Brescia – Sono state avviate le prime fasi dello scavo con la fresa Martina della seconda canna delle due che compongono la galleria naturale Lonato sulla nuova tratta ferroviaria Alta Velocità/Alta Capacità Brescia Est-Verona.
La fresa all’opera ha un diametro di 10,030 metri, una lunghezza di 150 metri, un peso di 1.750 tonnellate.
Il sistema galleria di Lonato del Garda è l’opera più complessa e articolata del progetto. La lunghezza totale è di 7.950 metri. Si parla, nel complesso, di un lavoro rilevante per il Nordest: a partire da Mazzano, in provincia di Brescia, un nuovo bivio assicura la separazione della nuova ferrovia dalla linea convenzionale Milano – Venezia, affiancandola per circa 2 chilometri. Successivamente, in corrispondenza del viadotto Chiese, nel comune di Calcinato (BS), il tratto prosegue parallelamente sul lato Nord dell’autostrada A4 Milano – Venezia.
La linea ferroviaria AV/AC corre nel sistema di gallerie di Lonato del Garda, permettendole di passare sotto l’autostrada A4 e di riemergere in affiancamento al lato Sud dell’autostrada.
Dopo aver attraversato le zone bresciane di Desenzano del Garda e Pozzolengo e superato il confine regionale, la linea AV/AC incontra a Peschiera del Garda un sistema di gallerie e un viadotto che attraversa il fiume Mincio e, proseguendo, a Castelnuovo del Garda, percorre tratti in galleria artificiale.
Verranno realizzati complessivamente 4 viadotti, 15 cavalcavia, 4 gallerie naturali e 17 gallerie artificiali.
Il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, che è stato nel Bresciano il 9 gennaio per verificare l’avanzamento dei lavori del raccordo autostradale Ospitaletto-Montichiari, segue con estrema attenzione il dossier con particolare riferimento alla tempistica.
I lavori, commissionati per il Gruppo FS da Rete Ferroviaria Italiana con la Direzione Lavori di Italferr, sono di Cepav due, il Consorzio Eni per l’Alta Velocità.