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Sanremo 2024: le pagelle della prima serata del Festival

Mengoni grande star. Tra i brani spiccano Negramaro e Bertè. Ci si aspettava qualcosa di più da alcuni giovani, ma il livello dei brani è di buon livello

Un palco che sembra un’astronave. Uno spettacolo di tecnologia e suoni, un incanto per gli occhi e per le orecchie, perché le musiche già dalle prove sono apparse meravigliose, grazie anche all’orchestra dal vivo. Sanremo 2024 parte così, con sonorità moderne e una scenografia da grande evento.

Ma partiamo con le pagelle di questa 74° edizione del Festival di Sanremo:

Amadeus: il suo festival ci piace, riunisce le famiglie sul divano davanti la tv. Le canzoni sono tutte belle ed è difficile individuare la vincitrice. Sceglie delle “spalle” divertenti ma sa anche regalare momenti di riflessioni, perché Sanremo è tutto questo e lui come un bravo comandante sa condurre la nave in porto. Forse l’attracco è solo un po’ troppo lungo. Voto 9

Fiorello: come sempre rompe le regole, ma questo è il bello. Fiorello è una garanzia di divertimento e in coppia con il suo amico “Ama” ci piace sempre tanto. Voto 9

Marco Mengoni: bello lo è per natura, il look è da lode, elegante ed eccentrico quando presenta, sexy quando canta. La sua emozione e la sua simpatia sono innegabili, come le due vite (co-conduttore e cantante) in questa serata. Ironico e divertente. Voto 10

Le pagelle delle canzoni

Clara: lei un diamante lo è per davvero. Piace la sua semplicità del trucco, l’abito lungo da grande serata, ma soprattutto convince il suo brano e lo dice “mi gioco tutto”. Un avvio da “big”. Voto 8

Sangiovanni: fa il suo, ma a dire la verità non aveva colpito e affondato nemmeno alle prove. Concediamogli il beneficio del dubbio per le prossime serate. Promosso nel look, il bianco gli dona. Voto 6

Fiorella Mannoia: la sua ballata anima l’Ariston, lei “orgogliosa canta” e porta un messaggio femminista da cantante impegnata. Il look fa parte del messaggio, ma non convince del tutto. Voto 8,5

La Sad: sono punk solo nel look e un po’ nell’atteggiamento, nel brano appaiono meno rockettari di quanto ci si aspettasse. La loro rivoluzione sembra fermarsi a metà, il messaggio merita e questa canzone in ogni caso ci piace. Voto 6,5

Irama: sa regalare due versioni molto diverse di se stesso, ma va sempre in rete. Qui a Sanremo appare in versione melodrammatica, la voce arriva dritta e potente, il look misurato. Tutto molto convincente. Voto 7,5

Ghali: con questo brano si sente di sicuro a “casa sua”. Un pezzo che ci scommettiamo farà ballare tutti nei prossimi mesi. Il look? In una parola: sciccoso. L’alieno e la parola casa ci ricordano un po’ E.T. Voto 7

Negramaro: non deludono mai. Alle prove lasciano i brividi e in diretta non si smentiscono. Si candidano per una vittoria. “Spaccano” dal primo ascolto. Voto 9

Annalisa: come performance e hit non si smentisce. Potrebbe essere l’artista perfetta per rappresentarci all’Eurovision Song Contest. Look e stile “sinceramente” sexy. Voto 8

Mahmood: il nero è il colore più scelto tra i cantanti uomini del festival e anche da lui. Ma Mahmood ha il “gold” nel titolo. La canzone ha un bel ritmo, per alcuni versi però ricorda “Soldi”. Funziona ma non sorprende. Voto 7,5

Diodato: un’altra canzone papabile per il podio. Diodato è una garanzia, bella voce, bel testo e all’Ariston ti arriva dritto al cuore. Nel look sceglie il total white, pochi osano il colore. Voto 8

Loredana Bertè: energica, rivoluzionaria come sempre, libera e moderna. Noi siamo pazzi di lei. Un testo che gli calza a pennello. Lei e Mannoia sono le “donne” del Festival che più abbiamo apprezzato. Voto 8,5

Geolier: il suo pezzo in dialetto napoletano è orecchiabile, ed è un ritorno a Sanremo per la lingua partenopea. Si presenta con un look elegante, apprezzabile così come la sua esibizione. Voto 7

Alessandra Amoroso: il suo debutto al Festival era molto atteso. Ci arriva con un bel bagaglio d’esperienza e un brano che è perfettamente nelle sue corde e “fino a qui tutto bene”. Voto 7,5

The Kolors: questo brano si candida a nuovo tormentone, ma loro in questo sono degli specialisti. Il “mini-balletto” del ritornello è già diventato iconico e imitatissimo. Il ritmo come sempre è “disco”. Voto 7,5

Angelina Mango: le sue perfomance sono sempre uniche, look, ritmo e voce. Convince poco, invece, il testo nonostante le grandi firme (Madame e Dardust). Non è probabilmente il suo brano migliore. Voto 6,5

Il Volo: e anche questa canzone “cade dal cielo come un altro capolavoro”. Le loro voci sono una luce in quel look molto “scuro”. Il brano molto pop arriva dritto al pubblico e il successo è “universale” come l’amore che cantano.  Voto 8

Bigmama: indossa forse il look più esuberante di tutte. La canzone arriva dopo un paio di ascolti, si emoziona ed è comprensibile, la rabbia è solo nel titolo, lei sembra una leonessa dal cuore d’oro. Voto 6

Ricchi e Poveri: mancavano in gara da trent’anni ma tornano con una canzone dal sound moderno, perfettamente in tono con Sanremo 2024. Il ritornello ti entra in testa un po’ come “Mamma Maria”. Voto 6,5

Emma: non va in apnea, il palco dell’Ariston non le toglie il respiro, anzi lo domina con energia e carattere. Il brano piace molto e sarà uno dei più trasmessi in radio, c’è da scommetterci. Voto 7

Renga e Nek: portano colore sul palco dell’Ariston a partire dal look. La canzone è pienamente nelle loro corde, non suona come innovativa, ma è piacevole. Dal vivo alle prove aveva qualche punto in più. Voto 7

Mr. Rain: delicato e scenografico proprio come lo scorso anno. Il suo pezzo funziona e si distingue pure nella scelta del colore del completo. Una conferma e di certo “non dura un secondo come le comete”. Voto 7

Bnkr44: ci fanno fare un salto nel tempo, ricordandoci i gruppi degli anni ’90. La loro performance diverte, fa ballare e loro sono i primi a non stare fermi un secondo. Voto 6,5

Gazzelle: lo mettiamo tra gli outsider del festival, perché ha un brano sul melodico andante, romantico come il piano iniziale che incanta. Voto 7

Dargen D’Amico: i suoi look sono sicuramente i più eccentrici di tutti, lo guardi, ma poi ti catturano il ritmo e il testo dedicato ai migranti. Qui non si balla, ma l’onda alta ti travolge. Voto 7

Rose Villain: il brano ha due anime che la rispecchiano, ma forse non a tutti riesce a colpire. Fa più “click” che “boom”. Il look? In tono con il colore dei capelli. Voto 6

Santi Francesi: il brano ha una partenza soft, ma poi alza il tiro verso un sound più ballabile. Gioca molto sull’assonanza delle parole “amore/amaro”. Non immediato. Voto 6,5

Fred De Palma: dà l’impressione che il palco di Sanremo un po’ lo trasformi, nel look prima di tutto ma forse anche sul piano musicale. Voto 6,5

Maninni: la sua ballata è sorprendente, anzi come canta lui spettacolare. È il secondo outsider di questo Festival per noi, perché forse è arrivato il momento di spiccare il volo. Voto 7,5

Alfa: l’obiettivo è quello di “non guardare indietro mai” e di andare avanti per la propria strada. Ne ha da fare, ma il percorso intrapreso è quello giusto. Voto 6

Il Tre: tocca a lui chiudere la maratona di questa prima serata. Canta “fragili” con coraggio ed energia anche se sono quasi le due di notte. Voto 6,5

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