Caos alla camera dei Deputati, Sgarbi portato via di peso dai commessi
In un clima surreale le contestazioni del deputato sono scaturite nell'espulsione forzata
Roma – Caos in parlamento, Vittorio Sgarbi è stato portato via letteralmente di peso fuori dall’Aula della Camera dei deputati. Dopo un alterco con la vice presidente Carfagna, i commessi lo hanno sollevato di peso, due per le gambe e due per le braccia, e lo hanno portato fuori. Una scena surreale, d’altri tempi e che pone l’attenzione anche sul ruolo di questi “commessi” che sembrano essersi trasformati in dei veri e propri gendarmi.
L’antefatto:
“Che un criminale delinqua possa rientrare nella norma, che lo faccia un magistrato è un terremoto istituzionale. Dopo le inaudite dichiarazioni contro di lei di un magistrato del Csm – ha affermato Sgarbi rivolgendosi al ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede – dopo le inaudite dichiarazioni di Palamara contro l’onorevole Salvini, dobbiamo aprire una commissione di inchiesta contro la criminalità di magistrati che fanno l’opposto del loro lavoro, peggio dei criminali. “Palamaropoli”». Parole queste che sono state applaudite da una parte dell’Aula, ma che hanno suscitato anche reazioni assai critiche, a cominciare da quelle di Giusi Bartolozzi, di Forza Italia, magistrato. Di lì un parapiglia ed un susseguirsi di prese di posizione e di reazioni, concluse con l’allontanamento forzoso del deputato “disseziente”.