Editoriale – Si diverte la politica a scrivere nomi insoliti, a fare le trattative nottetempo a mantenere lo status di attenzione che mentre i bollettini dei morti attuali vanno in secondo piano, è in atto una sorta di riesumazione della prima Repubblica. Certo sono ipotesi, ma cosa aspettarsi da un parlamento mediocre come quello vigente? Del resto è frutto delle indicazioni di un popolo vittima di sè stesso, che ha scelto male, e che continua a fare peggio: subisce prono ogni tipo di vessazione ed atteggiamento distaccato da parte di chi vive nella bambagia. Dalla scatola di tonno al barattolo di confettura extra è stato un attimo.
E questo attimo, ovviamente cercano di praticargli una sorta di terapia a lungodegenza per conservare in vita il più possibile i privilegi sui quali erano puntate le dita e sui quali sono stati acquisiti consensi popolari.
Uno spettacolo indecoroso, quello che l’intera politica sta dando all’Italia. L’unico vantaggio è che si parla molto meno del covid, e quindi ci si può concedere qualche serata meno ansiogena, rispetto al passato.
Ai posteri le ardue sentenze.