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Francesca Parise, l’avvocato che crede nei minori e costruisce il futuro: “Dentro il domani” è molto più di un convegno

In un tempo in cui i titoli di cronaca raccontano troppo spesso di giovani perduti, travolti dalla spirale della devianza e dell’abbandono, c’è chi sceglie di guardare oltre. Di credere che la pena, per un minore, possa non essere la fine, ma l’inizio. Francesca Parise, avvocata crotonese e Presidente della Camera Minorile di Crotone, ha fatto di questo pensiero una missione. Lo ha dimostrato ancora una volta lo scorso venerdì 28 marzo, organizzando con passione e determinazione il convegno “Dentro il domani – quando per il minore la pena diventa opportunità”. Un evento che ha lasciato il segno non solo per la qualità degli interventi, il patrocinio di importanti istituzioni come il Comune di Crotone, il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati e quello degli Psicologi della Calabria, ma soprattutto per il cuore con cui è stato pensato e realizzato. E il cuore ha un nome preciso: Francesca Parise. Dietro la toga dell’avvocata Parise c’è molto di più del diritto. C’è un’idea di giustizia che si intreccia con l’umanità, con l’ascolto, con il desiderio concreto di trasformare il destino di chi, troppo giovane, ha già conosciuto il carcere. La sua presidenza alla Camera Minorile non è mai stata un ruolo formale, ma una piattaforma di impegno vero, attento ai territori, ai bisogni, alle fragilità dei più piccoli. Il convegno “Dentro il domani” ha incarnato pienamente questo spirito. Pensato in risposta anche alle recenti modifiche legislative del Decreto Caivano, su cui la Corte Costituzionale si è recentemente espressa dichiarandolo parzialmente incostituzionale, l’evento ha voluto restituire centralità a un tema troppo spesso trascurato: la funzione rieducativa della pena nel sistema penale minorile. Il momento più toccante è stato la proiezione del docufilm realizzato dall’Unione Nazionale Camere Minorili, che ha raccolto le voci e le storie di minori detenuti a Catanzaro, Milano e Napoli. Ragazzi che si raccontano, che spiegano le scelte sbagliate, la rabbia, le mancanze, ma anche la voglia di riscatto. Un pugno allo stomaco, ma anche una lezione per tutti: la legalità si costruisce non solo con le leggi, ma con ascolto, prevenzione, istruzione. E proprio da questo docufilm parte la prossima sfida lanciata da Francesca Parise: portare il messaggio di legalità e speranza nelle scuole crotonesi. Tre gli istituti già coinvolti – il Pertini-Santoni, il Donegani-Ciliberto e il Rosmini-Giovanni XXIII – che aprono le porte a una riflessione concreta su legalità e futuro, accompagnando i ragazzi in un percorso di consapevolezza. Nel suo discorso di apertura, Francesca Parise ha saputo fondere l’approccio giuridico con quello umano. Ha dato spazio alle istituzioni, agli avvocati, agli psicologi, alle famiglie. Ha dimostrato che si può – e si deve – fare rete, per rispondere a un fenomeno complesso come quello della criminalità minorile. L’interdisciplinarietà è stata il tratto distintivo dell’intero convegno, con contributi di rilievo da parte dell’Avv. Ilaria Summa e della Dott.ssa Teresa Caligiuri. Chi era presente ha percepito che “Dentro il domani” non è stato solo un evento, ma una dichiarazione di intenti, un manifesto di come dovrebbe essere la giustizia minorile in Italia: attenta, presente, educativa. “Una società che non riesce a recuperare il minore che delinque è una società che fallisce”: questa la frase che ha riecheggiato più forte alla chiusura dei lavori. Parole che Francesca Parise non solo pronuncia, ma mette in pratica ogni giorno, con iniziative concrete e un impegno instancabile. E se è vero che il futuro si costruisce un passo alla volta, a Crotone qualcuno lo sta già facendo. Dentro il domani.

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