Roma – Ha lottato, ma non ce l’ha fatta. Si e’ spenta oggi, 13 agosto, all’eta’ di 40 anni Nadia Toffa. A dare l’annuncio inaspettato un post su Facebook de Le Iene, il programma di Italia 1 di cui era diventata un simbolo. La conduttrice aveva avuto un malore a Trieste nel dicembre 2017, dopo il quale aveva reso noto di essere affetta da un tumore, che oggi, a meno di due anni da quel giorno, l’ha portata via.
Della malattia non si è mai vergognata, ma, anzi, ha deciso di condividere con i fan la sua lotta, affrontando con il sorriso questa dura prova e diventando cosi’ fonte di ispirazione per tante persone. Il suo ottimismo e la sua grinta da guerriera l’hanno portata ad essere pero’ oggetto anche di numerose critiche: suscito’ molte polemiche quando defini’ il cancro “un dono”, presentando il suo libro autobiografico “Fiorire d’inverno”.
“Ecco qui Ragazzi, in questo libro vi spiego come sono riuscita a trasformare quello che tutti considerano una sfiga, il #cancro, in un dono, un’occasione, una opportunità. A come riuscire a fiorire d’inverno cioè nel periodo più difficile dell’anno. La stagione più fredda quando tutti dormono, non vivono”,scriveva in un post su Instagram Toffa, la ‘Iena guerriera’ che ha lottato con il sorriso fino alla fine.
“E forse ora qualcuno potrebbe pensare che hai perso, ma chi ha vissuto come te, NON PERDE MAI. Hai combattuto a testa alta, col sorriso, con dignità e s foderando tutta la tua forza, fino all’ultimo, fino a oggi- si legge sulla pagina Facebook de Le Iene-. D’altronde nella vita hai lottato sempre. Hai lottato anche quando sei arrivata da noi, e forse é per questo che ci hai conquistati da subito. È stato un colpo di fulmine con te, Toffa. È stato tanto facile piacersi, inevitabile innamorarsi, ed è proprio per questo che è cosi difficile lasciarsi. Il destino, il karma, la sorte, la sfiga ha deciso di colpire proprio te, la NOSTRA Toffa, la più tosta di tutti, mentre qualcuno non credeva alla tua lotta, noi restavamo in silenzio e tu sorridevi.”
“Sei riuscita a perdonare tutti, anche il fato, e forse anche il mostro contro cui hai combattuto senza sosta… il cancro, che fino a poco tempo fa tutti chiamavano timidamente “IL male incurabile” e che, anche grazie alla tua battaglia, adesso ha un nome proprio. “Non bisogna vergognarsi di guardarlo in faccia e chiamarlo per nome il bastardo, – dicevi – che magari si spaventa un po’ se lo guardi fisso negli occhi”. E dato che sei stata in grado di perdonare l’imperdonabile, cara Nadia, non ci resta che sperare con tutto il cuore che tu sia riuscita a perdonare anche noi, che non siamo stati in grado di aiutarti quanto avremmo voluto. Ed ecco le Iene che piangono la loro dolce guerriera, inermi davanti a tutto il dolore e alla consapevolezza che solo il tuo sorriso, Nadia, potrebbe consolarci, solo la tua energia e la tua forza potrebbero farci tornare ad essere quelli di sempre. Niente per noi sarà più come prima.”