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Intervista all’autrice Valentina Matzuzzi sul romanzo d’esordio “Come le foglie di tabacco”

Toscana, 1890. Iris è una giovane donna alla ricerca della sua indipendenza, inseguita dalle ombre di un passato a lei sconosciuto sul quale è decisa a far luce. Giorgio è un uomo che vive nel rimorso, costretto a salvare il nome e l’onore della sua famiglia sull’orlo della rovina. Due cuori che si sfiorano, ognuno legato al posto che il destino gli ha riservato. E dal quale non possono fuggire.

Due anime che dovranno affrontare il passato tornato a sconvolgere le loro esistenze e a segnare il destino di tre famiglie.
Sullo sfondo della campagna toscana di fine Ottocento, una storia di amore e amicizia, tradimento e vendetta, menzogne e sacrificio. Una storia sul coraggio di scegliere.

Intervista all’autrice

Come è nata la tua passione per il romance storico e in che modo ha preso vita la storia di Come le foglie di tabacco?

Il romance storico è sempre stato uno dei miei generi preferiti, non c’è un momento esatto in cui è nata questa passione. Mi piace ritrovare fra le pagine dei libri la Storia, trovo che sia un modo per imparare, per venire a conoscenza di episodi che sono realmente accaduti, toccare con mano atmosfere che non possiamo più vivere ma che ci appartengono come eredità culturale. Condire il tutto con una bella storia d’amore è fondamentale: senza l’amore e, soprattutto, senza i suoi tormenti, le sue lacrime, la passione, non sarebbe forse tutto più noioso?

Il romanzo ha preso vita da una storia ascoltata per caso in un pomeriggio estivo e nella quale si narrava proprio dell’amore proibito fra due giovani, lui proprietario terriero e lei, lavorante nella sue terre durante la raccolta del tabacco. Da questo spunto ho poi fatto delle ricerche decidendo di ambientare il romanzo alla fine dell’Ottocento in una Toscana dove è sviluppata la coltivazione del tabacco già dal diciannovesimo secolo, costruendovi attorno la storia delle tre famiglie protagoniste.

Puoi presentare i due protagonisti, Iris e Giorgio?

Iris è una giovane donna senza origini che, di fronte a un cambiamento drastico nella sua vita, decide di prenderne in mano le redini, fino a quel momento lasciate ingenuamente in balìa delle decisioni altrui. È una donna consapevole della sua posizione sociale ma che non accetta il sopruso. Difende la sua dignità, comprende bene l’importanza della propria indipendenza sia economica che morale, ricerca la conquista di quella libertà che per una donna del suo tempo era impensabile. Trova il coraggio di portare avanti le sue idee e i suoi obiettivi senza mettere in discussione se stessa. Iris ama come donna, come amica, come confidente, ma ricordando sempre chi è e cosa vuole davvero.

Giorgio è un uomo che porta con sé le cicatrici del dolore e del senso di colpa, che vuole redimersi facendosi carico dei problemi della sua famiglia, o meglio di quel che ne rimane. È pronto a sacrificare se stesso in nome del titolo e per evitare la disfatta causata dal padre, mettendo da parte desideri e sentimenti. Dimostra affetto incondizionato per la sorella, rispetto e senso del dovere, sa essere un buon amico. Giorgio ama con quella passione che fa perdere il senno, pronto a rinunciare a tutto. E quando anche l’amore sfugge, è capace di mettere davanti a tutto il rispetto per se stesso per costruire daccapo il suo futuro, trovando la sua libertà.

Sono due protagonisti che combattono, a loro modo, le differenze e le restrizioni sociali, alla ricerca della felicità data dall’essere liberi dal giudizio.

Che tipo di atmosfera e ambientazione possono aspettarsi i lettori?

L’ambientazione che ho scelto è quella italiana di fine Ottocento, in una campagna toscana che riflette la crisi economica del momento, le difficoltà di un paese nel ricostruire la propria identità. I personaggi si muovono nei salotti della nobiltà di campagna così come in quelli della borghesia, nelle case contadine e fra le vie di città, raccontando di un’aristocrazia incapace di mantenere il suo ruolo e di una nuova classe che emerge con prepotenza e ambizione. Le differenze sociali ed economiche fanno da sfondo alle vicende dei protagonisti muovendo i fili del loro destino e scatenando le loro passioni.

Quali tematiche hai esplorato nel tuo libro e cosa desideravi trasmettere attraverso di esse?

Come le foglie di tabacco è di sicuro una storia d’amore, ma non è solo questo. È la storia della ricerca dell’indipendenza di una donna e del suo coraggio, della limitazione della libertà femminile, come ho voluto raccontare attraverso le vicende delle protagoniste, a partire da Liliana, e poi Esther, Agata, Margherita. Sono tutte donne che vivono in balìa degli uomini e del loro potere decisionale. Non hanno voce in capitolo in famiglia, né sulle decisioni che riguardano se stesse, né tantomeno negli affari, non hanno beni e sono costrette ad accettare le briciole lasciate loro da padri e fratelli.

È una storia di amicizia, sia maschile sia femminile, quell’amicizia che si mostra nel momento del bisogno, rara e di valore immenso.

È la storia del tradimento che arriva da chi non ti aspetti, della mancanza del coraggio al momento opportuno, della negligenza e della debolezza. Dell’ossessione per il rango e della crudeltà che nasce dall’orgoglio e della paura di perdere tutto.

La storia delle seconde possibilità, della voglia di riprendersi la vita in mano liberandosi dalle costrizioni sociali e mentali.

C’è un messaggio centrale che emerge dalle pagine del tuo romanzo?

Ricordare sempre chi si è, anche a costo di sacrificare tanto. Non permettere agli altri di decidere per noi. Non permettere al loro giudizio di cambiare quel che siamo, credere sempre nel proprio obiettivo, con forza e dignità. Essere liberi con se stessi, per essere liberi veramente, perché per esser felici bisogna dapprima amarsi. E, soprattutto, avere il coraggio di compiere delle scelte, anche quelle che possono far male.

A chi consiglieresti Come le foglie di tabacco e quali sono tre buoni motivi per leggerlo?

Consiglierei il romanzo a chi ama protagonisti forti e veri, che sanno sviscerare i loro sentimenti e i loro pensieri tra le pagine del libro, mettendosi a nudo davanti al lettore; lo consiglierei anche a chi ama le storie ambientate nel passato, con quel sapore di antico e le atmosfere di altri tempi. Tre buoni motivi per leggerlo? I sentimenti forti che vengono narrati, come amore, odio, invidia, amicizia, tradimento; la storia sviluppata sull’alternarsi di presente e passato, con un filo di mistero che lega tutte le vicende l’una all’altra; la lettura piacevole, dal sapore antico.

 

Valentina Matzuzzi nasce a Marino, in provincia di Roma. Da sempre lettrice appassionata, ama le storie ambientate nel passato e dalle forti emozioni, proprio quelle che ama raccontare con la scrittura.
Come le foglie di tabacco è il suo primo romanzo.

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