ROMA – La posizione apparentemente infastidita iniziale dell’ex premier Conte ha lasciato subito spazio ad una sorta di volemose bene. Se ne è andato dal M5s, Luigi di Maio, ma in fondo a Conte potrebbe avergli fatto anche un grande piacere. E siccome la politica è l’arte del possibile, nulla esclude si possa trattare anche di un piano di azione politica concordato. Strana anche la posizione di Berlusconi che “plaude” a Di Maio. La politica è proprio il contrario di tutto.
Sessanta i parlamentari che di fatto ora sono sono fervidi sostenitori di un ministro che diventa anche leader indiscusso di un nuovo movimento politico per suo conto. La fine del movimento cinque stelle era peraltro annunciata. Alle amministrative l’epoca dei sindaci eletti a pieni voti alla guida dei comuni italiani è ormai solo un ricordo. E quindi meglio attrezzarsi per ora e per tempo. Per cio’ che riguarda la logica, la meritocrazia, questi sono elementi diametralmente opposti alla politica. Quindi Di Maio ha fatto bene, è bravo e magari alla presentazione del suo nuovo movimento troveremo in prima fila anche il comico genovese?