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Una giovanissima autrice al suo esordio letterario e una storia sull’amore che permea ogni cosa: “Stelle nascenti” di Cristina Brasili

All’ombra degli alti palazzi di New York City, due ragazzi con vite apparentemente diverse sono in cerca della loro strada. Il più grande, Ian, ha un buon lavoro e una fantastica fidanzata che ama follemente. L’altro, Ethan, è ancora intrappolato in un passato oscuro che lo porta a condurre una vita solitaria. Molte cose li accomunano, ma non lo sanno ancora: non si sono mai incontrati… fino a quando la visita di uno zio esuberante unirà le loro sorti. Amore, amicizia, famiglia, intrecceranno i loro fili, mentre nuovi e vecchi sentimenti si incontreranno.

CRISTINA BRASILI (San Benedetto del Tronto, 1999), cresciuta a Pagliare del Tronto, provincia di Ascoli Piceno, è laureata in Scienze della Comunicazione. Studiando e lavorando per entrare professionalmente nel mondo digitale, coltiva la sua passione per la scrittura e la lettura. Fin da piccola, con la mente immersa fra reale e finzione, la fantasia ha sempre avuto un ruolo centrale nella sua vita. Ormai da qualche anno è approdata sul sentiero della scrittura, che l’ha condotta alla sua prima storia pubblicata Stelle nascenti. La città di stelle (Capponi Editore 2023). Il suo amore per la fotografia, l’arte e la natura l’ha accompagnata a intraprendere questo viaggio più introspettivo, aiutandola a scovare e a osservare, con occhio ancora più attento, ciò che si cela dietro la superficie della realtà.

Sei un’autrice molto giovane al tuo libro d’esordio: in quale momento hai incontrato la scrittura e come è stato pubblicare la tua prima opera?

“Il mio incontro con la scrittura è stato spontaneo, istintivo e naturale. È nato grazie a un mio bisogno intimo di buttar fuori le mille storie che avevo in mente e che tenevo segrete dentro di me. Avevo l’estrema necessità di concretizzare i miei sentimenti, le mie esperienze, quello che mi circondava, di avere fra le mani la mia vita e darle un significato in più, attraverso le parole. Avere e rendersi conto che una delle tante storie, sbocciate e cresciute nella mente, è diventata un vero romanzo… è incredibile! È un’emozione indescrivibile quella di poter finalmente toccare con mano tutto il lavoro, l’amore, la passione e la fatica trascorsi a realizzare questo mio sogno nel cassetto. Amare un libro, che rappresenta la tua parte più intima e sensibile, è surreale quanto reale. È un amore platonico, profondo, ma visibile e meravigliosamente veritiero.”

Presentaci i due personaggi principali Ethan e Ian

Ethan Gray ha 22 anni, studia astronomia all’università e ha un lavoro part-time in uno Starbucks di Brooklyn, New York City. Ha un passato tragico, dei trascorsi alquanto forti che lo hanno portato a rompere con la sua famiglia. Abita a New York nelle mani della più totale solitudine e amarezza che il passato gli ha lasciato addosso. Solo uno zio è rimasto a donargli affetto. Quell’affetto che Ethan desidera ardentemente ed è alla ricerca costante, nonostante sia incastrato in un mondo superficiale, oscuro e ricco di fantasmi. Vorrebbe avere, almeno, un amico. Ian Gray ha 29 anni e lavora nel settore del digital marketing. Ha finalmente la vita che ha sempre sognato, lontano dalla fama familiare, un lavoro che gli piace e una fidanzata che ama con tutto il cuore. Sembrerebbe tutto perfetto, dopo che è riuscito a superare l’oscurità del suo passato, ma c’è qualcosa che manca nella sua quotidianità dall’aspetto soddisfacente.”

Focus sull’ambientazione. La meravigliosa e caotica New York fa da sfondo alla narrazione e incide in qualche modo sullo stato d’animo dei protagonisti…è così? E perché hai scelto proprio questa città?

New York innevata è concatenata con gli stessi personaggi. In realtà, è lei che guida e decide le vicende che accadono ai nostri protagonisti. Osserva discreta e agisce nel silenzio della neve. Soprattuto quest’ultima, ha una forte influenza sugli stati d’animo e sulle opportunità dei protagonisti nel creare ed evolvere le loro relazioni. New York City è la mia città preferita al mondo, soprattutto a dicembre con le luci natalizie. Ne sono completamente innamorata. Per me è la capitale del Natale, la festività che più adoro! Il mio sogno è di poterci andare per visitarla, conoscerla dal vivo. Stelle Nascenti è stata una mia prima e innocente possibilità di fare qualche primo passo in quella magica e luminosa città.”

Affronti con lucidità un tema di grande interesse, quello della solitudine e della difficoltà di costruire relazioni quando si vive in uno stato di malessere interiore. Un argomento attuale che riguarda e accomunare tante persone. Perché questa scelta per il tuo primo libro?

“La risposta a questa domanda è piuttosto lunga, complicata e intima, non facile da spiegare e rivelare in poche righe, ma farò un tentativo. La solitudine è una compagna che, in realtà, mi ha sempre affiancato sin dall’infanzia. Sono la più piccola della famiglia, circondata da grandi, e in più sono riservata, amo i miei spazi, nonostante mi piaccia anche divertirmi con amici e parenti. La solitudine per me è essenziale, perché aiuta a ricaricarmi e ad avere uno spazio tutto per me, dove posso essere libera.

Spesso mi sono sentita esclusa o non capita, perciò ho preferito isolarmi, facendo gli affari miei. Tuttavia nella solitudine sono riuscita a vedere chi ero e chi sono: lei mi ha saputo cullare, ma anche schiaffeggiare e risvegliare. La solitudine serve per capire chi siamo realmente, cosa vogliamo fare di noi stessi, come desideriamo risolvere le difficoltà della nostra vita affatto semplici, come ricominciare ad amarci. Ma è bella fino a un certo punto, perché poi manca quell’affetto e quel calore che solo alcune persone possono donare. È difficile stare insieme e amare gli altri, se prima non curiamo e amiamo noi stessi. È tutto un circolo vizioso, ma chiaro e limpido.”

Poi …parli anche dell’amore, dell’amicizia, della famiglia. Senza spoilerare nulla, quanto contano l’affetto e i sentimenti per te e per l’evoluzione dei personaggi?

“L’amore è il fulcro su cui ruota tutto il romanzo, così anche la mia vita e spero anche di molte altre persone. Perché l’amore è ovunque. Non è solo in quello passionale e amoroso, ma è anche in un abbraccio fra sorelle, in una pacca amicale o in un sorriso gentile fra due sconosciuti. Limitare l’amore a solo due amanti è riduttivo. Nel mio romanzo ho voluto proprio far emergere la sua importanza e di come sia presente ed evidente in ogni cosa, in ogni gesto e parola, semplice oppure profonda. Nel romanzo i protagonisti sono immersi e sommersi da amore, in ciascuna sua variabile, e si lasciano trasportare da esso, nonostante un’iniziale riluttanza comprensibile verso l’ignoto.”

Perché un lettore dovrebbe acquistare e leggere Stelle nascenti. La città delle stelle?

Stelle Nascenti è una carezza, uno spiraglio di luce nelle avversità delle vita, un portabandiera delle seconde possibilità. È un memore che ci ricorda che là fuori o accanto a noi, c’è sempre qualcuno che ci ama o che è pronto a farlo, che ci accetta così come siamo, desiderando il nostro meglio. È un abbraccio al cuore di chi si sente escluso e solo, sopraffatto dal dolore, ma che desidera uscirne. Ci ricorda che mai è troppo tardi e che i cambiamenti, se lo vogliamo davvero, si possono ottenere, che si può tornare a sorridere e a essere sereni, accettandoci e amandoci nel bene e nel male.”

Hai nuovi progetti narrativi?

Stelle Nascenti è il primo della dilogia che, appunto, si chiama La città di stelle, perciò all’orizzonte c’è ed esiste già una seconda parte. Comunque io continuo a scrivere, essendo la scrittura diventata quasi una delle mie necessità primarie. La mia testa è in costante fermento! Quindi, mai dire mai!

Cosa consigli a chi come te abbia il desiderio di scrivere e pubblicare il suo primo romanzo?

“Passione, dedizione, perseveranza e lettura. Tanto e tutto di questi ingredienti, fino a strafarne. Anche la costanza è importante per rimanere allenati e concentrati su quello che si fa. Come diceva Hemingway, è essenziale scrivere tutti i giorni. Tuttavia, per me, la vera chiave risiede in ognuno di noi ed è la fiducia che abbiamo verso noi stessi. Essa può aprire la porta delle mille e varie possibilità, basta inserirla nella serratura giusta, ossia della passione. Scrivere di ciò che ci appassiona, di quello che si vorrebbe leggere in prima persona, di quello che ci affascina, è il primo step. Le radici che sorreggono tutto il resto, come il processo e il viaggio, risiedono nella fiducia. Crederci, sempre.”

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