LA MADDALENA – Un tampone di rilevamento covid è stato fatale per Matteo Messina Denaro, boss mafioso latitante da oltre trent’anni. Stando alla prima ricostruzione dei fatti, questa mattina un blitz dei Carabinieri Ros in una clinica a La Maddalena. Non è in buone condizioni di salute, stando alle prime ricostruzioni, in quanto alle prese con un tumore addominale che stava curando da circa due anni. L’inchiesta che ha portato alla cattura del capomafia di Castelvetrano (Tp) è stata coordinata dal procuratore di Palermo Maurizio de Lucia e dal procuratore aggiunto Paolo Guido.
“Grandissima soddisfazione per un risultato storico nella lotta alla mafia”. Così il ministro dell’interno Matteo Piantedosi appena appresa la notizia. “Complimenti – ha aggiunto – alla Procura della Repubblica di Palermo e all’Arma dei Carabinieri che hanno assicurato alla giustizia un pericolosissimo latitante. Una giornata straordinaria per lo Stato e per tutti coloro che da sempre combattono contro le mafie”.
“L’arresto – afferma Gianluca Pietrucci – è segno che la legalità riesce ancora a vincere nonostante tutto. L’operazione preceduta da accurate indagini condotte con sofisticate apparecchiature di controllo, è un motivo di orgoglio per tutti gli italiani. E’ anche una occasione per riflettere sull’esigenza di apportare anche nelle scuole la formazione sul concetto di legalità, sulla quale le forze dell’ordine sono impegnate a tutto campo”.