“Fratelli di un altro mondo” di Lorenzo Tramontana: una missione adrenalinica nello spazio per quattro inseparabili amici
Sono trascorsi tre anni da quando Lorenzo, Edoardo, Annalisa e Rosa si sono rincontrati e hanno ricostruito la loro amicizia. Tutti e quattro hanno concluso la scuola superiore e frequentano il primo anno di università. La loro vita sembra scorrere tranquilla fino alla decisione di fare un viaggio in Irlanda durante le vacanze di Natale. Sarà proprio durante il volo verso le isole britanniche che si troveranno faccia a faccia con quello che sono veramente e con quello che sarà il loro destino. Catapultati in un pianeta sconosciuto combatteranno contro demoni terrificanti che li sfideranno in una guerra senza limiti. Riusciranno a sconfiggere queste creature ignote, a salvare il pianeta e a tornare a casa sani e salvi?
LORENZO TRAMONTANA è nato a Roma nel 1988. Si è laureato in Lingue e Comunicazione Internazionale, Tecniche di Laboratorio Biomedico e Biotecnologie Mediche. Lavora nell’area tecnico-scientifica del Dipartimento di Neuroscienze Umane dell’Università La Sapienza e al contempo scrive articoli di divulgazione scientifica. Ha pubblicato una raccolta di poesie, Ricordanze dal mondo invisibile, con Anam Edizioni e il romanzo L’unione delle menti vivaci con Porto Seguro Editore. Ha fatto parte delle raccolte In questo margine di valigie estranee (Giulio Perrone Editore) e Il Federiciano 2015 (Aletti Editore). Fratelli di un altro mondo è il seguito di Quattro aure unite da una luce bianca, entrambi pubblicati con Porto Seguro Editore.
Come nasce il romanzo Fratelli di un altro mondo?
“Fratelli di un altro mondo raffigura il seguito di Quattro aure unite da una luce bianca, che è il primo romanzo di una trilogia, pubblicato a dicembre 2022. La decisione di scrivere un prosieguo mi è venuta quando stavo per terminare il primo libro, dal momento che mi ero affezionato ai quattro amici, mi dispiaceva concludere subito la loro storia e volevo coinvolgerli in altre vicende, anche oltre la realtà; in aggiunta a ciò, desideravo addentrarmi nel genere fantasy e conferire ai protagonisti delle capacità magiche. E poiché sono un amante della natura, mi affascina la spiritualità e ho letto varie cose sulla magia dei quattro elementi, ho scelto di creare dei guerrieri dotati di poteri magici basati sull’aria, sul fuoco, sull’acqua e sulla terra.”
Come ti sei appassionato al genere fantascientifico?
“Fin da bambino ho nutrito un profondo interesse per le storie che si discostano dalla realtà, descrivono mondi fatati, abitati da esseri inesistenti, intrisi di magia e stregoneria. La lettura di alcune favole (come Peter Pan e Alice in Wonderland), di miti, leggende e soprattutto di libri fantasy (come la saga di Twilight, la saga di House of night, la saga di Fallen) ha contribuito a incrementare tale attrazione, fino a quando ho ricevuto la giusta spinta per scrivere un romanzo fantascientifico.”
Cosa ti ha ispirato nella descrizione delle ambientazioni e dei suoi abitanti?
“Per l’ambientazione primaria (quella sul pianeta ignoto Sidh) ho preso spunto in particolare da alcune foto dell’Irlanda che ho visto in un libro sui miti celtici, dal film Avatar, e da alcuni disegni presenti in un libro che si intitola Disegnare e dipingere paesaggi e vedute fantasy di Rob Alexander (2008). Per quanto riguarda gli abitanti del Sidh, ho tratto ispirazione in parte da Star Wars, ma la loro realizzazione è legata soprattutto dall’idea di mettere in scena degli individui simili agli esseri umani, invece di creature paragonabili ai mostri o agli alieni che si vedono nei film di fantascienza.”
Tra i pregi della narrazione c’è la presenza di numerosi personaggi: quale pensi sia il più amato dai lettori e perché?
“Secondo me, uno dei personaggi che i lettori potrebbero apprezzare maggiormente è Dana, dato che è una creatura del tutto soprannaturale, che però ha diverse caratteristiche di un essere umano, e non solo fisiche. Per esempio, il suo comportamento non si discosta molto da quello di una donna normale, in più prova emozioni profonde.”
Tante sono le tematiche che affronti: amicizia, coraggio, responsabilità. Quali altri temi potrà aspettarsi il lettore lungo il corso della storia?
“Principalmente questi tre temi: primo fra tutti, la preziosità della natura e degli animali, come anche l’amore verso di essi. Poi il fascino della scoperta e dell’esplorazione di nuovi posti, e il piacere e il beneficio di mantenere alcuni indoli infantili.”
Il libro avrà un seguito o stai lavorando ad altri progetti?
“Sì, ci sarà un terzo libro che ho già scritto e che sto sistemando. Non ha ancora un titolo preciso.”
Hai scritto molto fra articoli di divulgazione scientifica, romanzi e poesie. A quale tipo di scrittura ti senti più vicino e in cosa si somigliano e si distinguono i contenuti delle tue produzioni?
“Mi sento particolarmente vicino sia ai romanzi che agli articoli, che si somigliano perché entrambi richiedono capacità di scrittura ed esposizione, la scelta di uno stile che riesca a interessare i lettori e a non annoiarli, e trasmettono un messaggio specifico. La differenza primaria tra i due è che gli articoli necessitano di ricerche più approfondite su un determinato argomento, che tra l’altro devono essere fatte usando delle fonti attendibili, per poi rielaborare i dati con una certa precisione. Anche nei romanzi all’occorrenza si effettuano delle ricerche, però in questo caso c’è un maggiore sfogo della propria creatività, quindi gran parte delle parole escono dal cuore dell’autore, e solo una piccola quantità rappresenta un riadattamento di informazioni preesistenti.”