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Vaiolo delle scimmie (virus Mpox), l’Oms dichiara l’emergenza nazionale

Roma – Il Comitato di emergenza dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato Mpox un’emergenza sanitaria pubblica di portata internazionale.
Il dr. Andrea Antinori, direttore del Dipartimento clinico dello Spallanzani, ne ha parlato in un’intervista con il Corriere della Sera
“Il virus Mpox si trasmette principalmente attraverso il contatto stretto con cute e mucose infette, quindi soprattutto durante i rapporti sessuali ma anche tramite il contatto con materiale contaminato venuto a contatto con le lesioni cutanee infette: vestiti, lenzuola, asciugamani, ecc. Recenti studi condotti nel laboratorio di Virologia dello Spallanzani hanno dimostrato che, anche se il virus è contenuto nello sperma in forma replicante, la principale modalità di trasmissione, più che attraverso il liquido seminale, risulta il contatto stretto pelle contro pelle, durante i rapporti sessuali.
L’attuale focolaio ha caratteristiche diverse alle epidemie degli anni precedenti: è esteso, non circoscritto come i precedenti, con 14.000 casi segnalati dall’inizio di quest’anno e già 400 morti, più del doppio di quelli osservati in tutto il pianeta durante l’epidemia 2022-2023. A seguito di modificazione genetica, la trasmissione interumana oggi in Congo è molto più efficiente. Se finora Mpox si caratterizzava per il passaggio dall’animale all’uomo e per piccoli focolai di trasmissione interumana, il nuovo virus sembra in grado di essere trasmesso in modo più efficiente da uomo a uomo attraverso i rapporti sessuali nella popolazione giovane adulta sessualmente attiva e ha una letalità oltre dieci volte superiore. Da qui la preoccupazione dell’Oms. Quindi una malattia più grave e che si trasmette più rapidamente. Ma nessun allarmismo: sia il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) sia i CDC americani – agenzie internazionali di salute pubblica – ritengono che al momento non ci sia un vero allarme a livello mondiale e il rischio di propagazione dell’infezione in Europa e negli Stati Uniti sia molto basso”.
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