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I ministri degli Esteri di Spagna, Norvegia e Irlanda: “A Rafah barbarie”

Non si può bombardare un’area come quella senza conseguenze scioccanti in termini di vittime innocenti tra bambini e civili"

BRUXELLES – I ministri degli Affari esteri di Norvegia, Irlanda e Spagna, i tre paesi che hanno deciso di riconoscere lo Stato palestinese, si sono espressi sulla decisione della Corte internazionale di giustizia di fermare l’offensiva a Rafah.
“Ciò a cui abbiamo assistito la scorsa notte è barbarico. Gaza è un piccolo enclave, una conurbazione densamente popolata. Non si può bombardare un’area come quella senza conseguenze scioccanti in termini di vittime innocenti tra bambini e civili” ha detto Michael Martin, Ministro degli Esteri della Repubblica d’Irlanda.

Ha aggiunto Barth Eide, il ministro degli Esteri norvegese, che “in gran parte del mondo c’è la percezione che ci siano dei doppi standard, che le regole vengano applicate ad alcuni ma non a tutti. Penso che questa critica abbia un fondo di verità e capisco perché esista questa percezione. Questa percezione mina la credibilità di tutto il sistema legale internazionale. Pertanto è un problema serio per tutti noi perché l’impressione che si è creata è che le norme non si applichino a tutti e molti diranno che non si applicano per nessuno. Perciò ritengo che questo sia ciò che significa sostenere i principi in cui crediamo. Vorrei ricordare che la Corte internazionale di giustizia è di tutti. La Corte penale internazionale riguarda 124 paesi, ma la Corte internazionale di giustizia è il principale organo delle Nazioni Unite. Ogni membro delle Nazioni Unite deve sottostare alle decisioni della Corte internazionale di giustizia”. (www.dire.it)

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