Al Sant’Eugenio di Roma in 2 mesi 50 interventi ginecologia con chirurgia robotica
Il primario: Con Da Vinci risparmio tessuti e ripresa rapida in pazienti
– Quando e come è iniziata l’attività di chirurgia robotica della Ginecologia del Sant’Eugenio?
– Quando ha iniziato ad occuparsi di robotica?
“La mia formazione robotica è iniziata diversi anni fa quando ero direttore della Ginecologia dell’ospedale di Grosseto, dove c’è la Scuola Internazionale di Robotica fondata dal professor Pier Cristoforo Giulianotti e dove sono membro della faculty”.
– Quali sono i vantaggi della chirurgia robotica rispetto alla laparoscopia e alla chirurgia tradizionale?
“Senz’altro la chirurgia robotica rientra nel campo della chirurgia mininvasiva
e i vantaggi sono quelli di avere un pronto recupero da parte delle pazienti, un gesto chirurgico molto più accurato da parte del chirurgo operatore e quindi di risparmiare dei punti molto importanti per una rapida ripresa e un ottimo follow up delle nostre pazienti”.
– Quali patologie ginecologiche hanno indicazione al trattamento robotico?
“Principalmente la patologia oncologica che riguarda l’utero, sia per il carcinoma dell’endometrio sia per quello della cervice. Oltre a queste patologie, hanno indicazione al trattamento robotico soprattutto l’endometriosi di grado profondo (cioè di quarto grado), dove abbiamo un’infiltrazione dei tessuti retroperitoneali, e anche la patologia del pavimento pelvico con la riparazione dei prolassi e l’immissione di protesi per riparare questi difetti molto comuni nella popolazione femminile, soprattutto nella fase post menopausale”.
– Parlando del post operatorio, quali sono i benefici in termini di recupero delle pazienti?
“Il recupero è veramente eccezionale, perché il vantaggio rispetto alla chirurgia tradizionale, ma soprattutto rispetto alla laparoscopia, è poter lavorare con bassissime pressioni grazie ad un sistema di cui è dotato il Robot Da Vinci, cioè l’Airseal, che permette un ricircolo del gas all’interno dell’addome e quindi di poter lavorare a una tensione molto bassa sulla parete addominale riducendo così gli effetti del dolore e del fastidio nel post operatorio. Tutte le nostre pazienti, il giorno successivo, riescono tranquillamente a tornare a casa”.
– Ma le pazienti come accolgono questa ‘nuova’ chirurgia robotica?
“Molto bene, anche perché abbiamo delle pazienti che si stanno sempre più aggiornando e informando sui vantaggi della chirurgia robotica, tanto è vero che spesso vogliono accertarsi che il loro intervento venga effettuato con il Robot. Noi ci siamo dotati di una piattaforma importantissima come il Da Vinci e siamo in grado di poter approfittare dei vantaggi della tecnologia, che ci permettono di migliorare molto l’outcome di tutte le donne che si sottopongono all’intervento chirurgico”.