Hong Kong nel caos: la Polizia irrompe nel Politecnico contro i manifestanti asserragliati
Notte di violenze e caos a Hong Kong: assedio al campus universitario occupato dai manifestanti. Bombe molotov e lacrimogeni
ROMA – Hong Kong nel caos. Dopo diverse ore di guerriglia, con i manifestanti pro democrazia asserragliati dentro il campus universitario del Politecnico a lanciare molotov contro la Polizia e gli agenti che hanno risposto con lacrimogeni e cariche, alla fine la Polizia ha optato per il blitz. Una vera e propria irruzione che è avvenuta tra le 4 e le 5 nel Polytechnic University di Kowloon a Hong Kong. Sono state udite esplosioni. Tra i manifestanti ci sono state decine di arresti.
Il blitz di stanotte arriva dopo cinque giorni di rivolta, con la polizia in difficoltà di fronte alle dure manifestazioni di protesta. La Cnn riporta che nell’area di Kowloon, dove sono in corso gli scontri, sono state avvistate forze dell’ordine con fucili d’assalto M4. Con un messaggio su Facebook, la polizia nella notte aveva avvisato i manifestanti che avrebbe potuto fare ricorso alla “forza minima necessaria” per ripristinare l’ordine, tra cui anche il ricorso ad armi da fuoco. Tre giorni fa il presidente cinese Xi Jinping aveva fatto intendere la gravità della situazione spiegando che Pechino era pronta a tutto “pur di porre fine alla violenza e ristabilire la normalità”.
La protesta democratica a Hong Kong è iniziata il 9 giugno con grandi manifestazioni: va avanti da cinque mesi. I manifestanti pro democrazia denunciano la legge sull’estradizione dei sospetti in Cina. L’8 novembre un manifestante è morto: si tratta di un giovane 22enne della Hong Kong University of Science and Technology precipitato dal terzo piano di un parcheggio in cui era in corso uno sgombero ad opera della Polizia. (www.dire.it)