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Be Strong Edizioni vola a Londra con i suoi autori. Lo speciale per “The London Book Fair”

“The London Book Fair”, al via oggi e sino al 14 marzo l’evento londinese dedicato ai libri presso l’Olympia London

La casa editrice Be Strong Edizioni è volata a Londra per l’evento dedicato all’editoria “The London Book Fair” che si tiene oggi e sino al 14 marzo 2024 presso l’Olympia London. Questa edizione della fiera dedicata ai libri vede la partecipazione, tra gli altri, della casa editrice Be Strong Edizioni fondata dalla giornalista Eleonora Marsella, che lavora nel mondo dell’editoria da oltre dieci anni. Grazie alla sua tenacia e determinazione molti autori hanno potuto vedere realizzata la loro passione per la scrittura con la pubblicazione dei propri manoscritti, diventando così degli scrittori esordienti.

Eleonora Marsella fondatrice di Be Strong Edizioni

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ad alcuni di loro è dedicato questo speciale. Si tratta di tre autori, in particolare, che hanno raccontato la propria esperienza di scrittori: Riccarda Pesce, Angela D’Alia e Gualtiero Ferrari.

La prima intervista riguarda Riccarda Pesce con il suo fantasy “Alla ricerca della Fontana Magica”.

Riccarda Pesce nasce nel ridente Monferrato. Ha diversi interessi, fa parte di una compagnia teatrale della zona: “Colline 50”, è consigliere comunale nel suo paese, Castelnuovo Belbo, ed è un’insegnante di economia aziendale e del secondo ciclo. Inoltre ad essere un’accanita lettrice di qualsiasi genere letterario. Ha sognato la fine del suo libro e di conseguenza ha creato il resto della storia. Riccarda Pesce è stata selezionata dal Salone del Libro di Torino per esporre la sua opera. Uffici Stampa Nazionali l’ha intervistata per l’uscita del suo ultimo libro: Alla ricerca della Fontana Magica che approda oggi al “The London Book Fair”, l’evento dedicato ai libri che si tiene a partire da oggi, martedì 12 marzo, e sino a giovedì 14 marzo 2024.

Il libro è ambientato in un mondo incantevole, ricco di boschi, monti e paludi abitate da esseri fantastici, tre amici: Daniel, Eleonor e Tomas, con l’aiuto del fedele Bacco e del docile Carota, vanno alla ricerca di una fontana dai poteri magici! Sanno che si tratta di un’impresa impossibile. Molti avventurieri hanno già tentato, ma tutti hanno sempre fallito. Qualcuno non è più tornato a casa. Il motivo di tutti questi insuccessi? “Perché… Nessuno sa dov’è!”. Riusciranno i giovani a trovarla?  Questo libro è il primo di una trilogia in lavorazione.

L’autrice ha raccontato di aver sognato il finale del suo libro e da qui è nata la sua passione per la scrittura. Così ha dato forma ai suoi personaggi, ai paesaggi ispirandosi anche a qualcosa di autobiografico nella stesura del suo fantasy. Per  i suoi libri la “fonte” è la sua fantasia. “La trilogia del signore degli Enigmi” è il suo libro del cuore. “La trama del primo libro è tutta incentrata sul finale che ho sognato anni fa, così ho ricreato la parte iniziale per arrivare alla fine che avevo deciso di inserire. Poi a volte mi faccio guidare dall’ispirazione che ho in un determinato momento. Mentre i personaggi si creano mano mano che vado avanti con la storia, ormai per me  sono persone quasi vive che hanno ognuno un carattere diverso” spiega Riccarda, che ha anche spiegato di essersi ispirata a sua nonna per uno dei personaggi protagonisti e di aver attinto dalla sua bella terra per i paesaggi.

La seconda autrice intervistata è Angela D’Alia che insegna e vive tra le colline della provincia di Enna. Si definisce una persona con la testa tra le nuvole e i piedi piantati per terra e con questa filosofia cerca di conciliare la vita lavorativa con il bisogno di scrivere. Ha realizzato murales, decorato panchine e realizzato scenografie per un’associazione del paese. Appena può si rifugia nel silenzio della campagna dove scrive o si dedica al restyling di vecchi mobili. Uffici Stampa Nazionali l’ha intervistata per l’uscita del suo nuovo libro: Le nebbie del passato, che è arrivato sino a Londra per la fiera dedicata ai libri che si tiene a partire da oggi, martedì 12 marzo e sino a giovedì 14 marzo 2024.

Il suo ultimo lavoro per Be Strong si intitola appunto “Le nebbie del passato”, romanzo ambientato in Francia nel 1853. Axel de La Croix, conte di Roche de la Vaillance, trova sulla sua strada, in una notte buia, Michelle. Chi è questa misteriosa fanciulla dai lunghi capelli rossi, priva di ricordi, sconosciuta e allo stesso tempo familiare? Le nebbie del passato scuoteranno il presente dei due protagonisti. L’amore riuscirà a superare le difficoltà o il passato segnerà la fine di un giovane sentimento? Passione e gelosia, rabbia e tenerezza in un’avventura per portare alla luce un passato tenebroso.

Angela racconta del suo amore per la scrittura iniziato sin da bambina “nella scrittura trovavo un porto sicuro dove andarmi a rifugiare quando le cose non andavano bene”, spiega l’autrice. Così chiusa nella sua stanza diventava unica cosa col suo foglio e la penna e naturalmente la sua fantasia. “Avrei voluto vivere di sola scrittura ma gli adulti di riferimento hanno presto spento ogni mia aspirazione affermando che di scrittura non si vive e scegliendo un percorso di studi che non volevo fare. Io avrei tanto voluto diventare una traduttrice di libri per poter conciliare insieme alla scrittura anche la passione per la lettura. Ma non ho abbandonato il mio sogno: ho continuato a scrivere anche se non assiduamente come avrei voluto”, racconta Angela ma i vari impegni lavorativi e familiari le permettevano di scrivere solo in estate. “Il romanzo è rimasto per anni prigioniero di un file dentro il computer. Di tanto in tanto lo rileggevo e ho avuto momenti in cui pensavo che il mio romanzo potesse essere pubblicato e piacere, altri in cui credevo di aver scritto un mucchio di cose infantili. Ma lo leggevo, lo aggiustavo, lo limavo e, anche se c’è voluto del tempo, alla fine mi sono lanciata e grazie alla Be Strong Edizioni e alla fiducia di Eleonora Marsella il romanzo ha visto la luce. Ho dimostrato a chi non credeva che un sogno potesse diventare realtà”.

Angela nel suo mondo fatto di fogli e penne sogna “un mondo fatto di gentilezza, di rispetto per tutti gli esseri viventi, d’integrità d’animo”.  Ma come è nato “Le nebbie del passato”? Era un pomeriggio caldo d’estate: “Cercavo di dormire un poco per recuperare le energie dopo un’insonne e cocente notte siciliana. Non sono riuscita ad appisolarmi ma sono rimasta a fissare immobile il soffitto con le lenzuola madide di sudore che si attaccavano alla pelle. All’improvviso mi appaiono delle immagini, degli stralci di dialogo. Prendo i fogli e inizio a scrivere: era una scena centrale del romanzo e i nomi dei protagonisti erano inglesi, buttati giù di getto per dare loro un’identità. Da questa scena, piano piano, è venuta fuori tutta la storia. La prima cosa che ho fatto è stata cambiare i nomi ai due protagonisti e decidere dove si sarebbe svolta la storia. Ho fatto ricerche sul clima, sugli abiti, le razze di cavalli, i tipi di carrozze del tempo; mi sono documentata sui materiali presenti nel sottosuolo e sulle miniere. Questa è stata la parte più tediosa, ma anche quella adrenalinica perché sapevo che da lì sarebbe partita una bella avventura. Una volta raccolte tutte le informazioni di cui avevo bisogno, scritte su una ventina di fogli volanti che perdevo quando servivano e ritrovavo quando non ne avevo bisogno, la storia ha preso forma e ricordo che ho riso mentre scrivevo alcuni passaggi, ho pianto quando i protagonisti soffrivano, sono stata malinconica con loro”. 

Infine un altro autore ha avuto l’opportunità di far leggere il suo libro oltre il confine. Lui è Gualtiero Ferrari.

Gualtiero Ferrari nasce nel 1970 a Torino. Accanito lettore fin da giovane, si rifugia nella scrittura ormai adulto durante un difficile periodo personale. Oggi abita sulle colline alle porte del capoluogo Piemontese, è felicemente sposato nonché padre di un figlio appena maggiorenne, e lavora presso un’azienda di meccanica di precisione.

Il suo ultimo racconto dal titolo Satan’s Grill narra di un mondo post-apocalittico dove invecchiare significa morire o diventare un senza-sonno, un mostro cannibale simile agli zombie dei B-Movies degli anni ‘80, mentre gli adolescenti si danno appuntamento al Satan’s Grill, un fast food in stile diner Americano, loro rifugio notturno dove socializzano e pianificano il viaggio verso la salvezza. Si incontrano a ogni calar del sole, ma stanotte qualcosa è cambiato.

Gualtiero ha raccontato come si è avvicinato alla scrittura all’età di 45 anni. “Sono sempre stato un lettore vorace e faticavo a trovare romanzi davvero interessanti, perciò comperato un ebook reader ho iniziato a leggere testi di autori esordienti. Qualche volta m’imbattevo in lavori eccezionali e ben scritti, più spesso la delusione era cocente. Ricordo che un giorno lessi un romanzo ambientato ai giorni nostri, in Gran Bretagna, era appena uscita la seconda o la terza stagione di The Walking Dead e il genere zombie andava per la maggiore. Faticai a finire la lettura e quando ci riuscii pensai che avrei saputo scrivere di meglio, così accesi il computer e buttai giù la bozza, una trama”.

Per la stesura dei suoi lavori attinge da ciò che gli sta intorno: “Guardo, osservo; annoto mentalmente quel che vedo e se lo reputo interessante lo memorizzo, magari per usarlo in una scena o come ambientazione. Assorbo tutto: parole, gesti, persone, luoghi. Qualsiasi cosa mi colpisca lo riciclo e lo uso nei miei scritti. Una volta, all’estero, durante una vacanza con mia moglie e mio figlio, eravamo entrati in un ristorante per pranzare. Lì, siamo stati accolti da un cameriere dotato di una energia e vitalità esplosive. Era una vera forza della natura. Ecco, lui sarà incluso in un romanzo distopico che terminerò in futuro”.

L’autore ha anche spiegato come è nato il suo racconto: “Satan’s Grill è nato per caso. Un giorno stavo guidando per Torino e mentre ero fermo a un semaforo ho notato l’insegna di un locale in ristrutturazione. Un telo copriva la porzione centrale, lasciando scoperta la lettera “S” all’inizio e la parola “Grill” sul fondo. Quando sono ripartito mi sono chiesto quale potesse essere il nome nascosto sotto il telo e ho pensato che Satan’s Grill sarebbe stato un nome fantastico. A quel punto ho provato a immaginare come avrebbe potuto essere un locale del genere, e che tipo di storia avrei potuto ambientarci. Prima di arrivare a casa avevo trama e personaggi definiti; il resto è venuto da sé”. 

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