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“Sul filo dell’eternità” l’ultimo appassionante giallo dell’autore Giuseppe Pantano

L’improvvisa scomparsa di John Brown, famoso archeologo, si intreccia con il rapimento di Allison Thompson e Chloe Lewis, due premi Nobel per la medicina, note per le loro ricerche sull’allungamento dei telomeri e il prolungamento della vita umana. Brown possiede conoscenze sull’antica Arca dell’Immortalità, associata ai Misteri eleusini e alla dea Demetra, considerata mitologica ma priva di prove concrete. La loro sparizione potrebbe essere legata ai loro studi? Qual è il legame tra l’archeologo e la scienza medica? Solo collegando il sapere antico con le scoperte moderne si potrà trovare una risposta a queste domande.

 

Intervista all’autore

Come si è appassionato al giallo e come è nata l’idea per la trama di Sul filo dell’eternità?

Ho sempre letto narrativa thriller, giallo, noir and hard boiled. Mi sono appassionato al genere sin da bambino, lasciandomi affascinare anche da Diabolik, il criminale in tuta nera nato dal genio delle sorelle Giussani. Inoltre sono attratto anche dai grandi registi di film di tensione, sia che abbiano beneficiato della creatività di sceneggiatori esperti sia che abbiano effettuato la trasposizione di grandi romanzi imperdibili, come ad esempio ”Il silenzio degli innocenti”, film meraviglioso nato dalla sagace scrittura di Thomas Harris. La mia scrittura nasce, quindi, dall’esperienza accumulata in molti anni di avida lettura di romanzi e di visione di lungometraggi costruiti ad arte da grandi registi. Mi piace trattare temi sociali o, comunque, argomenti che invitano il lettore alla riflessione. Sul filo dell’eternità nasce dalla mia immensa curiosità sul senso della vita, sulla morte e su quello che succede dopo. La mia curiosità mi accomuna a schiere di filosofi, scienziati, poeti, sacerdoti che, nel corso della storia dell’umanità hanno tentato di dare una risposta a queste ataviche domande.

In questo libro lei amalgama scienza e mitologia. Ci parli di questo aspetto, delle ricerche che ha svolto e cosa può aspettarsi il lettore?

I grandi misteri a cui l’uomo non sa dare una risposta sono ormai molto pochi. I grandi progressi fatti dalla scienza e dalla tecnologia hanno ristretto i confini dell’immaginazione. Uno dei misteri residui che non riusciamo ancora a svelare è costituito dal significato dell’esistenza e dagli accadimenti post mortem. Nel dubbio se esista o meno una vita dopo l’ultimo battito del cuore, la medicina si è attrezzata per cercare di allungare la durata della vita terrena. Nell’antichità era compito della religione e della filosofia tentare di dare una spiegazione plausibile al senso della vita. La promessa della vita eterna è la pietra miliare di molti culti. Ecco che ho pensato di approfondire l’argomento documentandomi sulle recenti scoperte che riguardano i telomeri, il cui allungamento o meglio, la cui protezione dall’accorciamento, potrebbero garantire una vita molto più lunga. Allo stesso tempo ho riesumato, attraverso testimonianze frammentarie da parte di poeti e storiografi, il culto dei Misteri Eleusini nell’antica Grecia, in cui si celebrava la dea Demetra e la promessa della vita eterna.

Come ha lavorato alla caratterizzazione dei personaggi? Ne ha uno in particolare a cui è più legato, e perché?

I miei personaggi rispecchiano l’umanità e la sensibilità delle persone reali. Non ci sono poli di attrazione artefatta e posticcia. Sono uomini e donne con le loro debolezze, insicurezze, paure, apprensioni. Non recitano una parte ma piuttosto sono immersi nella narrazione e reagiscono agli eventi come farebbe chiunque tra noi. Ovviamente sono legato al protagonista, John, l’archeologo di fama mondiale, appassionato di Magna Grecia. Mi piace la sua filosofia di vita, le sue priorità, le motivazioni che spingono i suoi gesti, anche quelli negativi. Mi ci rispecchio, come è giusto che sia per un autore che trasmette le sue emozioni attraverso gli atteggiamenti dei suoi personaggi. John è ambizioso, a tratti presuntuoso e autocelebrativo. Ma sa essere anche molto generoso e attento al rispetto dei sentimenti del prossimo. Sa di essere un uomo, commette degli errori ma è convinto di farlo a fin di bene. Ama e soffre come tutti noi, pur essendo un essere che vive al di sopra della normalità.

Quale atmosfera caratterizza la trama e quali sensazioni spera di suscitare in chi legge?

È preponderante l’alone di mistero che permea le pagine del romanzo. Il lettore si trova proiettato in una sorta di tornado di emozioni suscitate dalla narrazione e dalle descrizioni. L’alternanza di elementi eccitanti raccolti dall’attualità scientifica e dalla mitologica rappresentanza di documenti risalenti all’antichità trasmette al lettore la sensazione di attraversare un labirinto, in cui le uscite sembrano a portata di passo ma che in realtà assumono le sembianze di un’eterna sfinge da decodificare. Tutti i fili si moltiplicano per tutto il tragitto della lettura ma, alla fine, trovano l’agognato ordine e la felice soluzione nelle ultime pagine. Non tutto sarà svelato. Quello che rimane inespresso è l’oggettiva verità sul mistero che ha acceso il motore del romanzo: qual è il senso della vita, cos’è davvero importante, in cosa consiste davvero l’immortalità? Ognuno di noi ha la sua risposta. Nessuno ha la risposta esatta, ma ogni opinione, pensiero, credo, convinzione è valida e accettabile. L’importante è fermarsi a riflettere. Ecco, questo è il vero intento del romanzo: suscitare la riflessione.

Centrale è il tema dell’immortalità: quale messaggio emerge dalle pagine del libro?

R: L’immortalità è un concetto decisamente soggettivo. A prescindere dalla durata biologica dell’esistenza di un individuo, che è di per sé  finita, è l’intensità e la qualità della vita che ciascuno di noi trascorre su questa terra a determinarne la mortalità. Sembra un concetto estremo ma solo il coinvolgimento profondo dei sentimenti e delle emozioni garantiscono l’immortalità. Sono i gesti, i comportamenti, le azioni che svolgiamo quotidianamente, sono gli affetti, gli amori, l’impegno che mettiamo nei rapporti umani che ci elevano e fanno di noi delle persone speciali. È questa l’essenza della riflessione che scaturisce dalla lettura. Possiamo essere immortali attraverso la compassione, la generosità, l’amore, la condivisione, la solidarietà. Sono questi valori a garantirci uno spazio nella memoria di chi rimane e che ci regala una seconda vita nel cuore e nella mente dei nostri cari.

Lei è autore di numerosi romanzi, come si è evoluta la sua scrittura nel corso del tempo e ci sono tematiche ricorrenti nei suoi libri?

Credo di aver effettuato un percorso di maturazione ben delineato tra la mia prima opera e quest’ultima. Questo è il mio sesto romanzo e si nota una maggiore introspezione e un crescente anelito di riflessione. Tutti i miei romanzi, come ho avuto modo di sottolineare prima, toccano tematiche sociali importanti. Nella mia prima opera, Il tempo rubato, il mistero e il giallo sono intrecciati alla realtà del riformatorio e della sua idoneità al recupero dei giovani criminali. Nel secondo, La morte non ti lascia sola, le ambientazioni thriller danzano attorno a tematiche riguardanti la malattia rara e le indicibili sofferenze create ai malati e alle rispettive famiglie. Poi nel terzo, Archi di sangue, si tratta del terribile fenomeno della violenza sulle donne e la pedofilia. Nel quarto: L’urlo dei dettagli – la prima indagine di Tancredi Faust, il bullismo fa da sfondo alle indagini del mio giovane investigatore seriale. Infine nel quinto, L’ho fatto per odio – un’altra indagine di Tancredi Faust, si affronta il tema della guerra civile e le sue terribili conseguenze. Ne “Sul filo dell’eternità” l’aspetto sociale lascia il campo a una maggiore digressione filosofica, ma sempre molto intrigante e coinvolgente.

Secondo lei, quali sono gli elementi che rendono un giallo memorabile?

Un giallo, per definirsi tale secondo me, deve essere un perfetto mix di trama, ritmo, atmosfere, dialoghi, descrizione e personaggi. Il lettore deve essere continuamente stimolato a continuare nella lettura. Deve essere incapace di staccarsi dalla storia per l’urgente necessità di continuare a vedere cosa succede nel capitolo successivo. Aborro le descrizioni lente, fini a sé stesse, piatte. Quelle necessarie a riempire il testo per arrivare alla lunghezza considerata necessaria dall’autore o dalla casa editrice. La trama è fondamentale. Deve avere un senso e deve rappresentare il giusto ricongiungimento finale di tutti i fili dispiegati durante il tragitto della scrittura/lettura. Niente deve essere lasciato al caso. Anche l’uso di sottotrame, a volte, può rappresentare un valore aggiunto e un mezzo per intrigare maggiormente il lettore. Tutto deve comunque inquadrarsi in una storia assolutamente geniale e particolare. Se poi alla struttura del mistero e dell’intrigo aggiungiamo anche un tema sociale importante, beh allora abbiamo il giallo perfetto…

Biografia dell’autore

Giuseppe Pantano nasce a Roma il 27 settembre 1963. È laureato in Economia e Commercio e attualmente riveste la carica di Direttore all’interno del gruppo automobilistico Renault-Nissan-Mitsubishi.

Dopo 4 anni di Ford e 27 anni di Nissan ora è a capo di un ruolo internazionale in seno alla sede centrale di Nissan a Parigi.

Divorziato con 2 figli, vive a Milano ed è un grande appassionato di tennis, sci e narrativa thriller/giallo.

Sul filo dell’eternità è il sesto romanzo dell’autore edito da BRÈ edizioni.  Prima ha già pubblicato “L’ho fatto per odio – un’altra indagine di Tancredi Faust”, “L’Urlo dei dettagli – La prima indagine di Tancredi Faust” e “Archi di sangue” sempre con Bre Edizioni. I suoi primi due romanzi “Il Tempo rubato” e “La morte non ti lascia sola” sono stati auto-pubblicati e stanno ricevendo un grande riscontro di pubblico attraverso le recensioni su Amazon.  Ha già partecipato a svariate presentazioni dei suoi romanzi, sia a livello locale, che nazionale. Ha partecipato con due romanzi alla trasmissione “La lettura” condotta da Carlo Gallucci su TG5.

Il suo profilo è presente su tutte le piattaforme social e la sua passione per il thriller viene diffusa anche attraverso il suo canale personale Youtube con migliaia di visualizzazioni.

CONTATTI:

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