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La città di Cosenza è diventata negli ultimi anni una sorta di scenario di eventi all’aperto dove l’affermarsi di una nuova dimensione urbana, cui si è accompagnata anche una sensibile crescita economica, è stata contrassegnata dall’apertura di nuovi locali. Tutto questo ha fatto sì che Cosenza diventasse sempre più attrattiva e che facesse breccia soprattutto nei giovani che qui arrivano da tutta la provincia (tra le più estese d’Italia) e dalla Calabria intera e che amano popolarla nelle ore serali, soprattutto nei fine settimana. “Se abbiamo raggiunto questi risultati- dichiara il sindaco Mario Occhiuto– è stato perché nella nostra azione amministrativa abbiamo puntato sempre a qualificare gli spazi liberi, aperti e a creare nuove piazze e punti di aggregazione e di socialità. Oggi, nella fase del post lockdown, si è imposto un nuovo paradigma che ha delineato i contorni di un nuovo modello di città che sta conducendo chi la popola  verso un modus vivendi completamente diverso, con intere aree o porzioni di città che dovranno essere attraversate dalle famiglie, dai giovani o da chiunque altro, senza le auto e dove i cittadini potranno ritrovarsi per andare al lavoro, per passeggiare o andare in bici, rispettando le disposizioni sul distanziamento sociale. “Una “piccola rivoluzione”- aggiunge il primo cittadino- che Cosenza ha anticipato già quando ha compreso che era venuto il momento di investire su alcuni progetti e alcune idee che oggi vedono la nostra città più avanti, rispetto ad altre realtà urbane, nella marcia di avvicinamento a questa nuova visione complessiva”. Non è un caso se Cosenza è oggi piena di bici e monopattini come solo nelle grandi città, grazie alle tante piste ciclabili realizzate. A Cosenza si è realizzata  una ciclopolitana, un sistema, appunto, di piste ciclabili, lungo 30 chilometri. E tutto questo quando la pandemia non era neanche una minaccia. Grazie a queste politiche e alla creazione di nuovi spazi pedonali è stato possibile concedere ai locali, gratuitamente, il suolo pubblico per continuare a lavorare all’aperto, mantenendo il distanziamento interpersonale. Per tutte queste ragioni, in uno studio di “Ernst & Young”, Cosenza è stata indicata, nella Fase 2 della pandemia, tra le città italiane più attrezzate per la ripartenza e maggiormente pronte ad affrontarla più facilmente, anche in virtù della presenza di adeguate infrastrutture in grado di incentivare la mobilità sostenibile. “Non ho mai assunto -precisa Mario Occhiuto– comportamenti da “sindaco sceriffo” e mai potrei assumerne, al contrario, ho sempre invitato i cittadini e soprattutto i giovani ad assumere condotte prudenti nel rispetto delle misure di contenimento del virus. I cittadini hanno risposto finora molto bene e i contagi sono stati in città in numero di gran lunga inferiore alla media nazionale e anche a quella regionale”.

“A seguito dell’ultimo DPCM del Presidente del Consiglio dei Ministri, chiarisce il sindaco Occhiuto– nonostante la nostra posizione sia perfettamente in linea con quella espressa dall’ANCI e dal suo Presidente De Caro, ho disposto ulteriori misure di controllo partecipandovi anche in prima persona e dando agli operatori della Polizia Municipale precisi indirizzi perché adottino comportamenti garbati e affettuosi nei confronti dei giovani, per convincerli, con le buone maniere, ad assumere tutte le misure precauzionali necessarie in questo periodo, considerata la grande diffusione, negli ultimi giorni, del virus”. “Ai ragazzi -dice Mario Occhiuto– ho rivolto un appello, attraverso i social, ribadendo l’amore di tutti per la nostra città e per la socialità che la contraddistingue. Ho loro rivolto, però, un invito a rispettare, in questo periodo, le norme di contenimento, poiché i contagi sono in aumento e i numeri preoccupanti, e a restare uniti e tranquilli perché tutto questo finirà e resterà solo un brutto ricordo che sarà anche esperienza di vita”. E’ evidente- precisa il sindaco Occhiuto– che non ci tireremo indietro, nemmeno di fronte alle nuove responsabilità che il governo ha deciso di scaricare sulle nostre spalle, ma tutto questo dovrebbe essere accompagnato da adeguate risorse per gli enti locali e da misure di ristoro economico per le attività alle quali si impongono chiusure. Un Governo serio e capace- conclude il primo cittadino- deve stanziare risorse e mettere a disposizione dei primi cittadini tutti gli strumenti necessari per lavorare in maniera efficace”.   

                                                                                         Adele Sammarro

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