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“Chi muore e chi uccide”: l’autore Vincenzo Padovano indaga il confine tra vendetta e giustizia in un avvincente noir

Una sequela di violenze si susseguono tra le tensioni e le paure della pandemia ancora in corso, mentre le vite di tre individui, completamente diversi l’uno dall’altro, si trovano invischiate nella stessa scia di sangue. Il vicequestore Minischetti dovrà sfruttare tutti gli strumenti in suo possesso per riuscire a capire cosa collega gli omicidi di tre giovani donne, avvenuti diciotto anni prima, a un killer di professione e a una donna accusata di aver ucciso il suo stesso figlio.
Tra le strade avvolte nell’indeterminatezza dovuta al virus e ai lockdown, l’oscura ombra della morte genera un terrore incontrollato, che si impossessa della quotidianità e anche dei sogni al punto che, con drammatica rassegnazione, c’è un’unica certezza sull’esistenza alla quale ci si può appellare: al mondo c’è chi muore e chi uccide. 

Intervista all’autore

Cosa l’ha ispirata a scrivere questo romanzo?

Chi muore e chi uccide, come altri miei libri, è incentrato sul tema fondamentale della vendetta. I personaggi del romanzo sono persone normali che subiscono torti talmente grandi a cui il nostro sistema giudiziario, come accade nella realtà, non riesce o non può fornire una risposta adeguata. Di conseguenza, gli stessi personaggi, per avere giustizia, sono costretti a trasformarsi loro malgrado da vittime in carnefici, anche se in modi diversi. E in questo ribaltamento di ruoli, è quasi normale che il sicario diventi il buono della situazione.

Ci presenti il vicequestore Minischetti, che tipo di personaggio è e cosa lo caratterizza?

Minischetti è un poliziotto fondamentalmente combattuto: da un lato vuole rispettare le regole, dall’altro è tentato di cedere alle lusinghe della giustizia privata. Ma quando sua moglie diventa vittima di un crimine efferato, non ha dubbi su cosa sia necessario fare.

Quale atmosfera può aspettarsi il lettore?

L’atmosfera del romanzo, per i temi trattati, è inevitabilmente cupa, come si conviene a ogni noir che si rispetti. I personaggi si muovono in un mondo spietato, popolato da predatori grandi e piccoli, e sono consapevoli che l’unico modo per sopravvivere o anche solo per non sprofondare nella disperazione è diventare predatori a loro volta.

Quali temi principali ha voluto esplorare nel libro e c’è un messaggio particolare che spera che i lettori colgano?

I temi, come anticipato, sono quelli della vendetta e della giustizia fai da te. Esiste un limite oltre il quale diventa moralmente accettabile farsi giustizia con le proprie mani? Ecco, vorrei spingere i lettori a riflettere sulla questione.

Ha affrontato blocchi dello scrittore e, se sì, come li ha superati?

Per fortuna, non ho mai affrontato blocchi dello scrittore veri e propri. Tuttavia, quando mi accorgo che faccio fatica a scrivere, mi concedo una pausa di qualche giorno e tutto torna come prima.

Quali progetti ha per il futuro in ambito letterario?

Tutti quelli che hanno letto Chi muore e chi uccide l’hanno apprezzato. Alcuni lettori l’hanno addirittura adorato. Tutto ciò mi ha spronato a scrivere altri romanzi che hanno come protagonisti il vicequestore Minischetti e Ivan il sicario. Se tutto va bene, la prossima avventura del poliziotto e dell’assassino dovrebbe presto sbarcare in libreria.

Biografia dell’autore

Vincenzo Padovano, avvocato e professore, è autore di tre romanzi. Nel 2007, ha pubblicato il thriller Le regole della paura (Bastogi, 2007), basato sul proprio racconto Fine???, vincitore del NeroPremio 2003 e comparso nell’antologia Doppio Incubo realizzata da La Tela Nera. Nel 2018, con il racconto Strategia d’uscita, è finalista al premio GialloLuna NeroNotte, organizzato dall’associazione culturale Pa.Gi.Ne, in collaborazione con il Giallo Mondadori.

Più volte finalista al torneo letterario IoScrittore organizzato dal gruppo editoriale Mauri Spagnol, nel 2019 è finalista anche alla prima edizione del premio 1 Giallo X 1000 con il thriller Oltre ogni evidenza (0111 Edizioni, 2019), romanzo che ha avuto svariate recensioni positive sui siti specializzati (thrillernord; sololibri.net; librinews; thrillercafe e altri). Poi, nel 2021, è finalista alla terza edizione del premio 1 Giallo X 1000 con il thriller La meccanica dell’inganno (0111 Edizioni 2021). Il 2022 è l’anno di Chi muore e chi uccide, la prima avventura che vede come protagonisti il vicequestore Minischetti e Ivan il sicario.

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