Salerno – Il disagio giovanile è una condizione di malessere che si sviluppa in età evolutiva, influenzata da una serie di fattori sociali, culturali, familiari, ambientali, economici e personali cui si aggiungono spesso le dipendenze, da alcool e droga ma anche dal gioco (ludopatia) o dalla connessione a web e social. Un quadro complesso che richiede una strategia d’intervento integrata che sappia coordinare l’apporto di tutti gli enti coinvolti.
Questo l’approccio alla base del “Patto per prevenire e contrastare il disagio giovanile”, sottoscritto questa mattina a Salerno, in prefettura, dal prefetto Francesco Esposito, dal sindaco del capoluogo, Vincenzo Napoli, dal rettore dell’Università degli Studi di Salerno, Vincenzo Loia, dal direttore generale dell’azienda sanitaria locale, Gennaro Sosto, dal dirigente dell’ufficio scolastico regionale, Mimì Minella e dai rappresentanti della camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura, della procura della Repubblica presso il tribunale dei minorenni di Salerno, dei vertici provinciali delle Forze dell’Ordine. Firmatari dell’intesa anche referenti del Centro operativo per la sicurezza cibernetica Campania, Basilicata e Molise, di Anci-Campania, Confcommercio e Confesercenti.
Il “patto”, risultato di un articolato percorso di confronto e condivisione tra tutti i soggetti coinvolti, punta in particolare sulla prevenzione del disagio, con l’obiettivo di superare i fattori che lo determinano ma anche di valorizzare la partecipazione dei giovani in progetti socio-culturali, di volontariato e di solidarietà, e diffondere in questo modo sul territorio esperienze positive, promuovendo anche momenti di aggregazione e confronto.
«Con questo patto si costituisce una rete istituzionale che dovrà avere come valore aggiunto la capacità di mettere insieme analisi, esperienze e risorse per dare risposte articolate e armoniche a un fenomeno complesso, per assistere e sostenere il compito delle agenzie educative, per prestare ascolto ai giovani e valorizzare iniziative che rendono protagonista l’universo giovanile», ha osservato il prefetto Esposito evidenziando il senso dell’iniziativa.
Funzionale alla realizzazione delle misure previste dal patto sarà l’attivazione di un osservatorio che, in generale, contribuirà a favorire la condivisione di informazioni e buone pratiche, e di tavoli tematici per mettere a punto azioni più mirate.