L’Herpes labiale, una patologia molto fastidiosa da non sottovalutare
L’herpes labiale (herpes labialis), conosciuto anche come “febbre delle labbra” o “febbre sorda”, è una malattia infettiva causata prevalentemente dal virus herpes simplex tipo 1 (HSV-1) appartenente alla famiglia degli herpes virus. Può essere provocato anche, seppure in misura minore, dal virus herpes simplex tipo 2 (HSV-2) che, di solito, causa l’herpes genitale. Il contagio con il virus herpes simplex tipo 1 avviene attraverso la saliva, i baci o, in generale, tramite contatto diretto con le persone infette. Il virus penetra nell’organismo attraverso la pelle e le mucose, dove infetta le cellule epiteliali e ne determina la morte. Ciò si traduce nella formazione di piccole bolle, lesioni e vescicole biancastre, o rossastre, piene di siero e localizzate prevalentemente sulle labbra. Talvolta, l’herpes labiale può manifestarsi anche su guance, naso e palato.
- vescicole rosse, ripiene di liquido limpido
- dolore e bruciore nelle zone in cui sono presenti le vescicole
- prurito e momentanea perdita della sensibilità al tatto
- fase prodromica (che precede la comparsa dei disturbi), il virus inizia a replicarsi nella pelle, più comunemente sul labbro, dando una sensazione localizzata di tensione, formicolio e pulsazione. Con il passare del tempo, generalmente da poche ore a 48 ore, è possibile avvertire un senso di pizzicore (definito anche “punture di spillo” sulle labbra) o bruciore, talvolta di dolore. Poi sulla pelle appare un piccolo punto gonfio, duro e doloroso
- fase infiammatoria, sulla zona delle labbra colpita dall’herpes compaiono minuscole macchie rosse che, via via, si ingrandiscono riempiendosi di un liquido giallo traslucido fino a formare delle piccole vescicole disposte a grappolo lungo il bordo esterno delle labbra. Queste bollicine possono raggiungere dimensioni che vanno dai 2 ai 5 mm. Durante questa fase, che può durare dai 2 ai 3 giorni, il picco di contagiosità dell’herpes aumenta considerevolmente. L’herpes labiale può anche verificarsi intorno al naso, sulle guance o sul palato
- fase ulcerosa, le vescicole tendono a scoppiare scoprendo la pelle sottostante e rilasciando il liquido (estremamente infettivo) al loro interno. Compare il dolore. La rottura delle bollicine dà luogo a un’unica grande lesione di colore rosso che, spesso, rende complicate alcune attività quotidiane come bere o lavarsi i denti
- formazione della crosta, sopra l’ulcera scoperta si forma una sottile pellicola che poi si indurisce a formare una crosta. Sotto questa protezione la pelle comincia a riformarsi. La presenza della crosta, tuttavia, causa notevoli fastidi come forte senso di prurito e di secchezza e, non essendo elastica, tende a rompersi mentre si parla o si sorride causando piccole ferite sanguinanti e acuendo il senso di prurito. Questo stadio, di solito, è il più lungo, e il meno contagioso, e va dai 3 ai 4 giorni. Al termine, la crosta cade e la pelle sottostante appare riparata
- febbre
- gengive dolorose
- dolori muscolari
- mal di testa
- gola infiammata
- malessere generale
- linfonodi ingrossati