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Roma: il Museo della Luce un viaggio alla scoperta tra scienza, arte e illusione

ROMA – Nel cuore della Capitale, tra gli antichi ruderi, strade e monumenti, appare un angolo nascosto, semicoperto tra gli alti palazzacci di Piazza Venezia. Un connubio perfetto tra vecchio e nuovo, tra storia e contemporaneità, è il nuovo museo della luce; che sebbene fosse stato aperto recentemente registra già un alto tasso di visite, questo secondo quanto dichiarano i professionisti che operano all’interno della struttura. Appena si entra una grande accoglienza luminosa e lucida data delle pareti bianche apre le porte ad una esperienza tutta da vivere, con un personale cordiale e giovane. Si prosegue il cammino dividendosi in due, parte alta e parte bassa, quest’ultima è la più dettagliata di particolari e curiosità mentre nella parte alta vi è una grande sala che vi tuffa nel passato, tra opere d’arte che giocano con la luce, ma solo in diversi orari della giornata.

Mentre nell’altra, si accede scendendo poche scale, quasi come addentrarsi in un mondo sotterraneo pieno di curiosità e di lì a poco, un portale spazio tempo si apre tra voi e la sala. Ecco che miriadi di giochi e tecnologie, tutte da scoprire, sbucano come funghi qua e la, guidando l’osservatore al diletto ingannevole. Infatti esse sono strutturate e posizionate tali da illudere il visitatore attraverso l’utilizzo della prospettiva e dell’ottica, un ricorso di tecniche che Filippo Brunelleschi alla fine del 1300 d.c utilizzò dando il via proprio alla nascita della prospettiva. Ma non c’è solo arte come molti potrebbero pensare delle tante mostre e musei, affatto! la scienza lì, la fa da padrona, con specchi di molteplici forme geometriche che creano l’illusione di altre infinite facce e dimensioni.

Un oggetto che desta sicuramente curiosità è una palla di vetro con all’interno una bobina di Tesla che emette plasma elettrico, con la quale si può giocare, attraendo con qualsiasi punto del corpo l’energia emessa. Non finisce qui, tutto ciò che è luce e le sue interazioni le trovate nella grande sala, infatti lavagne interattive sfruttano la capacità di bioluminescenza di alcuni composti per creare attività sorprendenti.

Infine una grande camera completamente al buio illuminata da tanti fili pendenti che cambiano intensità e giochi di luce, creando così la visione di un celo notturno immerso tra le stelle o nello spazio profondo.

Una giornata sicuramente alternativa che potrebbe cambiare le idee sui concetti ordinari di spazio e di tempo e di come l’essere umano percepisce la realtà. Se essa è davvero come sembra? oppure è un’illusione creata dai nostri sensi e dalla nostra coscienza? Un gabinetto di riflessione che stimola non solo la curiosità e lo stupore ma anche l’intelletto e ci spinge a navigare sul senso delle cose e quale logica e leggi fisiche seguono.

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