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Operatori socio sanitari, venti anni fa l’istituzione con l’accordo Stato Regioni

Interessante informativa pubblicata da Hippocrate University

Roma – Sono trascorsi venti anni. La giornata di ieri è stata particolarmente significativa per gli operatori socio-sanitari. Era infatti il 22 febbraio del 2001, quando il profilo di questa importante categoria venne ufficialmente alla luce nell’ordinamento giuridico italiano.

La sottoscrizione dell’apposito Accordo Stato Regioni segnò un nuovo capitolo della storia sanitaria vedendo impegnati in questo settore tante persone qualificate che in questo ventennio hanno dato il meglio.

Una figura talvolta resa marginale, ma che si è rivelata essenziale e fondamentale nel contest di assistenza dei pazienti, nella gestione delle attività di cure siano esse pubbliche o private. Medicina d’urgenza, terapia, assistenza, non vi è settore in cui l’oss non sia presente ed oggi piu’ che mai con la pandemia da coronavirus si è ancorpiu’ potuto apprezzare il ruolo degli operatori socio sanitari.

Fu poi la legge 2/2018 (ex Ddl Lorenzin) che ebbe a prounciarsi su un riordino delle professioni sanitarie che pose diverse altre caratterizzazioni sulla figura degli oo.ss.

Oggi la figura dell’operatore socio sanitario dunque è una opportunità ma anche una missione sociale.

Le loro attività sono rivolte alla persona e al suo ambiente di vita e di cura, sono volte a valorizzarne le capacità residue per rafforzarne l’autostima e l’autonomia nel rispetto del diritto di autodeterminazione, in coerenza con il progetto assistenziale definito dall’équipe del servizio.

Ma cerchiamo di capire bene in questa relazione come è disciplinata la competenza ed il ruolo della figura dell’OPERATORE SOCIO SANITARIO

La sua attività è caratterizzata da un approccio globale alle problematiche dell’assistito col quale mantiene un rapporto di vicinanza e di continuità che richiede specifiche competenze relazionali.

Le attività dell’operatore socio-sanitario afferiscono alle seguenti aree di intervento:

  • Interventi di assistenza diretta alla persona;
  • Interventi di assistenza alla persona di specifico carattere sanitario;
  • Interventi di relazione con l’assistito, la famiglia, l’équipe di lavoro;
  • Interventi di comfort, di igiene e di sicurezza sugli ambienti di vita, assistenziali e di cura della persona;
  • Interventi di organizzazione e verifica delle proprie attività nell’ambito della pianificazione del lavoro e di integrazione con altri operatori e servizi.

L’operatore socio sanitario nella realizzazione degli interventi di aiuto e supporto alle persone si ispira ad una serie di principi deontologici largamente condivisi.

Competenze di assistenza diretta alla persona

L’operatore socio – sanitario svolge le attività previste in questo ambito di competenza inserito in équipe, in collegamento funzionale e in collaborazione con gli operatori professionalmente preposti, rispettivamente all’assistenza sanitaria e a quella sociale.

Il suo intervento si caratterizza nella specificità e si differenzia per livelli di responsabilità e per aree di autonomia in rapporto al livello di complessità della situazione dell’assistito e all’organizzazione definita nell’ambito del servizio.

Spetta all’operatore socio – sanitario:

RILEVARE LE NECESSITÀ ASSISTENZIALI

  • rilevare i bisogni assistenziali, le risorse e le condizioni di rischio della persona da assistere, della sua famiglia e dell’ambiente in cui vive;
  • collaborare nella valutazione del grado di autonomia, anche attraverso l’uso di griglie predisposte.

ATTUARE INTERVENTI ASSISTENZIALI

  • svolgere attività finalizzate alla cura e all’igiene personale e all’espletamento delle funzioni fisiologiche;
  • stimolare la persona assistita al movimento per prevenire rischi e conseguenze da ridotta attività fisica, garantendo il mantenimento delle capacità psicofisiche e, se necessario, l’aiuto nella deambulazione;
  • svolgere attività finalizzate all’apprendimento e/o al mantenimento, da parte dell’assistito, di posture corrette e di posizioni terapeutiche su indicazione di operatori professionalmente preposti, anche utilizzando presidi, ausili ed attrezzature;
  • svolgere attività finalizzate al trasferimento della persona assistita fuori dal letto utilizzando ausili idonei;
  • assistere e sorvegliare le condizioni della persona durante il trasferimento da un servizio all’altro;
  • collaborare alla prevenzione dei più comuni problemi della sindrome da immobilizzazione;
  • stimolare ad un’alimentazione equilibrata e corretta;
  • predisporre i pasti;
  • curare il comfort ambientale e personale e aiutare la persona ad alimentarsi nel rispetto delle indicazioni dietetiche e riferire le osservazioni all’operatore professionalmente preposto;
  • rilevare i più comuni segni di alterazione delle diverse funzioni di vita o modificazioni della situazione della persona assistita e riferire, in tempi e modalità appropriate, agli operatori di competenza;
  • garantire, durante ogni intervento assistenziale, sicurezza e comfort;
  • collaborare alla composizione della salma e provvedere al suo trasferimento.

VALUTARE GLI INTERVENTI

  • valutare l’efficacia degli interventi attuati in ordine al raggiungimento degli obiettivi assistenziali di competenza, considerando anche il grado di soddisfazione espresso dalla persona assistita.

Competenze di assistenza alla persona di specifico carattere sanitario

L’operatore socio-sanitario collabora nella attuazione delle seguenti attività di assistenza alla persona di carattere sanitario che devono essere specificate, per iscritto, nella pianificazione delle cure e nella relativa documentazione da parte dell’équipe:

  • rilevazione dei parametri vitali;
  • controllo del peso;
  • raccolta campioni biologici che non richiedono manovre invasive;
  • cambio medicazioni e fasciature semplici;
  • preparazione dell’assistito e dei materiali per specifiche procedure medico-assistenziali (cateterismo vescicale, enteroclisma, campo sterile, prelievo venoso, medicazioni complesse e altre procedure definite e protocollate a livello del servizio);
  • rilevazione della glicemia e della glicosuria attraverso stick;
  • aiuto per il corretto utilizzo di apparecchi medicali di semplice uso secondo protocollo;
  • aiuto per la corretta assunzione della terapia, prescritta e programmata, con la supervisione del personale sanitario competente (medico-infermiere), esclusa la terapia per via iniettiva (i/m – s/c – e/v).

L’operatore socio – sanitario è altresì in grado di attuare misure di primo soccorso e di pronto intervento che non abbiano carattere di invasività: posizione anti – shock e posizione di sicurezza, tecniche di supporto alle funzioni vitali (massaggio cardiaco esterno e respirazione artificiale), manovra di Heimlich, tecniche di primo soccorso nei traumi e nelle ferite, uso del pallone di Ambu e posizionamento canula di Mayo.

L’operatore socio-sanitario svolge le attività indicate con la supervisione di un’équipe responsabile di monitorare con continuità le condizioni della persona assistita, in un contesto organizzativo dove sono definiti gli ambiti di competenza e di responsabilità dei vari operatori e dove l’integrazione e la verifica sono processi costantemente presidiati da figure di coordinamento.

Competenze di relazione con la persona da assistere, la famiglia, l’équipe

L’operatore socio – sanitario attiva la relazione professionale come strumento del processo di aiuto messo in atto per consentire alla persona da assistere di mantenere, potenziare, valorizzare le proprie risorse.

Nel rapporto operatore – persona assistita, la relazione richiede, da parte dell’operatore socio – sanitario, competenze nel:

  • collaborare nell’accoglienza della persona e della sua famiglia per favorire il loro orientamento ed inserimento nei servizi residenziali, nei centri diurni e in ospedale;
  • accompagnare la persona non autosufficiente e disorientata per l’utilizzo dei servizi;
  • favorire il mantenimento dei rapporti parentali e amicali;
  • attuare interventi volti a favorire la vita di relazione dell’assistito, tenendo conto dei suoi bisogni e confrontandosi con gli altri operatori del servizio;
  • mettere in atto una relazione professionale con l’assistito e la famiglia favorevole a creare un clima di fiducia e consenso;
  • collaborare nella relazione di aiuto che coinvolga la persona, la famiglia ed altre persone – risorsa nella realizzazione dell’intervento assistenziale e nello sviluppo dell’autonomia;
  • adottare modalità relazionali orientate al confronto e alla collaborazione con il gruppo di lavoro, con altri operatori e/o servizi;
  • collaborare e realizzare attività di animazione rivolte ai singoli e a gruppi.

Competenze di comfort, di igiene e di sicurezza nell’intervento sugli ambienti di vita, assistenziali e di cura della persona da assistere

L’operatore socio-sanitario sa:

  • mantenere confortevoli gli ambienti di vita e di cura della persona assistita, applicando protocolli definiti dal servizio e, a domicilio, secondo modalità concordate con lo stesso;
  • adottare comportamenti per prevenire le infezioni e per promuovere la sicurezza negli ambienti di lavoro;
  • curare il riordino e la pulizia degli ambienti di vita e di cura della persona assistita scegliendo strumenti, prodotti e metodi secondo procedure concordate;
  • predisporre e suggerire interventi di adattamento dell’ambiente alle esigenze dell’assistito per favorirne l’autonomia e garantirne la sicurezza;
  • assicurare la pulizia, la disinfezione e la conservazione di utensili, apparecchi, presidi usati dall’assistito e dal personale per fini assistenziali;
  • eseguire tutte le fasi di preparazione del materiale da inviare in sterilizzazione e mettere in atto le misure idonee alla sua corretta conservazione;
  • collaborare nella cura della biancheria e del vestiario;§
  • garantire la raccolta e lo stoccaggio dei rifiuti nel rispetto della normativa vigente;
  • assicurare il trasporto del materiale biologico sanitario secondo protocolli stabiliti.

Competenze di organizzazione, di verifica delle proprie attività e di integrazione con altri operatori e servizi

L’operatore socio – sanitario sa:

  • attuare gli interventi assistenziali tenendo conto delle finalità e degli obiettivi del servizio di appartenenza valutando, per l’area di propria competenza,     gli interventi più appropriati da proporre;
  • realizzare gli interventi di competenza, perseguendo gli obiettivi del piano assistenziale elaborato con l’équipe;
  • gestire le proprie attività, secondo priorità, utilizzando in modo ottimale le risorse disponibili, nel rispetto dei vincoli e dei principi etici enunciati negli orientamenti deontologici dell’operatore socio – sanitario;
  • partecipare attivamente alle riunioni del gruppo di lavoro e ai momenti formali di passaggio delle consegne;
  • utilizzare gli strumenti informativi in uso per la registrazione/trasmissione di informazioni per la continuità assistenziale;
  • utilizzare metodologie di lavoro comuni con le équipe del servizio;
  • segnalare a chi di competenza i problemi incontrati durante la propria attività richiedendo, se necessario, la consulenza e l’intervento di altri operatori di specifica professionalità;
  • selezionare le informazioni da riferire agli altri operatori dell’équipe perché utili all’ inserimento e al progetto assistenziale;
  • collaborare nelle attività di verifica degli interventi di propria competenza, in funzione della qualità del servizio;
  • collaborare alla definizione dei propri bisogni di formazione, partecipare ai corsi di aggiornamento, disponibile a trasferire innovazioni e cambiamenti nel proprio contesto operativo;
  • informare l’utente sulle opportunità offerte dai servizi del territorio, aiutandolo, nel disbrigo di semplici adempimenti burocratici;
  • concorrere, rispetto agli operatori dello stesso profilo, al tutorato dei tirocinanti e dei neoassunti;
  • collaborare all’organizzazione di attività di socializzazione sostenendo la partecipazione degli utenti ad iniziative culturali e ricreative sia sul territorio che in ambito residenziale.

Principi

L’operatore socio – sanitario svolge la propria attività rispettando il principio del valore della persona, nella sua dignità ed unicità;

  • L’operatore socio – sanitario assiste tutte le persone attribuendo loro pari diritto e considerazione indipendentemente dall’età, sesso, nazionalità, religione, minorazione o da qualsiasi altra caratteristica personale, dalle condizioni economiche e sociali, dalle specifiche cause di inabilità e malattia;
  • L’operatore socio – sanitario svolge la propria attività non esprimendo giudizi di valore sulle persone e sui loro comportamenti.

Rapporti con la persona assistita

L’operatore socio – sanitario valorizza l’autonomia della persona, la sua soggettività, la sua capacità di prendere decisioni, la sostiene nell’uso delle risorse proprie, la stimola a usufruire delle risorse sociali, evitando, per quanto possibile, l’insorgere di condizioni di dipendenza;

  • Assiste la persona non autosufficiente utilizzando, qualora sussista la necessità di tutela della persona stessa, misure di controllo solo secondo prescrizione medica;
  • Qualora le condizioni psicofisiche della persona assistita lo consentono, l’operatore socio – sanitario chiede il consenso dell’interessato all’effettuazione delle prestazioni assistenziali di sua competenza;
  • Informa la persona delle azioni che svolge, motivandone le ragioni, la coinvolge nel processo assistenziale, tenendo in considerazione quanto da essa manifestato;
  • Osserva il segreto professionale ed il segreto d’ufficio come risposta alla fiducia che l’assistito e l’organizzazione/servizio ripongono in lui.

Rapporti con colleghi e altri operatori

  • Rispetto al progetto assistenziale l’operatore socio-sanitario ha diritto di essere informato e coinvolto, assicurando la riservatezza delle informazioni relative alla persona;
  • Nella raccolta, nella gestione e nel passaggio di dati, si limita a ciò che è pertinente al progetto di aiuto;
  • Garantisce la continuità assistenziale anche attraverso l’efficace gestione degli strumenti informativi;
  • Collabora con colleghi e altri operatori di cui riconosce e rispetta lo specifico professionale, intrattenendo rapporti improntati a correttezza, lealtà, condivisione degli obiettivi;
  • Riferisce a persona competente e/o ai superiori qualsiasi circostanza che possa pregiudicare l’assistenza o la qualità delle cure, con particolare riguardo agli effetti sulla persona.

Rapporti con l’organizzazione di lavoro

  • L’operatore socio-sanitario ha il dovere di tenersi aggiornato professionalmente al fine di poter erogare prestazioni assistenziali di qualità;
  • Non accetta compensi o regali di valore;
  • Concorre alla piena applicazione delle procedure assistenziali e al loro miglioramento in relazione al contesto organizzativo;
  • Assume la responsabilità del proprio operato in conformità al proprio ruolo professionale tenendo conto del mandato affidatogli, accettando di sottoporre il proprio operato alla verifica da parte degli operatori preposti.

 

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