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Innamorati o ingannati? Riconoscere la manipolazione nelle relazioni. Parola all’esperta Paola Fendoni

La manipolazione all’interno delle relazioni sentimentali è un tema di fondamentale importanza, in cui ognuno di noi potrebbe trovarsi coinvolto. Capire come affrontare questa situazione è essenziale per preservare la propria salute mentale e dignità. Il partner manipolatore può mettere in atto diverse forme di manipolazione che porteranno l’abusato ad un vero e proprio “esaurimento” energetico ed emotivo con lo scopo di condizionare e destrutturare la sua mente.

Riconoscere le tecniche di manipolazione

Le principali tecniche di manipolazione riscontrabili in una coppia sono spesso tecniche sottili ma estremamente dannose per la salute emotiva e psicologica della persona coinvolta.

La prima tecnica è la manipolazione emotiva, che coinvolge lo sfruttamento dei sentimenti della persona per ottenere ciò che si vuole. Questa tecnica può includere le minacce di abbandono, i ricatti emotivi o l’uso di lusinghe e promesse per ottenere il proprio scopo.

Un’altra tecnica comune è la manipolazione psicologica, che si manifesta attraverso il controllo delle percezioni e delle credenze della persona. Si manifesta attraverso la distorsione della realtà, la negazione dei propri comportamenti dannosi o il gaslighting, che fa dubitare la vittima della propria sanità mentale.

La terza manipolazione è quella che viene messa in atto attraverso l’isolamento. È una tecnica molto diffusa, in cui il manipolatore cerca di allontanare la vittima dal proprio sostegno sociale e familiare, rendendola dipendente unicamente da lui, il che rende la vittima più vulnerabile e più facilmente controllabile.

Infine, c’è la manipolazione economica che viene introdotta attraverso il controllo finanziario o materiale, in cui il manipolatore cerca di ottenere potere e controllo attraverso il controllo delle risorse finanziarie o materiali della vittima.

Esempi di manipolazioni nelle relazioni

La manipolazione emotiva è quando il partner minaccia di lasciare la relazione ogni volta che la persona esprime un disaccordo o una critica nei confronti del comportamento del partner.
uesta minaccia crea un senso di ansia e paura nell’altro, spingendolo a conformarsi ai desideri del manipolatore per paura di essere abbandonato.

Nella manipolazione psicologica, invece, il partner nega costantemente di aver detto o fatto cose che ha effettivamente detto o fatto, facendo dubitare l’altro della propria memoria o percezione della realtà. Questo fenomeno, noto come gaslighting, fa sentire la vittima confusa e insicura, rendendola più suscettibile al controllo del manipolatore.

La manipolazione attraverso l’isolamento è quando il partner impedisce alla persona di trascorrere del tempo con amici o familiari, criticando costantemente le loro relazioni e creando conflitti ogni volta che la persona cerca di mantenere contatti esterni. Questo isolamento progressivo rende la vittima sempre più dipendente e vulnerabile al controllo del manipolatore.

Per finire quella che limita materialmente la libertà della vittima, ossia la manipolazione attraverso il controllo finanziario o materiale dove il partner controlla tutte le finanze della coppia, impedendo all’altro di avere accesso ai propri soldi o di prendere decisioni finanziarie indipendenti. Questo controllo finanziario limita l’autonomia e l’indipendenza della vittima, costringendola a dipendere totalmente dal manipolatore per ogni aspetto della propria vita.

Inoltre, va sempre ricordato che alcuni manipolatori sono molto bravi con l’utilizzo delle parole e dei silenzi. Creano una rete di frasi e di espressioni che ingabbiano e confondono la vittima. Utilizzano veri e propri monologhi, interrompendo l’altra persona, evitando che esprima la sua opinione e riuscendo ad avere il controllo all’interno della conversazione.

Spesso il manipolatore cerca di affibbiare parole che il suo interlocutore in realtà non ha mai pronunciato cercando di interpretare il suo pensiero in maniera distorta e quando il narcisista si rende conto che le sue tecniche non hanno l’effetto desiderato, può intraprendere due strade: insultare o stare in silenzio. Durante il silenzio, detto anche silenzio punitivo, che può durare anche diversi giorni, la vittima si sente invisibile e colpevole.

L’obiettivo è quello di umiliare l’altra persona e di farla sentire male per non essersi sottomessa ai suoi desideri e alle sue tecniche di manipolazione.

Una tipologia di manipolatore molto abile è il finto buono, uno dei manipolatori più subdoli in quanto si dimostra molto amichevole e buono con l’altra persona ma in realtà indossa una maschera. Il finto buono, nonostante sembri capace di gioire con l’altro per i traguardi raggiunti, cerca sempre in maniera sottile di instillare il dubbio o di distruggere parte delle gioie conquistate.

Gli effetti della manipolazione sulla vittima

Ognuna di queste manipolazioni, presa singolarmente, è già di per sé devastante ed è comprensibile che, quando vengono messe in atto tutte insieme, gli effetti sulla persona manipolata sono ancora peggiori. La manipolazione emotiva porta la vittima a sentirsi costantemente in ansia o insicura riguardo al proprio valore nella relazione, in quella psicologica la vittima dubita della propria percezione della realtà e della propria memoria, sentendosi confusa e destabilizzata.

Nella manipolazione attraverso l’isolamento la vittima si viene a trovare sempre più distante dagli amici e dalla famiglia, isolata emotivamente e socialmente dal mondo esterno, subendo un senso di dipendenza e di esclusività verso il partner manipolatore.

Con la manipolazione attraverso il controllo finanziario o materiale la vittima viene a trovarsi in una situazione di dipendenza economica dal partner, con limitata autonomia finanziaria e scarsa capacità di prendere decisioni indipendenti. In questa situazione la vittima si trova costretta a chiedere il permesso per ogni spesa o essere soggetta a continue critiche riguardo alle proprie abilità finanziarie.

Gli effetti combinati di queste forme di manipolazione possono avere conseguenze profonde sulla salute emotiva, psicologica e fisica di chi le subisce. La vittima sperimenta un senso di costante insicurezza e di ansia, sentendosi intrappolata in un ciclo di dipendenza emotiva dal partner manipolatore.

La perdita di fiducia in sé stessi e nella propria capacità di prendere decisioni autonome può portare a una progressiva riduzione dell’autostima e dell’indipendenza personale. Inoltre, l’isolamento sociale e la mancanza di sostegno esterno possono far sentire la vittima sempre più sola e disperata. Gli effetti non si manifestano solo a livello emotivo e psicologico, ma anche a livello fisico.

Lo stress cronico derivante dalla situazione manipolativa può portare a disturbi del sonno, problemi gastrointestinali, mal di testa e altre manifestazioni somatiche.

I consigli dell’esperta

In base alla mia esperienza, il percorso per uscire da una manipolazione in una relazione di coppia è tutto in salita e difficilmente affrontabile da soli.

La prevenzione e l’informazione sono il primo passo per evitare di cadere in queste trappole, motivo per cui è stato creato il Dipartimento di Analisi e Prevenzione delle Dinamiche Narcisistiche nelle Relazioni presso l’università popolare Meier di Milano.

Quindi, quali consigli e strategie utilizzare per difendersi da queste tecniche sottili di manipolazione?

Il primo consiglio è quello di imparare a riconoscere i segnali della manipolazione. Leggete libri, articoli, cercate risorse online affidabili. Educarsi sui segnali di avvertimento della manipolazione è il primo passo per difendersi ed essere consapevoli delle varie tecniche di manipolazione esistenti aiuta a identificarle quando si verificano nella propria relazione, e non solo in questo ambito.

Il secondo è quello di impostare e mantenere una comunicazione aperta e onesta con il partner. Esprimere i propri sentimenti, preoccupazioni e bisogni in modo chiaro e assertivo può prevenire o interrompere comportamenti manipolativi.

Il terzo consiglio è quello di definire e far rispettare dei confini sani all’interno della vostra relazione, il che vuol dire stabilire cosa per voi è accettabile e cosa non lo è.

Il quarto consiglio è quello di lavorare sulla propria autostima e autoconsapevolezza per difendersi. Coltivare un senso di fiducia e sicurezza in sé stessi può rendere più difficile per il partner manipolatore minare la propria autostima.

Infine, se ci si rende conto di essere vittime di manipolazione, è importante cercare supporto esterno da amici, familiari o professionisti qualificati. Parlare con qualcuno di fiducia può offrire prospettive esterne e sostegno emotivo.

È basilare preservare sempre la propria indipendenza e autonomia anche mantenendo interessi e attività al di fuori della relazione che contribuiscano a ridurre la dipendenza emotiva e a mantenere un senso di identità personale. Ma attenzione, questo il partner tossico lo sa, per cui se vedete segnali che vanno contro la vostra indipendenza e autonomia valutate la relazione, così come se i tentativi di comunicazione e di stabilire confini sani non riescono a migliorare la situazione.

In conclusione, conoscere e affrontare la manipolazione nelle relazioni di coppia è un viaggio emotivo spesso difficile ma essenziale per preservare la propria salute mentale e emotiva. Ognuno essere umano merita di essere amato e rispettato in modo sano e autentico. Continuate a cercare il supporto di cui avete bisogno e non esitate a chiedere aiuto. È sempre possibile creare relazioni basate sulla fiducia, sulla trasparenza e sull’amore reciproco.

Basta saper riconoscere le persone giuste con cui affrontare il viaggio sulla strada della nostra vita, e per gli altri un calcione nel sedere e giù alla prima fermata!

 

Per saperne di più si rimanda al canale Youtube di Paola Fendoni: https://www.youtube.com/@paolafendoni

Per contattare Paola Fendoni: paolafendi@gmail.com

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