ROMA – Troppe cose stanno cambiando sul superbonus 110%, e molti che si sono imbattuti in questa chimera che sembrava regalare finestre nuove ormai se ne pente. Ma cosa sta accadendo? In molti casi i cantieri sono fermi. Palazzi impacchettati e con proprietari che nemmeno possono entrare nei loro appartamenti smembrati. Il Superbonus è entrato nel mirino del governo sia in conseguenza delle frodi che si sono verificate sin da subito causate probabilmente dalla stessa ferrosità delle procedure. Cantieri talvolta fantomatici, o con lavori particolarmente gonfiati e non realizzati, sono la causa dei problemi anche per quanti cercano di seguire le procedure di rito.
E sono diverse in tutta Italia le situazioni di beneficiari che rischiano di dover restituire tutto fino all’ultimo centesimo delle agevolazioni percepite.
Innanzitutto c’è da dire che attualmente sulla cessione del credito c’è un vero e proprio blocco. Infatti l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che le banche saranno considerate responsabili di tutte le truffe delle quali hanno accettato i crediti. Questo concretamente vuol dire che se la banca accetta un credito e poi domani dai pesanti accertamenti del fisco dovesse venire fuori che il cantiere era gonfiato o che era addirittura inesistente, la banca sarà responsabile di tutto quello che è successo.
Chiaramente a queste condizioni le banche non ci stanno più ad accettare i crediti. L’associazione bancaria italiana ha raccomandato esplicitamente alle banche di essere molto prudenti nell’accettare i crediti e infatti ormai la cessione del credito è bloccata. Questo significa che tante famiglie e tante imprese sono attualmente in sospeso perché non sanno come fare con i lavori attualmente in corso. Ma l’Agenzia delle Entrate è davvero durissima per quello che riguarda i bonus già erogati. Infatti su questo aspetto e sui bonus casa che siano stati già pagati l’Agenzia delle Entrate sta mettendo in campo dei controlli veramente penetranti. Innanzitutto si parte dal valore dell’immobile che viene confrontato con il valore del bonus richiesto.
Procedure queste e conteggi vari che spesso sfuggono ai proprietari, specialmente se si tratta di immobili condominiali, in quanto vengono curate dagli staff del superbonus, ossia la schiera dei buoni che sembravano regalare tutto: palazzo nuovo e casa praticamente nuova.
Molto dipende anche dalla professionalità di chi ha impostato o segue il Superbonus, e quindi chi si è affidato a persone e/o aziende serie potrebbe non incappare in tali rischi. Anche se non è detto. I controlli finali, infatti, spettano proprio all’Agenzia delle Entrate che si avvale della guardia di Finanza.
Inoltre il valore del bonus richiesto viene confrontato anche con la situazione economica del beneficiario. Tutti i vari parametri vengono incrociati tra loro e se questi parametri non dovessero risultare in equilibrio ecco che potranno partire accertamenti anche molto pesanti.
Sono troppi i casi in cui ci si è addentrati in questa “agevolazione” con troppa leggerezza. Molti gli amministratori condominiali che hanno condotto i proprietari anche piu’ recalcitranti in un percorso quasi obbligato. Cappotti, quindi palazzi rigonfiati, decisioni a maggioranza, unanimità, questioni varie che però con la presenza dello staff di tecnici a relazionare alle affollate assemblee condominiali sembrava aver messo tutto a tacere, anche le questioni piu’ spinose.
Per non parlare poi dei vari piccoli e grandi abusi presenti in molte strutture edilizie che sono ancora in corso di definizione e quindi di sanatoria. Vere e proprie autodenunce che rischiano parimenti di entrare in altri percorsi burocratici e di passare per le forche caudine di uffici all’uopo preposti.
Chi ha aderito nelle prime fasi del Superbonus è riuscito a vedere i lavori realizzati, ma anche in questi casi gli immobili, e sono tantissimi, non sono ancora riconsegnati ai proprietari.
In pratica, quando si avvia un superbonus, il palazzo è come se fosse “commissariato”, ed i residenti, proprietari o inquilini che siano, vengono invitati a sistemarsi altrove. C’è gente che con le case di proprietà e con il miraggio di rientrare presto in un ambiente nuovo a costo zero, sta pagando affitti, e non si sà ancora per quando. Inoltre garage, cantine da sgomberare e con i cui contenuti che sono stati ricoverati in altri luoghi o posti di fortuna.
E poi non si può entrare in casa. E’ come se l’immobile fosse stato “congelato” entrando in un percorso di proprietà inaccessibile alla fruibilità, ma sul quale però si devono nel contempo pagare anche tutte le tasse. Durante il Superbonus non si è esentati dal pagare l’Imu, la Tari o altri tributi gravanti. Come le spese, soprattutto quelle per l’energia elettrica, gravano su conti condominiali: poichè ovviamente serve la “corrente di cantiere”.