Podologi, orgoglio e certezze di una professione
L’anniversario dei 50 anni al Ministero della Salute. Premiazioni dei soci e tante emozioni
Roma – Un incontro di riflessione denso di emozioni: 50 anni ripercorsi in un momento. Il past president Mauro Montesi non poteva trovare parole migliori per continuare una sfida – quella che egli stesso ha iniziato nel 1974 – ribadire che la Podologia in Italia è una disciplina scientifica e il Podologo è una figura che deve essere considerata parte integrante della riforma del Servizio sanitario sul territorio, in rete e integrata con il sistema sanitario nazionale.
E con tali certezze ha aperto i lavori del 50°, nella prestigiosa sede del Ministero della Salute di via Ribotta, all’Eur, il presidente AIP Valerio Ponti, ricordando la missione dell’Associazione Italiana Podologi.
La bandiera fatta sfilare in aula, i ringraziamenti ai soci, veri protagonisti della festa ed alle istituzioni presenti, che – primo fra tutti l’assessore all’inclusione sociale e servizi alla Persona della Regione Lazio Massimiliano Maselli – non hanno fatto mancare complimenti e appoggio per le future battaglie.
Toccante il messaggio dell’ex ministro della Sanità on. Maria Pia Garavaglia, sempre vicino all’Aip, letto dal giornalista Luca Guazzati, direttore di Senzaetà. Poi gli interventi sentiti e precisi della sen. Annamaria Parente già presidente della Commissione Sanità del Senato, della presidente nazionale FNO TSRM e PSTRP Teresa Calandra e del presidente dell’ordine di Roma e provincia Andrea Lenza, dei presidenti Alessandro Beux (SAPIS), Antonio Bortone (Conaps) Gianluca Giorgi di Cdanp.
Particolare e intenso è stato il commento sull’attuale ruolo della professione a livello internazionale del Presidente Daniel Weisz della FIP, Federazione Internazionale Podologi, appositamente venuto per l’occasione.
Non meno puntuali e importanti all’interno dell’Aip, gli interventi del legale Marco Croci e della commercialista M. Antonietta Codella.
Sono stati infine il vicepresidente Maurizio Volpini e il componente del direttivo Gerardo Russo a premiare i soci, in testa a tutti il Presidentissimo Mauro Montesi che ha ringraziato la sua famiglia – durante l’intervista finale con Alessandra Pausania – per aver permesso a lui di dedicarsi anima e corpo alla “causa” podologica.