titolo pulito

Codice della strada, Federcontribuenti punta il dito contro l’articolo 187

"colpisce indiscriminatamente cittadini onesti, urge una revisione urgente della normativa"

Roma – Federcontribuenti esprime profonda preoccupazione per le gravi conseguenze che l’attuale formulazione dell’articolo 187 del Codice della Strada comporta per i cittadini, con il rischio di criminalizzare situazioni che nulla hanno a che fare con l’abuso di sostanze stupefacenti o psicotrope. La norma, che prevede pesanti sanzioni per chi guida dopo aver assunto sostanze stupefacenti o psicotrope, si basa su accertamenti biologici che, sottolinea l’associazione, risultano eccessivamente penalizzanti e inadeguati a distinguere i reali casi di alterazione psico-fisica da quelli di semplice presenza residuale nel corpo di tali sostanze. Basti pensare a chi utilizza THC a scopo terapeutico per alleviare dolori cronici o a chi, dopo una seduta dal dentista, ha ricevuto un’anestesia locale rintracciabile per giorni. E ancora, ai pazienti che, in seguito a grandi interventi chirurgici, hanno ricevuto somministrazioni di morfina, i cui metaboliti possono permanere per mesi nel corpo, o a chi ricorre a blandi sedativi per il sonno. In tutti questi casi, un cittadino che viene sottoposto a un controllo potrebbe essere dichiarato positivo, con l’avvio di un iter sanzionatorio e giudiziario completamente sproporzionato rispetto alla reale pericolosità per la sicurezza stradale. Le conseguenze di un semplice accertamento positivo sono devastanti: ritiro immediato della patente, sequestro del mezzo e apertura di un procedimento penale che può durare anni. Durante questo periodo, il cittadino si trova privato della possibilità di guidare e costretto a far fronte a costi legali elevati, senza contare i danni economici e sociali derivanti dall’impossibilità di utilizzare il veicolo per lavoro o necessità quotidiane.

Federcontribuenti sottolinea come tale normativa possa diventare un meccanismo punitivo indiscriminato, favorendo indirettamente settori come il trasporto pubblico, i taxi e gli NCC, ma a discapito della libertà di movimento dei cittadini. Per tali ragioni l’associazione chiede al legislatore e al Governo di intervenire urgentemente per modificare l’articolo 187, garantendo innanzitutto una distinzione  tra residui di sostanze e stato di alterazione attuale: gli accertamenti devono essere in grado di verificare se il conducente sia effettivamente in stato di alterazione al momento del controllo, e non se vi siano tracce residuali non influenti sulla capacità di guida. Ed ancora: protocolli chiari per i pazienti in terapia medica: è necessario prevedere esenzioni per coloro che assumono farmaci prescritti e monitorati, evitando che vengano equiparati a chi utilizza sostanze in modo illecito. Infine, riduzione delle sanzioni sproporzionate: misure come il ritiro della patente e il sequestro del mezzo devono essere proporzionate alla reale pericolosità accertata.

Federcontribuenti non può accettare che cittadini onesti, già provati da condizioni di salute o da terapie mediche, vengano trattati come criminali. È tempo di un intervento legislativo che riporti equilibrio, equità e giustizia in una normativa che, così com’è, rischia di diventare un boomerang contro il buon senso.

Certified
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

This website uses cookies to improve your experience. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish. Accept Read More

Privacy & Cookies Policy
404