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‘Salva casa’, l’esame del decreto parte della Camera

ROMA – Partirà dalla Camera l’iter del cosiddetto decreto salva-casa che contiene disposizioni urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica. Lo ha annunciato in Aula oggi il presidente di turno dell’Assemblea di Montecitorio, Fabio Rampelli, durante una seduta ‘lampo’ per comunicazioni ai deputati sul calendario di giugno. Il decreto, fortemente voluto dal vice premier e leader della Lega Matteo Salvini, è stato approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 24 maggio. Dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale, il 29 maggio, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha autorizzato la presentazione del provvedimento alle Camere.

Il decreto è quindi entrato in vigore dal 29 maggio. Dal giorno dopo privati e PA possono richiedere il permesso di costruire e Scia in sanatoria e possono ottenerla anche con il silenzio-assenso per gli interventi realizzati entro il 24 maggio. Le norme sono state pensate per regolarizzare piccole difformità edilizie, abusi minori come tramezzi o finestre posizionati diversamente rispetto a quanto autorizzato. Il decreto è quindi entrato in vigore dal 29 maggio. Dal giorno dopo privati e PA possono richiedere il permesso di costruire e Scia in sanatoria e possono ottenerla anche con il silenzio-assenso per gli interventi realizzati entro il 24 maggio. Le norme sono state pensate per regolarizzare piccole difformità edilizie, abusi minori come tramezzi o finestre posizionati diversamente rispetto a quanto autorizzato. (www.dire.it)

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