Roma – Il garbato professore primo ministro vuole tassare le “merendine” degli italiani. Una intenzione non condivisa dal ministro Luigino che invece parla di “abbassare” le tasse. Insomma le merendine sono sotto l’occhio del governo. Conte le ha puntate. Ma come tassare le merendine? Subiranno un aumento di prezzo che potrebbe però a quel punto avere un effetto deterrente, proprio per l’attenzione che si è ora centrata su questo argomento. Tralaltro le “merendine” sono molto caloriche, e quindi gli italiani pur con un pò di fatica manuale potranno però evitare le intenzioni di Conte tornando a preparare la merendina a casa. Quella genuina di una volta. Spazio dunque a pane con burro e marmellata, ciambelloni bianchi e neri ed altri dolci da colazione e merenda che sono squisiti. Le grandi aziende produttrici non hanno certo gradito di buon grado le esternazioni di Conte, che sin da ora potrebbero causare una diminuzione delle vendite. Una situazione psicologica collettiva e massiva? Si la gente quando sente “aumento” se non si tratta di un prodotto di utilizzo obbligatorio come nel caso di carburanti, sanità, pane e pasta ed altri alimenti di primaria necessità, potrebbe dunque ridurre il consumo delle “merendine”. Ai posteri le ardue sentenze.