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A Palizzi Marina celebrati i 40 anni della casa ospitalità Emmaus

REDAZIONE CALABRIA – giorno memorabile, un anniversario che riempie i  cuori di gioia e gratitudine: sono stati festeggiati  i 40 anni dalla Fondazione della Casa “Ospitalità Emmaus” qui a Palizzi Marina (RC).
Un momento per ricordare e onorare l’ incredibile lavoro svolto dall’ allora parroco della comunità del SS. Redentore, don Domenico Nasone, insieme a un gruppo di giovani del paese.

“Tutto è iniziato – spiega l’organizzazione – con un “semplice” gesto di ospitalità verso un gruppo di degenti provenienti dal nosocomio psichiatrico Reggino, durante il periodo natalizio (1983). Ma quel gesto ha scatenato una scintilla nel cuore di tutti coloro che erano coinvolti e la Casa “Ospitalità Emmaus” è nata come un prolungamento di quell’ esperienza.

Nel corso degli anni, la Casa è divenuta molto più di un semplice luogo di accoglienza. È diventata una realtà profonda e radicata, che ha trovato un posto non solo nel paese, ma anche nei cuori e nella fede di tante persone.

I poveri, i soli, i diseredati, sono stati accolti come i migliori amici di Dio, in una vera e propria famiglia.

Oggi pomeriggio, giovani e anziani, provenienti da varie parti dell’ Italia, si sono ritrovati per celebrare questo anniversario.

La presenza di don Domenico Nasone è stata una benedizione, poiché ha saputo ritrasmettere con maestria il messaggio dei discepoli di Emmaus tratto dal Vangelo di Luca, unendolo perfettamente alla viva fede, la concretezza della vita.

Da quel fuoco si è accesa la lampada della “solidarietà incarnata”, che brilla con intensità nell’ intera comunità e che ha dato vita alla “Casa”.

Tra gli ospiti, abbiamo avuto il privilegio di rivedere anche i “vecchi volontari”, ormai “anziane leve” ma con il cuore ancora colmo di gioia e passione come i primi giorni.

Ognuno di loro ha condiviso brevemente la propria esperienza. Tra i primi volontari: Piero Scordo, Gianni Fontana, Giorgio Bertoni, Nunzio Barone, Franco Falcone, obiettore di coscienza in servizio presso la struttura accoglienza, onorati dalla presenza dell’ allora Sindaco Franco Lucianò e dall’ attuale Sindaco Umberto Felice Nocera, che ha dimostrato la disponibilità e la sensibilità dell’ Amministrazione Comunale nel collaborare con questa realtà viva, autentica e concreta che è la Casa “Ospitalità Emmaus”.

Inoltre, il Parroco attuale Mons. Can. Leone Stellitano, ha offerto la sua piena disponibilità a collaborare per il futuro della Casa, riconoscendo che essa è nata come un’ esperienza viva all’ interno della comunità dei credenti e per questo deve raccordare ad essa con spirito sincero, vivo e cristiano.

È indispensabile la partecipazione della comunità locale. Solo in essa e con essa potrà continuare a sperare in un futuro migliore.

Infine, non possiamo dimenticare di menzionare Gaetano, oggi diventato don Gaetano Maria Saccà , maturando la sua esperienza di vita e la sua vocazione, sostenuto e incoraggiato da “Mimmo Nasone”, scegliendo di consacrare la propria vita al sacerdozio, per i poveri, tra i più poveri….

La sua presenza questa sera è stata un segno tangibile dell’ impatto che la Casa “Ospitalità Emmaus” ha avuto sulle persone, anche nel discernimento della propria vocazione.

Oggi a 28 anni dalla sua Ordinazione Presbiterale, svolge il suo ministero sacerdotale nella comunità di San Nicola di Bari, in San Polo dei Cavalieri (RM).

𝘕𝘰𝘯 𝘱𝘰𝘴𝘴𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘯𝘰𝘯 𝘴𝘰𝘵𝘵𝘰𝘭𝘪𝘯𝘦𝘢𝘳𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘔𝘪𝘮𝘮𝘰 𝘕𝘢𝘴𝘰𝘯𝘦 𝘦̀ 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘶𝘯𝘰 𝘥𝘦𝘪 𝘱𝘳𝘪𝘮𝘪 𝘳𝘢𝘨𝘢𝘻𝘻𝘪 𝘥𝘪 𝘥𝘰𝘯 𝘐𝘵𝘢𝘭𝘰 𝘊𝘢𝘭𝘢𝘣𝘳ò (𝘢𝘵𝘵𝘶𝘢𝘭𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘭𝘢 𝘋𝘪𝘰𝘤𝘦𝘴𝘪 𝘥𝘪 𝘙𝘦𝘨𝘨𝘪𝘰-𝘉𝘰𝘷𝘢, 𝘩𝘢 𝘢𝘱𝘦𝘳𝘵𝘰 𝘭’𝘪𝘯𝘤𝘩𝘪𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘥𝘪𝘰𝘤𝘦𝘴𝘢𝘯𝘢… 𝘱𝘦𝘳 𝘪𝘭 𝘱𝘳𝘰𝘤𝘦𝘴𝘴𝘰 𝘥𝘪 𝘣𝘦𝘢𝘵𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘥𝘰𝘯 𝘐𝘵𝘢𝘭𝘰).

Per rendere questa serata ancora più speciale, un gruppo di volontari ha preparato deliziosi prodotti tipici locali e natalizi. È stata un’ occasione per festeggiare non solo un anniversario che rimarrà scritto nel registro di un vecchio armadio, ma che sarà scolpito nel Cuore di Dio.

Grazie al Presidente, Nunzio Barone, al vice Presidente Domenico Nasone, al responsabile della struttura Gianni Fontana, agli operatori: Giorgio, Severino, Carmelina, Debora, Giovanni.

Un Grazie sentito e di cuore a tutti coloro che hanno reso possibile questa meravigliosa ricorrenza.

Che la Casa “Ospitalità Emmaus” continui ad essere una fiamma luminosa all’ interno della comunità di Palizzi, un faro di speranza per tutti coloro che sono in cerca di accoglienza, conforto e amore.”

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