Un attacco ha raggiunto nella tarda serata di ieri la base militare di Calso, in Iraq, una cinquantina di chilometri a sud di Baghdad, nota per ospitare comparti filo-iraniani delle Forze di mobilitazione popolare (Pmf). Nel raid è rimasto ucciso un membro del gruppo e altri otto sono rimasti feriti.
L’emittente Al Jazeera fa sapere che l’esplosione è stata particolarmente potente, causando un incendio che ha raggiunto gli alberi circostanti mentre ora sarebbe visibile un largo cratere della deflagrazione.
Le Pmf in una nota hanno in un primo momento accusato gli Stati Uniti, ma il Comando centrale americano (Centcom) ha smentito queste affermazioni: “Gli Stati Uniti non hanno condotto attacchi contro l’Iraq oggi”, si legge in un post su X pubblicato alle 2 del mattino. Il premier iracheno Mohammad Shia Al-Sudani, che in questi giorni è negli Usa, ha fatto sapere che il governo aprirà un’inchiesta sull’accaduto. Le autorità hanno inoltre chiarito di non aver rilevato l’arrivo di missili o droni nei cieli iracheni. (www.dire.it)