Il fascino, la storia, la cultura evidenziano collegamenti della denominazione Jenne per l’appunto con il termine latino janua, proprio per la sua collocazione geografica che apre una delle Valli più belle d’Italia.
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