Rovigo – “Impatti climatici e strategie di mitigazione”: questo il tema del seminario che si è tenuto lo scorso sabato al teatro Ballarin di Lendinara, in provincia di Rovigo.
L’iniziativa, nata da una collaborazione tra la prefettura di Rovigo, il comune di Lendinara e il servizio di Protezione civile regionale del Veneto, ha visto la partecipazione dei sindaci della provincia, dei principali attori del sistema locale di protezione civile, degli studenti delle scuole medie superiori nonché dei rappresentanti del volontariato. Un’occasione di riflessione comune e di approfondimento su uno dei principali temi che attualmente riguarda il sistema nazionale di Protezione civile.
Ai saluti del presidente della Provincia hanno fatto seguito gli interventi del prefetto Clemente Di Nuzzo e dell’assessore regionale alla Protezione civile Gianpaolo Bottacin, incentrati sulla necessità di utilizzare tutti gli strumenti di cooperazione interistituzionale disponibili per accelerare gli iter autorizzativi e realizzativi delle opere infrastrutturali di mitigazione, necessarie a fronte dei cambiamenti climatici in atto. Al riguardo, la regione Veneto ha predisposto un piano del valore di oltre 3 miliardi di opere, in collaborazione con l’Università di Padova.
Il seminario ha rappresentato un’occasione per analizzare alcune rilevazioni statistiche e osservare come, a fronte di un abbassamento del livello medio delle precipitazioni annue – che ha comportato le note conseguenze di innalzamento del cuneo salino nel fiume Po e nell’Adige -, si registri una maggiore frequenza di eventi estremi.
Di qui l’esigenza di dispiegamento di tutte le risorse disponibili al verificarsi delle nuove emergenze, come illustrato dal comandante provinciale dei Vigili del fuoco, e di un costante aggiornamento delle pianificazioni di Protezione civile.
«L’efficientamento e la velocizzazione dei tempi di realizzazione degli interventi di mitigazione dei rischi di protezione civile – ha dichiarato il prefetto Di Nuzzo – devono rappresentare un obiettivo che va perseguito con adeguati strumenti legislativi, ma anche attraverso il potenziamento dell’istituto della conferenza di servizi e di altri tavoli di confronto istituzionale, nell’ambito dei quali la prefettura può offrire il suo contributo alla luce del compito istituzionale di assicurare il coordinamento, il raccordo e il sostegno agli enti tra i quali è suddiviso il governo del territorio a livello provinciale».