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Non è mai troppo tardi per le seconde possibilità: intervista all’autrice Emanuela Porta sul nuovo romanzo “Monterey: resta qui per sempre”

Nessuno ha il diritto di limitare la tua libertà, soprattutto chi dice di amarti.
Lo sa bene la documentarista Amelia Clarke, sempre in viaggio per lavoro, che vive il suo ritorno a casa con la paura che le accada qualcosa di brutto. È solo una sensazione o è davvero in pericolo?
Se ami non tradisci, di questo ne è convinto Devon McCoy.
Per lui è impossibile perdonare e ricominciare a vivere, dopo che gli hanno spezzato il cuore. Per due anni ha riversato il suo dolore in cucina. Oggi è uno chef affermato e lo scapolo d’oro di Monterey.
L’incontro con Amelia farà vacillare i muri di indifferenza e reticenza innalzati verso il mondo femminile.
È difficile ritrovare se stessi e guarire dalle ferite ma, a volte, basta un’emozione forte per rimettere in discussione la propria esistenza. Che cosa accadrà di tanto devastante da sconvolgere le loro vite?

Intervista all’autrice Emanuela Porta

Cosa ti ha spinta a scrivere questo libro? Qual è stata l’ispirazione principale dietro la storia?

Quando decido di raccontare una nuova storia, parto sempre da me, dalle mie esperienze personali, sia belle che meno belle, non ha importanza: ciò che conta è che mi abbiano lasciato qualcosa dentro che mi possa aver fatto riflettere e di conseguenza crescere, cambiare e migliorare. Anche per questo libro, come nel precedente, mi sono lasciata trasportare da ricordi di vita passata che, in qualche modo, valeva la pena romanzare e rendere “storia”: un punto di partenza per dare rilevanza a un tema complesso e purtroppo di grande attualità, sul quale mai bisognerebbe smettere di distogliere l’attenzione di tutti noi. La voglia di focalizzare l’attenzione dei lettori su un argomento così delicato quale la violenza sulle donne, mi ha senza dubbio spinta a scrivere il mio libro.

Amelia e Devon sono i protagonisti del romanzo. Come li hai costruiti e cosa ti ha ispirata a renderli così complessi e coinvolgenti?

In prima battuta sono partita da Amelia. Volevo descrivere una donna forte, indipendente, con le idee ben chiare su chi vuole essere nella vita e cosa vuole fare. Ad Amelia, come a molte di noi, è capitata la sfortuna di innamorarsi dell’uomo sbagliato: un manipolatore, una persona che vuole avere il totale controllo su di lei e che le farà molto male. Solo l’incontro con Devon le infonderà il coraggio di cui aveva bisogno per ribellarsi a una tale condizione. Devon ha poche certezze nella vita, soprattutto in amore, perché è stato molto deluso da una storia passata e non vuole più aprire il suo cuore a nessuna donna.

Entrambi i protagonisti hanno personalità complesse, dettate da un passato difficile e doloroso: le loro sfaccettature sono venute fuori a poco a poco, in fase di stesura del testo. Più andavo avanti con la storia, più sentivo di conoscerli, e questa specie empatia che si è creata con entrambi i protagonisti del mio romanzo, ha fatto sì che riuscissi a tirare fuori molti aspetti del loro carattere.

Quali temi principali esplori nel libro e come influenzano la trama e lo sviluppo dei personaggi?

Il tema centrale è quello della violenza sulle donne, che in primo luogo si manifesta in maniera subdola, sottile, giocando con la psicologia di Amelia, per poi sfociare tragicamente in violenza fisica vera e propria. La storia ruota tutto intorno a questo tema: abbiamo una protagonista femminile che per un motivo ben preciso, non riesce a troncare la relazione tossica e sbagliata che sta vivendo con il compagno Logan, pur rendendosi perfettamente conto di quanto possa essere pericolosa per lei stessa. I personaggi si sviluppano intorno alla vita di Amelia e delle sue azioni, perché sarà il filo conduttore di tutto il romanzo.

Un altro argomento trattato è quello della famiglia e dell’amicizia e in generale, di quanto sia importante avere qualcuno accanto a noi nel momento del bisogno e del coraggio di chiedere aiuto quando la situazione che ci troviamo a dover affrontare è più grande di noi.

 Che tipo di atmosfera i lettori possono aspettarsi leggendo il tuo romanzo? Quali emozioni speri di evocare attraverso la tua narrazione?

Ho voluto trattare una questione molto seria in chiave romance, perché penso che in questo modo la mia storia possa arrivare a un numero maggiore di lettori. Infatti, l’atmosfera del romanzo risulterà in molte parti più leggera e gioiosa. Ci troviamo a Monterey, in California. Devon è uno chef di un ristorante molto in voga nella baia e Amelia è una documentarista free lance che lo incontra per caso proprio nel suo ristorante, durante un viaggio di lavoro. Fra i due nasce subito una forte intesa, e la loro storia d’amore accompagnerà i lettori per tutto il libro.

Con questo romanzo, spero nel mio piccolo, di puntare i riflettori sul tema centrale del libro e di far pensare a una realtà estremamente presente nel nostro quotidiano. Il mio scopo è anche quello far di emozionare più persone possibili, facendogli fare il tifo per Amelia e Devon, che combatteranno dall’inizio alla fine per difendere il proprio amore.

Amelia e Devon affrontano paure e ferite personali nel corso della trama. Qual è il messaggio centrale che desideri comunicare attraverso la loro storia?

Che non è mai troppo tardi per avere una seconda possibilità. Mai pensare di non meritarcela, mai pensare che sia troppo difficile superare una situazione complicata e dolorosa, e se proprio non ci riusciamo da soli, chiediamo aiuto perché non c’è nulla di male nel farlo. Spesso pensiamo di essere gli unici a dover affrontare dei problemi, ma se ci guardiamo intorno, magari ci possiamo accorgere che ci sono tante persone che affrontano le nostre stesse avversità. Forse insieme, dandoci conforto e supportandoci, potrebbe essere più facile affrontare il futuro e guarire le proprie ferite.

Perché i lettori dovrebbero scegliere di leggere il tuo libro? Quali sono tre motivi convincenti per cui lo consiglieresti?

Per l’attualità del testo, perché tratta una storia d’amore che combatte contro tutto e tutti e perché è perfetto per questo periodo estivo. Lo consiglio agli amanti del romance, delle storie a lieto fine e a chi piace leggere libri che trasmettono messaggi importanti.

Hai progetti futuri di scrittura di cui puoi parlarci? Stai lavorando a nuovi romanzi o c’è un argomento particolare che ti interessa esplorare nei tuoi prossimi lavori?

Ho terminato da pochi mesi la stesura del mio terzo romanzo: posso soltanto dire che uscirà il prossimo anno con una casa editrice di cui ho molta stima. In questi giorni sto revisionando testo e trama, in attesa di partire con l’editing vero e proprio.

Sto lavorando anche alle trame un paio di storie che ho in mente da tempo: l’obiettivo sarebbe quello di riuscire a scrivere la prima delle due entro la fine dell’anno. Mai dire mai!

Di sicuro mi piacerebbe tantissimo trattare una storia di integrazione raziale, di amicizia e di libertà. Ho già qualche idea in proposito…

Biografia dell’autrice

Emanuela Porta nasce il 18 agosto 1977 a Tortona, dove vive con il marito Marco, la figlia Giorgia e due gatti neri. Lavora come impiegata in una multinazionale belga che si occupa di logistica. Fin da piccola adora leggere e inventare storie. Adora le giornate di pioggia e trascorrere il tempo all’aria aperta insieme alla famiglia. Il suo più grande desiderio è quello trasferirsi in Corsica e vivere al mare. Nel 2023 pubblica in self “Emma, sono io”. Monterey – Resta qui per sempre edito da Bestseller Edizioni, è il suo secondo romanzo.

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